ROMA «Per me Di Pietro è uno sciacallo, che costruisce la sua fortuna politica sulle disgrazie del Paese». Lo afferma il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, intervistato da Maria Latella su Sky, a proposito dell'autodifesa che l'ex pm fa di se stesso dalle colonne del Corriere della Sera in merito alle zone d'ombra sulla sua carriera politica. «Di Pietro - aggiunge Casini - ci ha spiegato per anni che un conto sono le verità processuali, un conto sono le necessità che un politico ha di essere al di sopra di ogni sospetto nei comportamenti. Ora Di Pietro valuti se il suo comportamento da magistrato e da uomo politico è stato al di sopra di ogni sospetto. Non è la moglie di Cesare». Casini punta il dito anche contro l'Italia dei valori, la cui politica viene definita «irresponsabile».
LA REPLICA DELL'IDV - Non si fa attendere la replica dell'Idv: «L'onorevole Pier Ferdinando Casini abbia più rispetto del nostro impegno a difesa della realtà costituzionale - dice Leoluca Orlando, portavoce dei dipietristi - e non faccia accattonaggio di attenzione da parte del perverso sistema di potere berlusconiano del quale ha fatto parte e nel quale cerca di rientrare attaccando Italia dei Valori, che è e rimane, nonostante tutto e tanti, alternativa coerente al sistema dell'illegalità e dei conflitti di interesse di Silvio Berlusconi e delle sue marionette di ieri, oggi e domani». «L'onorevole Casini - aggiunge l'ex leader della Rete - pensi piuttosto a liberare il suo partito da presenze politiche che sono vere e proprie disgrazie per tante realtà regionali del nostro paese e non si illuda: non riuscirà neanche lui a farci tacere».
DE MAGISTRIS: «CASINI TACCIA» - Sulla vicenda interviene con una nota anche Luigi de Magistris, eurodeputato IdV: «Casini farebbe bene a tacere, visto che la sua strategia è quella dei due forni, che tradotto in parole semplici consiste nella viltà di non scegliere da che parte stare». «L'Udc - prosegue l'ex pm - abdica alla coerenza politica e al coraggio delle idee per seguire solo la strada dell'accordo vantaggioso in termini elettorali o di potere, disinteressandosi del bene del Paese. L'aggressione all'Italia dei Valori, cioè all'unica forza di opposizione che non ha mai fatto sconti al governo, testimonia come sia in atto un riassemblamento dei poteri forti al centro, per spartirsi la guida del Paese magari sulle ceneri di Berlusconi. Un piano puntellato da poteri forti i quali da tempo conducono una campagna di fango verso l'Italia dei Valori. Casini - conclude de Magistris - ricordi al Paese, invece, che senza Cuffaro egli non siederebbe in Parlamento e spieghi le frequentazioni affaristiche del suo segretario nazionale».
Fonte: Corriere.it
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LA REPLICA DELL'IDV - Non si fa attendere la replica dell'Idv: «L'onorevole Pier Ferdinando Casini abbia più rispetto del nostro impegno a difesa della realtà costituzionale - dice Leoluca Orlando, portavoce dei dipietristi - e non faccia accattonaggio di attenzione da parte del perverso sistema di potere berlusconiano del quale ha fatto parte e nel quale cerca di rientrare attaccando Italia dei Valori, che è e rimane, nonostante tutto e tanti, alternativa coerente al sistema dell'illegalità e dei conflitti di interesse di Silvio Berlusconi e delle sue marionette di ieri, oggi e domani». «L'onorevole Casini - aggiunge l'ex leader della Rete - pensi piuttosto a liberare il suo partito da presenze politiche che sono vere e proprie disgrazie per tante realtà regionali del nostro paese e non si illuda: non riuscirà neanche lui a farci tacere».
DE MAGISTRIS: «CASINI TACCIA» - Sulla vicenda interviene con una nota anche Luigi de Magistris, eurodeputato IdV: «Casini farebbe bene a tacere, visto che la sua strategia è quella dei due forni, che tradotto in parole semplici consiste nella viltà di non scegliere da che parte stare». «L'Udc - prosegue l'ex pm - abdica alla coerenza politica e al coraggio delle idee per seguire solo la strada dell'accordo vantaggioso in termini elettorali o di potere, disinteressandosi del bene del Paese. L'aggressione all'Italia dei Valori, cioè all'unica forza di opposizione che non ha mai fatto sconti al governo, testimonia come sia in atto un riassemblamento dei poteri forti al centro, per spartirsi la guida del Paese magari sulle ceneri di Berlusconi. Un piano puntellato da poteri forti i quali da tempo conducono una campagna di fango verso l'Italia dei Valori. Casini - conclude de Magistris - ricordi al Paese, invece, che senza Cuffaro egli non siederebbe in Parlamento e spieghi le frequentazioni affaristiche del suo segretario nazionale».
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