ROMA - Il futuro potrebbe essere in Mondadori, il presente non prevede lotte fra figli per il patrimonio di Silvio Berlusconi: «A oggi non c’è nessuna lotta. E, se mio padre è uomo giusto ed equo, non ce ne saranno nemmeno in futuro». A parlare è Barbara Berlusconi, una delle figlie del premier e di Veronica Lario, intervistata da Vanity Fair in edicola da mercoledì. Barbara confessa «dolore» per la crisi fra i genitori e quando le chiedono se si tratta della fine di un grande amore dice: «Sono sicura che lo sia stato per la mamma. Però di certo, in trent’anni di vita insieme, hanno sempre avuto a cuore il reciproco bene». Perché ha chiamato il suo secondo figlio Edoardo? «Si è ripetuta la stessa situazione di quando è nato Alessandro (il primogenito, di 21 mesi, ndr). Anche questa volta mio padre mi ha chiesto: ’Edoardo, che cosa mi rappresenta?’. Poi mi ha suggerito Silvio, Luigi, Paolo. Diciamo che ho di nuovo preferito interrompere la tradizione di famiglia».
IL PADRE - Silvio Berlusconi, come premier, gode di consenso e popolarità. Come uomo, non è detto che debba essere un santo: lo ha ammesso anche lui. Che ne pensa, una quasi laureata in filosofia, di questa apparente contraddizione? «Penso che una società esprima un senso della morale comune. I rappresentanti politici che sono chiamati a ben governare, a far prosperare la comunità, sono anche tenuti a salvaguardare i valori che essa esprime, possibilmente a elevarli. Non credo, quindi, che un uomo politico possa permettersi la distinzione tra vita pubblica e vita privata». Che cosa ha pensato delle attenzioni che suo padre ha avuto nei confronti di Noemi Letizia, una ragazza che in apparenza non dovrebbe avere alcun vincolo con lui? «Mi ha stupito. È una dimensione che non ha mai fatto parte del mio quotidiano. La mia storia è quella di una ragazza che ha vissuto la sua giovinezza in modo sereno e normale. Non ho mai frequentato uomini anziani. Sono legami psicologici di cui non ho esperienza».
IL PATRIMONIO - Uno dei tormentoni che riguardano voi Berlusconi è la presunta lotta tra figli per il patrimonio. Che cosa c’è di vero? «A oggi non c’è nessuna lotta. E, se mio padre è uomo giusto ed equo, non ce ne saranno nemmeno in futuro». La vicenda del divorzio quanto le pesa, come figlia? «Il dolore è grande, un valore e una realtà si stanno sgretolando. Più forte è il senso dell’unione familiare che uno ha, e nel mio caso è molto forte, più si amplifica la delusione. Ma almeno noi fratelli stiamo vivendo questo momento in età consapevole. Voglio essere vicina a entrambi i miei genitori, perché quello che non traspare all’esterno è che la loro sofferenza è profonda e tocca entrambi». E’ la fine di un grande amore? «Sono sicura che lo sia stato per la mamma. Però di certo - prosegue - in trent’anni di vita insieme, hanno sempre avuto a cuore il reciproco bene». A molti è apparso un matrimonio troppo privato e troppo poco pubblico. Sua madre non ha quasi mai fatto la First Lady. «Mia madre - prosegue - ha avuto un solo grande interesse: tutelare la sua famiglia. Ed è stata una bella famiglia. In questo senso, ha fatto un grande lavoro, con continua dedizione, e non so come ringraziarla. Non è nella sua natura essere una donna pubblica, e con mio padre c’è sempre stato un rispetto reciproco dei ruoli». Qual è il suo futuro lavorativo? «Io lavoro già. Dal 2003 sono nel Consiglio di Amministrazione di Fininvest, ho interessi immobiliari e finanziari e di recente mi sono impegnata nel progetto della galleria Cardi Black Box. Non so se oggi quello che voglio è solo un ruolo diverso nelle aziende di famiglia. Ma ho la passione per l’editoria, e mio padre ha sempre visto in me delle qualità che potevano essere adeguate per questo settore. Lui ha sempre pensato che, quando ne avessi avuto le capacità, mi sarei occupata di Mondadori», dice ancora Barbara Berlusconi. Dove va in vacanza? «Per me le vacanze in Sardegna sono sempre state una consuetudine. Con me e Giorgio, a Villa Certosa, verranno alcune coppie di amici con i loro figli. Sarà un’estate serena, in famiglia».
Fonte: Vanity Fair
IL PADRE - Silvio Berlusconi, come premier, gode di consenso e popolarità. Come uomo, non è detto che debba essere un santo: lo ha ammesso anche lui. Che ne pensa, una quasi laureata in filosofia, di questa apparente contraddizione? «Penso che una società esprima un senso della morale comune. I rappresentanti politici che sono chiamati a ben governare, a far prosperare la comunità, sono anche tenuti a salvaguardare i valori che essa esprime, possibilmente a elevarli. Non credo, quindi, che un uomo politico possa permettersi la distinzione tra vita pubblica e vita privata». Che cosa ha pensato delle attenzioni che suo padre ha avuto nei confronti di Noemi Letizia, una ragazza che in apparenza non dovrebbe avere alcun vincolo con lui? «Mi ha stupito. È una dimensione che non ha mai fatto parte del mio quotidiano. La mia storia è quella di una ragazza che ha vissuto la sua giovinezza in modo sereno e normale. Non ho mai frequentato uomini anziani. Sono legami psicologici di cui non ho esperienza».
IL PATRIMONIO - Uno dei tormentoni che riguardano voi Berlusconi è la presunta lotta tra figli per il patrimonio. Che cosa c’è di vero? «A oggi non c’è nessuna lotta. E, se mio padre è uomo giusto ed equo, non ce ne saranno nemmeno in futuro». La vicenda del divorzio quanto le pesa, come figlia? «Il dolore è grande, un valore e una realtà si stanno sgretolando. Più forte è il senso dell’unione familiare che uno ha, e nel mio caso è molto forte, più si amplifica la delusione. Ma almeno noi fratelli stiamo vivendo questo momento in età consapevole. Voglio essere vicina a entrambi i miei genitori, perché quello che non traspare all’esterno è che la loro sofferenza è profonda e tocca entrambi». E’ la fine di un grande amore? «Sono sicura che lo sia stato per la mamma. Però di certo - prosegue - in trent’anni di vita insieme, hanno sempre avuto a cuore il reciproco bene». A molti è apparso un matrimonio troppo privato e troppo poco pubblico. Sua madre non ha quasi mai fatto la First Lady. «Mia madre - prosegue - ha avuto un solo grande interesse: tutelare la sua famiglia. Ed è stata una bella famiglia. In questo senso, ha fatto un grande lavoro, con continua dedizione, e non so come ringraziarla. Non è nella sua natura essere una donna pubblica, e con mio padre c’è sempre stato un rispetto reciproco dei ruoli». Qual è il suo futuro lavorativo? «Io lavoro già. Dal 2003 sono nel Consiglio di Amministrazione di Fininvest, ho interessi immobiliari e finanziari e di recente mi sono impegnata nel progetto della galleria Cardi Black Box. Non so se oggi quello che voglio è solo un ruolo diverso nelle aziende di famiglia. Ma ho la passione per l’editoria, e mio padre ha sempre visto in me delle qualità che potevano essere adeguate per questo settore. Lui ha sempre pensato che, quando ne avessi avuto le capacità, mi sarei occupata di Mondadori», dice ancora Barbara Berlusconi. Dove va in vacanza? «Per me le vacanze in Sardegna sono sempre state una consuetudine. Con me e Giorgio, a Villa Certosa, verranno alcune coppie di amici con i loro figli. Sarà un’estate serena, in famiglia».
Fonte: Vanity Fair
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