Liste regionali dopo l'estate, in autunno nascerà un nuovo Movimento di Liberazione Nazionale
MILANO - «L'assalto alla diligenza Italia è in corso. Tutti vogliono la loro parte di bottino. Partiti, lobby, criminalità organizzata, interessi locali, gruppi stranieri. Gli unici esclusi sono i cittadini, coloro che si ostinano a chiamarsi italiani e a pagare le tasse. La democrazia è diventato un semplice esercizio di potere». Beppe Grillo alza il livello della sua partecipazione all'agone politico e, dopo le liste con il 'bollino' per le amministrative, dopo il tentativo di candidatura alla segreteria Pd, annuncia la formazione di un partito tutto suo. Il comico genovese annuncia che dopo l'estate lancerà «le Liste regionali a Cinque Stelle per le elezioni del 2010» e che «in autunno nascerà un nuovo Movimento di Liberazione Nazionale, un soggetto politico a Cinque Stelle espressione dei cittadini. Un esempio di democrazia diretta».
POTERE DI DEBITO - Grillo punta il dito contro gli attuali partiti politici, che «hanno il potere del debito e lo usano contro di noi. Creano capitoli di spesa per motivi elettorali, di conservazione della loro influenza, come per la Sicilia a cui hanno assegnato quattro miliardi di euro. Il debito pubblico è la risorsa infinita di Tremorti, il Grande Elemosiniere con il debito degli italiani - prosegue Grillo. - Da inizio anno il debito pubblico è cresciuto di quasi 90 miliardi. Chi autorizza questa gente a indebitarci? Anche il debito ha un punto di non ritorno, ed è vicino, Tremorti e Draghi lo sanno. Ogni spesa pubblica deve avere una copertura finanziaria, altrimenti è furto con destrezza ai danni degli italiani».
POVERI - Secondo Grillo, «ci aspetta un Autunno Flambè. Le aziende, terminata la cassa integrazione, saranno costrette a licenziare, o a chiudere. Otto milioni di italiani sono poveri. Poveri, ascoltate il suono della parola: Po-ve-ri. Una parola dell'Ottocento, Charles Dickens e le navi di emigranti verso le Americhe. A 150 anni dall'Unità d'Italia ci sono otto milioni di poveri. Questa Italia è fallita». E ancora: «Quando i soldi finiranno, o meglio, quando saranno costretti a annunciare che i soldi sono finiti, allora inizierà il ballo. Nessuno può dire che tipo di ballo sarà. Secessionista, peronista, federalista, pre unitario, fascista. Una danza a cui dobbiamo partecipare, non assistere». «Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?) - conclude Grillo. - Noi neppure».
MILANO - «L'assalto alla diligenza Italia è in corso. Tutti vogliono la loro parte di bottino. Partiti, lobby, criminalità organizzata, interessi locali, gruppi stranieri. Gli unici esclusi sono i cittadini, coloro che si ostinano a chiamarsi italiani e a pagare le tasse. La democrazia è diventato un semplice esercizio di potere». Beppe Grillo alza il livello della sua partecipazione all'agone politico e, dopo le liste con il 'bollino' per le amministrative, dopo il tentativo di candidatura alla segreteria Pd, annuncia la formazione di un partito tutto suo. Il comico genovese annuncia che dopo l'estate lancerà «le Liste regionali a Cinque Stelle per le elezioni del 2010» e che «in autunno nascerà un nuovo Movimento di Liberazione Nazionale, un soggetto politico a Cinque Stelle espressione dei cittadini. Un esempio di democrazia diretta».
POTERE DI DEBITO - Grillo punta il dito contro gli attuali partiti politici, che «hanno il potere del debito e lo usano contro di noi. Creano capitoli di spesa per motivi elettorali, di conservazione della loro influenza, come per la Sicilia a cui hanno assegnato quattro miliardi di euro. Il debito pubblico è la risorsa infinita di Tremorti, il Grande Elemosiniere con il debito degli italiani - prosegue Grillo. - Da inizio anno il debito pubblico è cresciuto di quasi 90 miliardi. Chi autorizza questa gente a indebitarci? Anche il debito ha un punto di non ritorno, ed è vicino, Tremorti e Draghi lo sanno. Ogni spesa pubblica deve avere una copertura finanziaria, altrimenti è furto con destrezza ai danni degli italiani».
POVERI - Secondo Grillo, «ci aspetta un Autunno Flambè. Le aziende, terminata la cassa integrazione, saranno costrette a licenziare, o a chiudere. Otto milioni di italiani sono poveri. Poveri, ascoltate il suono della parola: Po-ve-ri. Una parola dell'Ottocento, Charles Dickens e le navi di emigranti verso le Americhe. A 150 anni dall'Unità d'Italia ci sono otto milioni di poveri. Questa Italia è fallita». E ancora: «Quando i soldi finiranno, o meglio, quando saranno costretti a annunciare che i soldi sono finiti, allora inizierà il ballo. Nessuno può dire che tipo di ballo sarà. Secessionista, peronista, federalista, pre unitario, fascista. Una danza a cui dobbiamo partecipare, non assistere». «Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?) - conclude Grillo. - Noi neppure».
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