Un maxi sequestro di beni per un valore di oltre 800 milioni di euro è
stato eseguito nei confronti di Angelo Simeoli, un imprenditore edile
ritenuto legato al clan camorristico dei Casalesi. Il provvedimento è
stato attuato dai finanzieri del Gico di Napoli, dello Scico di Roma e
del Nucleo di Polizia Tributaria di Caserta, sotto il coordinamento
della Dda di Napoli.
I BENI SEQUESTRATI
Simeoli fu coinvolto nell'indagine della Guardia di finanza che il 23 febbraio scorso portò all'arresto di 14 persone accusate a vario titolo di aver agito nell'interesse dei gruppi Zagaria e Bidognetti dei Casalesi e delle famiglie camorristiche Nuvoletta e Polverino di Marano, nel napoletano. Tra di loro c'era anche l'ex sindaco di Casaluce, Proto Fedele. L'imprenditore, pur non essendo un affiliato al clan, è ritenuto contiguo a esponenti malavitosi del gruppo Polverino alleato dei Nuvoletta.
Le indagini svolte dal Gico di Napoli hanno consentito di ricostruire il patrimonio dell'imprenditore e di individuare numerosi prestanomi, titolari di società operanti nel settore immobiliare ed edilizio, ai quali, nel tempo, sono stati intestati beni immobili, autoveicoli ed imprese per sfuggire alle indagini.
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I BENI SEQUESTRATI
Simeoli fu coinvolto nell'indagine della Guardia di finanza che il 23 febbraio scorso portò all'arresto di 14 persone accusate a vario titolo di aver agito nell'interesse dei gruppi Zagaria e Bidognetti dei Casalesi e delle famiglie camorristiche Nuvoletta e Polverino di Marano, nel napoletano. Tra di loro c'era anche l'ex sindaco di Casaluce, Proto Fedele. L'imprenditore, pur non essendo un affiliato al clan, è ritenuto contiguo a esponenti malavitosi del gruppo Polverino alleato dei Nuvoletta.
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