Un terremoto d'intensità devastante (8.9 gradi) ha investito stamane il Giappone nord-orientale e uno tsunami di dieci metri si è abbattuto sulla costa della città di Sendai, il capoluogo della prefettura di Miyagi, nel nordest del paese. Il sisma, fra i dieci più violenti degli ultimi 150 anni, ha causato fino a questo momento almeno 32 morti e una trentina di dispersi, ma il bilancio è provvisorio. Quasi tutte le vittime sono dovute a crolli, come le cinque persone decedute dalla caduta del tetto di una casa di riposo nella prefettura nordorientale di Fulushima.
LE COMUNICAZIONI - Le comunicazioni telefoniche attraverso le linee fisse o mobili sono pressochè impossibili nell'area di Tokyo, dove invece ha resistito l'infrastruttura Internet, tramite la quale la gente continua a scambiarsi informazioni in tempo reale sulla situazione di crisi seguita al sisma. I telefoni cellulari sono andati in panne mentre continuano a registrarsi scosse d'assestamento, sono state due quelle devastanti: la prima è durata oltre due minuti e la seconda è stata di 7.8 gradi. Il sisma, secondo l'Istituto di Geofisica americano, si è verificato a 24,4 km di profondità alle 6,46 ora italiana (14,46 in Giappone) e circa un centinaio di chilometri al largo della prefettura di Miyagi. L'allarme tsunami è stato esteso a tutto il Pacifico, all'Australia, Messico, Nuova Zelanda, America Latina ed esteso a tutta la costa ovest degli Stati Uniti. Le onde telluriche sono state avvertire distintamente fino a Pechino. Un inizio di incendio è stato segnalato in un edificio che ospita una turbina nella centrale nucleare di Onagawa, nella prefettura di Miyagi. Il governo di Tokyo ha deciso di dichiarare una situazione di emergenza sull'energia nucleare.
LO TSUNAMI - Ma le immagini più impressionanti arrivano dal porto di Sendai, città capoluogo della prefettura di Miyagi, nel nordest del Giappone. Qui si è abbattuto uno «tsunami» alto una decina di metri: esattamente come avevano preavvertito le autorità. Lo tsunami si è spinto fino a 5 chilometri all'interno della prefettura di Fukushima. La pista dell'aeroporto è stata invasa dalle acque. L'onda ha investito auto, case e macchinari per l'agricoltura, prima che le acque si ritraessero trascinando tutto con sé verso il mare. In molte case si sono sviluppati incendi, probabilmente causati dello scoppio dei tubi del gas. A Miyagi, capoluogo dell'omonima prefettura, l'acqua dal mare si è riversata all'improvviso nelle strade, trascinando via con sè auto e cartelloni pubblicitari. Il porto si è riempito di carcasse di veicoli. Un'onda ha anche inondato l'enorme parcheggio del parco divertimenti di Disneayland, nella regione di Tokyo.
TOKYO - A Tokyo molte persone hanno riportato lesioni in seguito al crollo del tetto di una scuola, dove era in corso una cerimonia di consegna dei diplomi alla quale stavano partecipando circa seicento studenti. Sempre nella capitale è stato chiuso l'aeroporto di Narita. Uno dei principali aeroporti di Tokyo, quello di Ibaraki che si trova 80 chilometri a nordest della capitale, è stato chiuso a seguito del crollo di un'ampia parte del tetto. L'aeroporto risaliva ad appena un anno fa. Bloccati i treni-proiettile, chiuse centrali nucleari e raffinerie: in quella di Iichihara, vicino alla capitale nipponica, si è sviluppato un incendio, così come era già avvenuto in porto, dove si erano innescati almeno sei focolai. Le immagini in tv mostrano una raffineria in fiamme alle porte di Tokyo. L'antenna in cima alla Tokyo Tower, il simbolo della capitale nipponica e della ricostruzione post-bellica, si è piegata a causa delle scosse. Trenta minuti dopo la scossa di terremoto a Tokyo gli edifici continuavano ad oscillare e le reti di telefoni cellulari non funzionavano. Le fornitura di energia elettrica è saltata in un'ampia parte della piana del Kanto, la grande area di Tokyo: la Nhk ha riferito che circa 4 milioni di abitazioni sono rimaste senza luce a causa delle violentissime scosse. Chiusi tutti i porti giapponesi.
I RACCONTI - Fumo nero si alza anche da un'area industriale nella zona di Isogo, a Yokohama. Immagini televisive mostrano imbarcazioni, automobili e camion trascinate dall'acqua dopo che uno tsunami di piccole dimensioni ha colpito la cittadina di Kamaichi nel nord del Paese. L'agenzia stampa Kyodo riferisce di incendi nella città di Sendai, nel nordest. «L'edificio ha tremato per un tempo che è sembrato lungo e molte persone nella redazione hanno indossato i caschi e alcune si sono infilate sotto le scrivanie», ha detto la corrispondente Reuters Linda Sieg. «È stato probabilmente il peggiore che ho sentito da quando sono arrivata in Giappone più di 20 anni fa». I passeggeri di un treno della metropolitana a Tokyo hanno urlato e stretto la mano dei vicini. La scossa è stata così forte che è stato difficile restare in piedi, ha detto la giornalista Reuters Mariko Katsumara.
IL PREMIER - I danni sono stati subito definiti «considerevoli» dal governo nipponico il quale assicurando comunque che non ci sono state fughe di radiottività da centrali atomiche. Il primo ministro Naoto Kan ha costituito una task force per affrontare le conseguenze del potente sisma che ha colpito il nordest del Giappone. Kan ha comunicato in una conferenza stampa teletrasmessa che le centrali nucleari «si sono fermate automaticamente» e che «non ci sono notizie di fughe di radiazioni». Il capo del governo nipponico ha espresso le più «profonde condoglianze a chi sta soffrendo le conseguenze» di questo «fortissimo terremoto» e ha chiesto alla popolazione di continuare a seguire le indicazioni trasmesse televisivamente con tranquillità. Il ministro degli Esteri giapponese, Takeaki Matsumoto, ha dato disposizioni alla struttura diplomatica di accettare gli aiuti internazionali. Le comunità internazionali cominciano ad offrire i loro aiuti: in prima fila la Francia e gli Stati Uniti. Anche l'Onu ha annunciato che trenta squadre di soccorso sono pronte a partire, mentre l'Unità di crisi della Farnesina, già in contatto con l'ambasciata d'Italia a Tokyo, sta verificando l'eventuale coinvolgimento di connazionali nel violento sisma.
LE SCOSSE - La prima scossa ha raggiunto magnitudo 7.9, poi corretta ad 8.8 quindi a 8.9, alle 14.46 locali (le 6,46 in Italia) con epicentro a una profondità di 24,4 km e a 81 miglia da Sendai, nello Honshu. Un'altra forte scossa di 7.8 si è registrata alle 15.15 locali (le 7,15 in Italia) al largo delle acque della prefettura di Ibaraki, alla profondità di 80 km. L'istituto geologico degli Stati Uniti ha annunciato che il terremoto che ha colpito il nordest del Giappone è stato di magnitudo 8.9, mentre per l'agenzia metereologica giapponese si è trattato di una scossa di grado 8.4. Il terremoto è avvenuto alle 14:46 locali ed è stato seguito da 12 potenti scosse di assestamento, sei delle quali almeno di magnitudo 6.3, esattamente come la scossa che ha colpito recentemente la Nuova Zelanda. La costa nordorientale del Giappone sul Pacifico, Sanriku, in passato è stata colpita da terremoti e tsunami e un sisma di magnitudo 7.2 si era verificato mercoledì. Nel 1933, un sisma di magnitudo 8.1 nella zona provocò la morte di oltre 3.000 persone. La scossa registrata questo pomeriggio sulla costa orientale del Giappone è stata la più potente mai registrata nel Sol Levante.
MERCATI - Subito dopo la scossa lo yen ha iniziato a perdere terreno contro il dollaro, arrivando fino a 83,30 da 82,74 prima del sisma. Lo yen ha perso terreno anche contro l'euro a 115,01 da 114,35. Il cross euro-dollaro è a 1,3815. La borsa di Tokyo ha chiuso in forte ribasso. L'indice Nikkei ha lasciato sul terreno l'1,72% a 10.254,43 punti. L'indice aveva comunque già aperto in ribasso dell'1,30%, scendendo sotto quota 10.300 per la prima volta dal 1 febbraio, minato dall'instabilità politica in Medio Oriente.
Fonte: Corriere.it
--- Se hai trovato interessante l'articolo iscriviti ai feed via mail per rimanere sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog
LE COMUNICAZIONI - Le comunicazioni telefoniche attraverso le linee fisse o mobili sono pressochè impossibili nell'area di Tokyo, dove invece ha resistito l'infrastruttura Internet, tramite la quale la gente continua a scambiarsi informazioni in tempo reale sulla situazione di crisi seguita al sisma. I telefoni cellulari sono andati in panne mentre continuano a registrarsi scosse d'assestamento, sono state due quelle devastanti: la prima è durata oltre due minuti e la seconda è stata di 7.8 gradi. Il sisma, secondo l'Istituto di Geofisica americano, si è verificato a 24,4 km di profondità alle 6,46 ora italiana (14,46 in Giappone) e circa un centinaio di chilometri al largo della prefettura di Miyagi. L'allarme tsunami è stato esteso a tutto il Pacifico, all'Australia, Messico, Nuova Zelanda, America Latina ed esteso a tutta la costa ovest degli Stati Uniti. Le onde telluriche sono state avvertire distintamente fino a Pechino. Un inizio di incendio è stato segnalato in un edificio che ospita una turbina nella centrale nucleare di Onagawa, nella prefettura di Miyagi. Il governo di Tokyo ha deciso di dichiarare una situazione di emergenza sull'energia nucleare.
LO TSUNAMI - Ma le immagini più impressionanti arrivano dal porto di Sendai, città capoluogo della prefettura di Miyagi, nel nordest del Giappone. Qui si è abbattuto uno «tsunami» alto una decina di metri: esattamente come avevano preavvertito le autorità. Lo tsunami si è spinto fino a 5 chilometri all'interno della prefettura di Fukushima. La pista dell'aeroporto è stata invasa dalle acque. L'onda ha investito auto, case e macchinari per l'agricoltura, prima che le acque si ritraessero trascinando tutto con sé verso il mare. In molte case si sono sviluppati incendi, probabilmente causati dello scoppio dei tubi del gas. A Miyagi, capoluogo dell'omonima prefettura, l'acqua dal mare si è riversata all'improvviso nelle strade, trascinando via con sè auto e cartelloni pubblicitari. Il porto si è riempito di carcasse di veicoli. Un'onda ha anche inondato l'enorme parcheggio del parco divertimenti di Disneayland, nella regione di Tokyo.
TOKYO - A Tokyo molte persone hanno riportato lesioni in seguito al crollo del tetto di una scuola, dove era in corso una cerimonia di consegna dei diplomi alla quale stavano partecipando circa seicento studenti. Sempre nella capitale è stato chiuso l'aeroporto di Narita. Uno dei principali aeroporti di Tokyo, quello di Ibaraki che si trova 80 chilometri a nordest della capitale, è stato chiuso a seguito del crollo di un'ampia parte del tetto. L'aeroporto risaliva ad appena un anno fa. Bloccati i treni-proiettile, chiuse centrali nucleari e raffinerie: in quella di Iichihara, vicino alla capitale nipponica, si è sviluppato un incendio, così come era già avvenuto in porto, dove si erano innescati almeno sei focolai. Le immagini in tv mostrano una raffineria in fiamme alle porte di Tokyo. L'antenna in cima alla Tokyo Tower, il simbolo della capitale nipponica e della ricostruzione post-bellica, si è piegata a causa delle scosse. Trenta minuti dopo la scossa di terremoto a Tokyo gli edifici continuavano ad oscillare e le reti di telefoni cellulari non funzionavano. Le fornitura di energia elettrica è saltata in un'ampia parte della piana del Kanto, la grande area di Tokyo: la Nhk ha riferito che circa 4 milioni di abitazioni sono rimaste senza luce a causa delle violentissime scosse. Chiusi tutti i porti giapponesi.
I RACCONTI - Fumo nero si alza anche da un'area industriale nella zona di Isogo, a Yokohama. Immagini televisive mostrano imbarcazioni, automobili e camion trascinate dall'acqua dopo che uno tsunami di piccole dimensioni ha colpito la cittadina di Kamaichi nel nord del Paese. L'agenzia stampa Kyodo riferisce di incendi nella città di Sendai, nel nordest. «L'edificio ha tremato per un tempo che è sembrato lungo e molte persone nella redazione hanno indossato i caschi e alcune si sono infilate sotto le scrivanie», ha detto la corrispondente Reuters Linda Sieg. «È stato probabilmente il peggiore che ho sentito da quando sono arrivata in Giappone più di 20 anni fa». I passeggeri di un treno della metropolitana a Tokyo hanno urlato e stretto la mano dei vicini. La scossa è stata così forte che è stato difficile restare in piedi, ha detto la giornalista Reuters Mariko Katsumara.
IL PREMIER - I danni sono stati subito definiti «considerevoli» dal governo nipponico il quale assicurando comunque che non ci sono state fughe di radiottività da centrali atomiche. Il primo ministro Naoto Kan ha costituito una task force per affrontare le conseguenze del potente sisma che ha colpito il nordest del Giappone. Kan ha comunicato in una conferenza stampa teletrasmessa che le centrali nucleari «si sono fermate automaticamente» e che «non ci sono notizie di fughe di radiazioni». Il capo del governo nipponico ha espresso le più «profonde condoglianze a chi sta soffrendo le conseguenze» di questo «fortissimo terremoto» e ha chiesto alla popolazione di continuare a seguire le indicazioni trasmesse televisivamente con tranquillità. Il ministro degli Esteri giapponese, Takeaki Matsumoto, ha dato disposizioni alla struttura diplomatica di accettare gli aiuti internazionali. Le comunità internazionali cominciano ad offrire i loro aiuti: in prima fila la Francia e gli Stati Uniti. Anche l'Onu ha annunciato che trenta squadre di soccorso sono pronte a partire, mentre l'Unità di crisi della Farnesina, già in contatto con l'ambasciata d'Italia a Tokyo, sta verificando l'eventuale coinvolgimento di connazionali nel violento sisma.
LE SCOSSE - La prima scossa ha raggiunto magnitudo 7.9, poi corretta ad 8.8 quindi a 8.9, alle 14.46 locali (le 6,46 in Italia) con epicentro a una profondità di 24,4 km e a 81 miglia da Sendai, nello Honshu. Un'altra forte scossa di 7.8 si è registrata alle 15.15 locali (le 7,15 in Italia) al largo delle acque della prefettura di Ibaraki, alla profondità di 80 km. L'istituto geologico degli Stati Uniti ha annunciato che il terremoto che ha colpito il nordest del Giappone è stato di magnitudo 8.9, mentre per l'agenzia metereologica giapponese si è trattato di una scossa di grado 8.4. Il terremoto è avvenuto alle 14:46 locali ed è stato seguito da 12 potenti scosse di assestamento, sei delle quali almeno di magnitudo 6.3, esattamente come la scossa che ha colpito recentemente la Nuova Zelanda. La costa nordorientale del Giappone sul Pacifico, Sanriku, in passato è stata colpita da terremoti e tsunami e un sisma di magnitudo 7.2 si era verificato mercoledì. Nel 1933, un sisma di magnitudo 8.1 nella zona provocò la morte di oltre 3.000 persone. La scossa registrata questo pomeriggio sulla costa orientale del Giappone è stata la più potente mai registrata nel Sol Levante.
MERCATI - Subito dopo la scossa lo yen ha iniziato a perdere terreno contro il dollaro, arrivando fino a 83,30 da 82,74 prima del sisma. Lo yen ha perso terreno anche contro l'euro a 115,01 da 114,35. Il cross euro-dollaro è a 1,3815. La borsa di Tokyo ha chiuso in forte ribasso. L'indice Nikkei ha lasciato sul terreno l'1,72% a 10.254,43 punti. L'indice aveva comunque già aperto in ribasso dell'1,30%, scendendo sotto quota 10.300 per la prima volta dal 1 febbraio, minato dall'instabilità politica in Medio Oriente.
Fonte: Corriere.it
--- Se hai trovato interessante l'articolo iscriviti ai feed via mail per rimanere sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog
0 commenti to " Terremoto terrificante in Giappone, crolli e 32 morti Tsunami di 10 metri a Sendai "