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Le strade di Milano. Un colabrodo, più di quindici mila buche





MILANO - L'altra sera in via Paravia, nella San Siro più popolare, si sono messi d'ingegno: nell'asfalto collassato nel mezzo della strada gli abitanti hanno infilato un carrello del super. Buca rattoppata, se non altro. Non che altrove vada meglio. In zona Corvetto, per esempio, le voragini non si contano. Per non dire degli stradoni che portano fuori Milano. Viale Fulvio Testi, viale Zara, via Palmanova: chilometri di gruviera. E nell'hinterland? Peggio che mai. Da Monza a Corsico, asfalto crivellato di crateri un po' ovunque.

LE CAUSE - Sale, un po' di neve e poi pioggia, tanta pioggia. Dopo la bufera, arrivano le buche. Il percorso di guerra non risparmia nemmeno i salotti nobili della città. Davanti alla Scala, per dire, è saltato via un massello del pavé a uno sputo dalle rotaie del tram. Migliaia di buche, centinaia di segnalazioni, chiamate, richieste d'intervento.

«Venite, sotto casa mia s'è aperta una voragine». Telefonate così, raccontano dal centralino dei vigili, ne arrivano a decine ogni giorno. Stesso ritornello da una settimana, Natale incluso. Loro, i vigili, escono e rattoppano. «Ma il problema - spiega il comandante della polizia locale Tullio Mastrangelo - è la pioggia». Maledetta pioggia. Perché più lo sistemi e più l'asfalto si spacca: «Il catrame non attacca e il cratere rattoppato dopo poche ore torna sfaldarsi» spiegano i responsabili del servizio. Un'emergenza. Che negli anni s'è fatta cronica, se è vero che il Comune solo nel 2009 ha dovuto sborsare 4 milioni di euro per risarcire gli automobilisti vittime d'incidenti da «insidia stradale».

«MEGLIO DELL'ANNO SCORSO» - L'assessore ai Lavori pubblici Bruno Simini assicura però «che rispetto all'anno scorso la situazione è sensibilmente migliorata». A Palazzo Marino circolano già le prime stime. «Lo scorso inverno abbiamo rattoppato 17mila buche. Quest'anno ci fermeremo sotto quota 15 mila, il 15-20 per cento in meno». Merito, dice l'assessore, di un «piano straordinario di manutenzione avviato dodici mesi fa con cui abbiamo già sistemato 400 vie». Sulle strade milanesi è attesa poi una novità. Si chiama top black - annuncia Simini - ed è un composto di resina che attacca subito e non si sfalda mai. Intanto si fanno i conti, in Comune. Nel bilancio 2010 alla voce manutenzione stradale erano previsti 26 milioni di euro. Tre milioni dei quali con specifica destinazione: buche.

«QUALITA' SCADENTE» - Un «tesoretto» che, dice ancora Simini, darà i suoi frutti nei prossimi anni, i milanesi stiano sicuri. «Sarà, ma l'asfalto di Milano intanto è pericolosissimo» attacca Andrea Fanzago, consigliere comunale e motociclista del Pd: «In altri Comuni della provincia la situazione è decisamente meno grave, segno che il problema della qualità della materia prima esiste».
Risale invece a poco più d'una settimana fa il lancio del progetto Ambrogio, il software che nei piani di Palazzo Marino dovrà servire per rispondere in maniera più tempestiva alle segnalazioni dei cittadini in fatto di discariche abusive, sporcizia, veicoli abbandonati. E buche stradali, ovviamente. La sperimentazione è iniziata un anno fa. Primo bilancio? Più di mille voragini «censite», di cui 800 già rattoppate. Ironizza Roberto Miglio della Rsu del Comune: «Altro che città moderna ed efficiente. Milano è una città di burro. Con quattro gocce si squaglia tutto».

Fonre: Corriere.it

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1 commenti to " Le strade di Milano. Un colabrodo, più di quindici mila buche "

  1. Anonimo says:

    Concordo e, secondo me, non è cambiata una virgola rispetto agli anni scorsi... Forse spendere di più subito per poi risparmiare nel tempo?!? La qualità si paga... ma la durata è diversa!
    Silvia

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