MILANO - La crisi rallenta il mercato della droga. Ma i consumatori continuano a crescere. E se la cocaina si conferma «una piaga sociale», il futuro sarà in realtà un ritorno: quello dell’eroina, il cui mercato è previsto in aumento del 40 per cento nei prossimi tre anni. Nel 2012 i consumatori delle droghe «da discoteca» arriveranno a circa un milione (700 mila snifferanno cocaina e 270 mila cercheranno lo sballo con l’ecstasy e gli anfetaminici). Il dato corrisponderà al 3% degli italiani tra i 15 e i 54 anni. Ma a preoccupare è l’abbassamento dei prezzi delle droghe, già ai minimi storici: per una dose di polvere bianca nel 2012 si spenderanno 13 euro. Solo 7 per una di eroinabrown . Meno, molto meno, di una serata in pizzeria.
La cocaina
«Una strategia», dicono gli analisti, «per abbassare l’età dei consumatori e garantire così una «base allargata» di tossicodipendenti. Il mercato sta cambiando: dai narcos colombiani ai coltivatori di oppio afghani fino agli spacciatori di strada o a quelli dellamovida e del porta a porta. Le previsioni del rapporto Prevo.lab (il laboratorio previsionale sulle dipendenze della Lombardia) lo scorso anno avevano messo in conto un aumento dei consumatori di cocaina in Italia del 20% entro il 2011. Una stima che oggi viene rivista al ribasso: cresceranno, sì, ma soltanto del 5 per cento. Secondo Riccardo Gatti, direttore di Prevo.lab, il rallentamento è dovuto perlopiù alla crisi e alla flessione dei consumi in generale.
L’eroina
Come le multinazionali anche i trafficanti hanno risentito della congiuntura economica, così i canali di distribuzione sono stati costretti a differenziarsi. Secondo le stime per il triennio 2009-2012 gli eroinomani saranno 160 mila (40% in più rispetto ad ora). A partire dalle metropoli: Milano, Roma, Torino, Napoli. Un «boom pilotato », secondo le forze dell’ordine: l’obiettivo è quello di garantire uno «zoccolo duro» con elevata dipendenza, superiore a quella della cocaina. Aumentare la diffusione dell’eroina nei giovani tra i 14 e i 16 anni, per gli spacciatori significa investire sul mercato dei prossimi 10 anni. «Oggi le organizzazioni, dalla ’ndrangheta ai narcos, agiscono con mentalità imprenditoriale. Non c’è una borsa internazionale della droga, ma trafficanti tendono ad autoregolamentare il mercato. Ed è facile con i ragazzini che si fumano l’eroina».
Le cyber drugs
Cosa voglia dire applicare i dettami della macroeconomia al mercato degli stupefacenti è presto chiarito: i prezzi «al consumo » di coca ed eroina sono in costante discesa. Secondo i dati della Direzione centrale servizi antidroga, per un grammo di polvere bianca oggi si pagano 74 euro, che nel 2012 scenderanno a 67. Una dose di coca (0,20 grammi) costerà 13 euro, mentre per l’eroina si scenderà a 7 euro. Costeranno di più solo gli spinelli: nel 2002 ci volevano 6 euro, nel 2012 saranno 11. La diffusione di hashish e marijuana si confermerà altissima: tra i 5 e i 6 milioni di italiani. E da qui al 2012 sulla piazza si affacceranno anche le «cyber drugs»: i file Mp3 da sballo che conquisteranno la loro piccola fetta di mercato.
La cocaina
«Una strategia», dicono gli analisti, «per abbassare l’età dei consumatori e garantire così una «base allargata» di tossicodipendenti. Il mercato sta cambiando: dai narcos colombiani ai coltivatori di oppio afghani fino agli spacciatori di strada o a quelli dellamovida e del porta a porta. Le previsioni del rapporto Prevo.lab (il laboratorio previsionale sulle dipendenze della Lombardia) lo scorso anno avevano messo in conto un aumento dei consumatori di cocaina in Italia del 20% entro il 2011. Una stima che oggi viene rivista al ribasso: cresceranno, sì, ma soltanto del 5 per cento. Secondo Riccardo Gatti, direttore di Prevo.lab, il rallentamento è dovuto perlopiù alla crisi e alla flessione dei consumi in generale.
L’eroina
Come le multinazionali anche i trafficanti hanno risentito della congiuntura economica, così i canali di distribuzione sono stati costretti a differenziarsi. Secondo le stime per il triennio 2009-2012 gli eroinomani saranno 160 mila (40% in più rispetto ad ora). A partire dalle metropoli: Milano, Roma, Torino, Napoli. Un «boom pilotato », secondo le forze dell’ordine: l’obiettivo è quello di garantire uno «zoccolo duro» con elevata dipendenza, superiore a quella della cocaina. Aumentare la diffusione dell’eroina nei giovani tra i 14 e i 16 anni, per gli spacciatori significa investire sul mercato dei prossimi 10 anni. «Oggi le organizzazioni, dalla ’ndrangheta ai narcos, agiscono con mentalità imprenditoriale. Non c’è una borsa internazionale della droga, ma trafficanti tendono ad autoregolamentare il mercato. Ed è facile con i ragazzini che si fumano l’eroina».
Le cyber drugs
Cosa voglia dire applicare i dettami della macroeconomia al mercato degli stupefacenti è presto chiarito: i prezzi «al consumo » di coca ed eroina sono in costante discesa. Secondo i dati della Direzione centrale servizi antidroga, per un grammo di polvere bianca oggi si pagano 74 euro, che nel 2012 scenderanno a 67. Una dose di coca (0,20 grammi) costerà 13 euro, mentre per l’eroina si scenderà a 7 euro. Costeranno di più solo gli spinelli: nel 2002 ci volevano 6 euro, nel 2012 saranno 11. La diffusione di hashish e marijuana si confermerà altissima: tra i 5 e i 6 milioni di italiani. E da qui al 2012 sulla piazza si affacceranno anche le «cyber drugs»: i file Mp3 da sballo che conquisteranno la loro piccola fetta di mercato.
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