Pedica irrompe a Palazzo Chigi. Il ministro, interrotto, va via
ROMA - Blitz del parlamentare Stefano Pedica a Palazzo Chigi. L’esponente dell'Italia dei Valori ha preso la parola in sala stampa subito dopo l’arrivo del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, che intendeva illustrare l’approvazione del pacchetto università in Consiglio dei ministri. Scopo del blitz di Pedica avere delucidazioni dalla Gelmini sui motivi del mancato via libera del Consiglio dei ministri allo scioglimento del Comune di Fondi, in provincia di Latina, per infiltrazioni mafiose.
«DOBBIAMO PARLARE ANCHE SE OSCURATI» - Di fronte all’insistenza di Pedica, il ministro Gelmini, pur assicurando che della questione si occuperà «uno dei prossimi Consigli dei ministri», ha preferito comunque lasciare la sala stampa, «occupata» dal senatore Idv, senza nemmeno iniziare la prevista conferenza stampa. «L'Idv è sempre una forza molto democratica, complimenti...» ha detto ironicamente il ministro rivolgendosi al senatore dipietrista. La conferenza è stata così trasferita presso la sala verde di Palazzo Chigi, mentre Pedica ha «occupato» la sala stampa, dove sono state spente le luci.
«Ci oscurano - ha detto il senatore Idv - ci tolgono la voce in Parlamento e in televisione. Noi siamo come in Iran, dobbiamo parlare anche se oscurati, dobbiamo fare come Mousavi». Mentre raggiungeva la sala verde con i giornalisti per la conferenza stampa, il ministro Gelmini ha sdrammatizzato l'episodio con una battuta: «Dopo aver toccato il fondo con Fondi - ha detto scherzando - ora parliamo di altri fondi... dell'università». Intanto, Palazzo Chigi nel consueto comunicato stampa al termine del Cdm ha confermato che la decisione di rinviare alla prossima riunione la decisione sullo scioglimento del consiglio comunale di Fondi.
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«ESCALATION DI ARROGANZA» - Il Pdl ha duramente condannato l'irruzione di Pedica, accusando l'Italia dei Valori di «prepotenza». «Il blitz contro la Gelmini è solo l'ultimo atto di una escalation di arroganza che, fra girotondi intorno al Quirinale, offese quotidiane, appelli inverosimili lanciati all'estero, dimostra la chiara volontà di porsi fuori dal sistema e dalle civili regole democratiche» ha detto in una nota Barbara Saltamartini, deputata e responsabile delle Pari opportunità del Pdl.
«DOBBIAMO PARLARE ANCHE SE OSCURATI» - Di fronte all’insistenza di Pedica, il ministro Gelmini, pur assicurando che della questione si occuperà «uno dei prossimi Consigli dei ministri», ha preferito comunque lasciare la sala stampa, «occupata» dal senatore Idv, senza nemmeno iniziare la prevista conferenza stampa. «L'Idv è sempre una forza molto democratica, complimenti...» ha detto ironicamente il ministro rivolgendosi al senatore dipietrista. La conferenza è stata così trasferita presso la sala verde di Palazzo Chigi, mentre Pedica ha «occupato» la sala stampa, dove sono state spente le luci.
«Ci oscurano - ha detto il senatore Idv - ci tolgono la voce in Parlamento e in televisione. Noi siamo come in Iran, dobbiamo parlare anche se oscurati, dobbiamo fare come Mousavi». Mentre raggiungeva la sala verde con i giornalisti per la conferenza stampa, il ministro Gelmini ha sdrammatizzato l'episodio con una battuta: «Dopo aver toccato il fondo con Fondi - ha detto scherzando - ora parliamo di altri fondi... dell'università». Intanto, Palazzo Chigi nel consueto comunicato stampa al termine del Cdm ha confermato che la decisione di rinviare alla prossima riunione la decisione sullo scioglimento del consiglio comunale di Fondi.
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«ESCALATION DI ARROGANZA» - Il Pdl ha duramente condannato l'irruzione di Pedica, accusando l'Italia dei Valori di «prepotenza». «Il blitz contro la Gelmini è solo l'ultimo atto di una escalation di arroganza che, fra girotondi intorno al Quirinale, offese quotidiane, appelli inverosimili lanciati all'estero, dimostra la chiara volontà di porsi fuori dal sistema e dalle civili regole democratiche» ha detto in una nota Barbara Saltamartini, deputata e responsabile delle Pari opportunità del Pdl.
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