ROMA - "Un conto è il diritto di critica, anche aspra. Altra cosa sono gli insulti. Come presidente del consiglio di amministrazione della Rai, non posso tollerare che un direttore insulti un consigliere. Al di là dei chiarimenti, che non mi pare smentiscano la sostanza delle cose, Minzolini ha perso una buona occasione per tacere. Ma più in generale si sta perdendo in Rai una buona occasione per tenere il dibattito sulle questioni Rai all'interno delle regole e dei confini aziendali". Parole dure, quelle pronunciate dal presidente della Rai Paolo Garimberti commentando la risposta del direttore del Tg1 Augusto Minzolini al consigliere Nino Rizzo Nervo sul calo degli ascolti della sua testata rivelato da Repubblica. "E' un fazioso e non sa leggere i dati. E' un uomo ridicolo", aveva detto il direttore del Tg1 accusando il consigliere Rai di fare "da sei mesi solo una campagna contro questa testata" e sostenendo di aver "contenuto la perdita".

Dal canto suo, Rizzo Nervo aveva replicato con toni altrettanto duri: "Non è mio costume polemizzare con un dipendente. I dati sono quelli pubblicati da Repubblica e tutti in Rai sanno che i dati sono proprio quelli. Dunque, il direttore del Tg1 lasci stare le polemiche e pensi a fare un buon Tg".

Quei dati hanno innescato nuovamente il dibattito politico intorno alla Rai. Il senatore Francesco 'Pancho' Pardi, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione di Vigilanza Rai, ha chiesto a Minzolini di prenderne atto e dimettersi. Più cauto il Pd: il senatore Vincenzo Vita rileva come il calo di ascolti confermi che "la direzione di Minzolini non solo è di altissima e forse inarrivabile faziosità, ma anche un collasso per la rete ammiraglia della Rai e per la più grande testata giornalistica italiana". Dalla maggioranza, il vicepresidente Pdl della Camera Maurizio Lupi, componente della Vigilanza, afferma che "finalmente i professionisti dell'epurazione e della lottizzazione vengono allo scoperto" e che "il piano è chiaro: stanno cercando in tutti i modi di cacciare Augusto Minzolini dal Tg1. Per farlo sono disposti a qualsiasi cosa, anche a stravolgere la lettura dei dati di ascolto".

La stessa lettura è stata data dal consigliere di amministrazione Rai Antonio Verro: "Come evidente dalle elaborazioni Rai, la lettura dei dati d'ascolto apparsa stamane sulla stampa è priva di fondamento. Il Tg1 di Augusto Minzolini frena un trend decrescente cominciato nelle stagioni precedenti e continua comunque a vincere costantemente sul Tg5 nonostante la diminuzione degli ascolti in valore assoluto che accomuna comunque tutti i telegiornali delle tv generaliste".

Non è d'accordo un altro consigliere, Giorgio Van Straten: "A me personalmente Minzolini non ha fatto niente. Ma, come cittadino e amministratore, mi sento danneggiato e sono sinceramente preoccupato. Il Tg1 ha perso ascolti anche per come è fatto. I dati sono dati e l'aspetto più grave riguarda il divario con il Tg5 che si è andato assottigliando", afferma intervenendo al congresso dell'Usigrai in corso a Salsomaggiore Terme.

---
Se hai trovato interessante l'articolo iscriviti ai feed via mail per rimanere sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog