Un’inchiesta su corruzione e frodi fiscali guidata dalla procura di Roma investe il presidente dell’Ente nazionale di controllo di assistenza al volo (Enav) Luigi Martini, l’amministratore delegato dell’ente Guido Pugliesi e la responsabile della Selex sistemi integrati srl Marina Grossi, moglie del presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini. La notizia è arrivata questa mattina, dopo le perquisizioni dei militari del Ros dei carabinieri e del nucleo Tributario della Guardia di Finanza di Roma nelle sedi di Roma dell’Enav e di alcune controllate. Più precisamente, a finire nelle maglie dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e condotta dai sostituti Rodolfo Sabelli e Paolo Ielo sono otto aziende collegate a Finmeccanica che, però, allo stato attuale non viene chiamata in causa: Selex sistemi integrati srl; Print sistem srl; Arc Trade srl, Techno Sky, Aicom srl, Simav sistemi manutenzione avanzati, Renco Spa, Auxilium Trade srl.
A carico di Martini, Pugliesi e della Grossi sono ipotizzati una serie di reati fiscali. I pm della Procura di Roma, coordinati dall’aggiunto Giancarlo Capaldo, ritengono che nell’ambito di una serie di appalti affidati dall’Enav siano state compiute “delle sovrafatturazioni” finalizzate alla creazioni di fondi neri.
La precisazione sulla estraneità, allo stato attuale, del presidente di Finmeccanica Guarguaglini è soprattutto in riferimento al fatto che tra la decina di indagati compare innanzitutto la moglie di Guarguaglini, Marina Grossi, responsabile dellla Selex. E tra i manager coinvolti nell’inchiesta c’è anche Lorenzo Borgogni, capo delle relazioni esterne di Finmeccanica e braccio destro da sempre del presidente e a Guarguaglini. Anche l’abitazione e gli uffici di Borgogni da stamane sono sopposti a perquisizione della Finanza.
Sono almeno due le inchieste aperte sull’Enav. La prima nasce dalla denuncia di un ex dipendete in cui si metteva in discussione la stesura dei bilanci della società. L’inchiesta starebbe vagliando anche l’acquisizione, a dicembre del 2006, di Vitrociset (oggi Techno sky) da parte di Enav per circa 100 milioni di euro. La seconda inchiesta, più recente, alla quale si riferiscono le perquisizioni eseguite oggi, si basa sulle ipotesi di falso in bilancio e di reati tributari a partire del 2006 in poi. Le due inchieste si sovrappongono in parte con quella condotta sull’ingresso dell’affarista Gennaro Mokbel in Digint, società partecipata al 49% da Finmeccanica.
L’ Enav con una nota ha assicurato la ”massima collaborazione” agli inquirenti in merito all’acquisizione di documentazione da parte dei Carabinieri del Ros e della Guardia di Finanza di questa mattina. L’Ente informa che “sta fornendo la massima collaborazione all’autorità giudiziaria per consentire la più rapida e completa raccolta della documentazione richiesta e utile alla definizione dell’indagine, peraltro in parte già spontaneamente consegnata nei giorni scorsi, confidando pienamente nell’operato della magistratura”.“Naturalmente – conclude la nota – Enav assicura altresì la piena operatività dell’azienda e dei suoi servizi”.
Il premier Silvio Berlusconi si dice “preoccupato” perché “Finmeccanica è un asset strategico”: “Mi auguro che queste indagini portino al nulla – ha concluso -, come sono convinto che sia. E’ suicida che il paese proceda contro chi costituisce la forza produttiva”.
Fonte: Il FQ
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