Berlusconi ha avuto rapporti con una minorenne di origine marocchina che faceva parte del giro di modelle, starlette e attrici che ruotava attorno a Lele Mora? Sulla vicenda - che è arrivata come una bomba sul mondo politico - la procura della Repubblica di Milano ha aperto un'inchiesta. Il fascicolo è nelle mani del sostituto procuratore Antonio Sangermano, specializzato in indagini sul mondo della prostituzione e dello sfruttamento sessuale dei minori. E' stato Sangermano a ordinare, mesi fa, l'arresto del noto gallerista Francesco Tadini, accusato di aver avuto rapporti con prostitute minorenni.
La notizia è apparsa ieri sul Fatto quotidiano e poco dopo è stata smentita dal procuratore capo Edmondo Bruti Liberati: «In questa procura non ci occupiamo di pettegolezzi. Non c'è nessuna denuncia contro Silvio Berlusconi». A quanto pare, infatti, l'indagine non è stata aperta in seguito a una denuncia. La vicenda è emersa durante un'altra inchiesta.
Gli investigatori sono estremamente prudenti. Il sospetto che possa trattarsi di una calunnia è preso in seria considerazione. Di certo la notizia ha provocato un enorme turbamento negli ambienti politici. E delle immediate conseguenze (sul giornale di domani riveleremo i particolari) sull'andamento del dibattito attorno al Lodo Alfano e alle norme a tutela del premier.
Secondo notizie di agenzia, la ragazza - oggi maggiorenne, ma minorenne al tempo dei fatti - avrebbe parlato del premier in una deposizione che riguarda un'inchiesta sui locali notturni milanesi. E avrebbe detto di aver incontrato Berlusconi insieme ad altre ragazze nella residenza ad Arcore. Un racconto, a quanto pare, non del tutto lineare e segnato da contraddizioni. La Procura avrebbe aperto un fascicolo preliminare, «modello 45», ossia «atti relativi a...», non contenente notizie di reato. In definitiva, Berlusconi non è indagato.
L'ipotesi di reato sarebbe pesantissima. In un rapporto tra un adulto e una minore di sedici anni la violenza sessuale è presunta. Sono previste poi delle aggravanti nel caso in cui il minore abbia ricevuto del denaro o abbia avuto qualche altra contropartita.
Come è ovvio, le voci attorno a questa vicenda hanno riportato alla memoria i tempi del Noemigate e, in particolare, quanto l'ormai ex moglie del premier disse nei giorni in cui si consumò clamorosamente la rottura del matrimonio. La Lario parlò di "figure di vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo, la notorietà e la crescita economica".
Lele Mora, l'agente dei vip e amico di Fabrizio Corona, contattato dalle agenzie, ha risposto secco: «Non ne so nulla. Non ho altro da aggiungere».
Fonte: Unita.it
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