«I partiti sono morti, sono una concezione vecchia della politica. E noi non vogliamo commistioni con i morti». Si risveglia sulla linea del precedente il secondo giorno di Woodstock 5 stelle a Cesena. Con Beppe Grillo che, a margine, ritorna sui temi, con un'unica concessione al turpiloquio, di cui per altro chiede venia. «Noi non abbiamo soldi pubblici. Se metti i soldi dentro la politica, la politica diventa merda. Scusate il termine. Noi non siamo di destra né di sinistra, siamo sopra, siamo andati oltre».
E, di conseguenza, nessuna alleanza in vista per il movimento, se non quelle fatte «tutti i giorni, ma con i comitati dei cittadini». Ventimila le persone che tra tende, camper e alberghi hanno dormito nella zona e dalle prime ore della mattinata popolano l'erba del parco. «Al campeggio ieri sera alle 11 dormivano tutti, con un silenzio, un cinguettio di uccellini... Il massimo della depravazione erano chinotti e succhi di frutta», ha detto il comico.
«Questa non è - ha proseguito Grillo - gente tranquilla, è gente che ha capito, gente informata. Che non vuole essere rappresentata da quei quattro morti che sono sottoterra. Noi siamo vivi, la nostra è un'espressione di vita. Questa è la vera politica, parliamo di come fare una casa, una città, di come muoversi. La nostra costituzione la stiamo mettendo in pratica e vogliamo aggiungere il diritto alla felicità. Due giorni di felicità così sono un miracolo oggi in Italia», ha concluso in attesa di un discorso previsto per il primo pomeriggio.
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LA MATTINATA NELLA WOODSTOCK GRILLINA
Lentamente il popolo del Woodstock Movimento 5 Stelle si è risvegliato dopo la prima giornata di musica e arte all'Ippodromo di Cesena. In ventimila hanno dormito nel campeggio o nei camper parcheggiati nell'area della kermesse. A dar la sveglia è il leader Beppe Grillo: "Questa è gente tranquilla, il massimo della depravazione è che hanno bevuto un Chinotto. Noi siamo vivi, non vogliamo commistioni con i morti". Secondo gli organizzatori sono 70mila le persone che ieri hanno partecipato alla serata di festa con Flavio Oreglio, Cristiano De Andrè, Max Gazzè, Francesco Baccini, Dario Fo, Samuele Bersani. Oggi la musica ha ripreso a suonare intorno alle 10.30 in attesa dell'intervento di Grillo (alle 14.30), di Jeremy Rifkin (in video alle 16) e di Marco Travaglio (in collegamento telefonico alle 18.30).
"I veri politici siamo noi - dice il comico - Noi ci riappropriamo della politica. E questa è una politica organizzata col contributo del cittadino, senza soldi pubblici. Questo è un evento che non c'è mai stato, ce lo stiamo autofinanziando". Tanti i giovani e giovanissimi da tutte le parti d'Italia che hanno scelto dormire alla Woodstock. "Qui vai a vedere al campeggio - continua Grillo - alle 23 dormivano tutti. Un silenzio, un cinguettio di uccellini! Il massimo della depravazione era un Chinotto, succhi di frutta e ci sono milioni di persone così. Questa non è gente tranquilla, è gente che ha capito, informata, che sa le cose, non ha più bisogno di essere rappresentata da quattro morti che sono sotto terra".
"Noi siamo vivi - insiste il comico genovese -. Questa è un'espressione di vita oggi. Questa è la vera politica: parliamo di come fare una casa, una città, di come muoversi. Non vogliamo commistioni con i morti. I partiti sono una concezione vecchia della politica. Noi non siamo di destra né di sinistra: noi siamo sopra, siamo andati oltre. Facciamo alleanze tutti i giorni, con i comitati dei cittadini. La nostra costituzione la stiamo mettendo in pratica noi, noi vogliamo aggiungere il diritto alla felicità. Due giorni di felicità così è un miracolo oggi in Italia". "Noi - aggiunge - non abbiamo soldi pubblici, se metti i soldi dentro la politica la politica diventa merda, scusate il termine".
«Pensate che dolore e dispiacere che date al mondo politico. Mi fate impressione». Così dal palco del Woodstock 5 Stelle, l'ospite d'eccezione Dario Fo si è rivolto alla folla ieri sera, folla che gli ha gridato «Sei uno di noi». E lui: «Siete la nostra gioia, la nostra speranza e allegrezza. Mi dispiace solo di essere un pò anziano e di non poter stare tutto il tempo con voi», ha detto il Nobel, prima di duettare con Grillo in una canzone, intitolata, scherzosamente «ma che cazzo ci stiamo a fare qua». «Questa serata è impressionante, dovrebbe far tremare i polsi a qualcuno», ha detto dopo, intrattendosi con i cronisti. «È la dimostrazione di come si può muovere la gente quando gli si propone qualcosa di chiaro, senza imbrogli sottobanco. Succedeva quando c'era il Pci. Lo stesso clima di partecipazione, di entusiasmo».
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LE DICHIARAZIONI DELLA PRIMA GIORNATA
«C'è questo sogno che parte da qui, credo che sia una cosa bellissima». Woodstock 5 Stelle comincia con Beppe Grillo che già prima delle 17 è nell'arena del parco dell'Ippodromo di Cesena dove alcune migliaia di persone si riversano sull'erba davanti al palco. «Voleremo alti. Saranno due giorni di volo pindarico e faremo rivivere dei bei sentimenti. Parleremo di politica, quella vera. Siamo i pazzi della democrazia», promette il comico genovese, leader del movimento che ha organizzato il ritrovo. Etichetta in cui però non si ritrova, e lo dice chiaramente ai cronisti che lo circondano sul prato.
«Siamo tutti leader di noi stessi, io ci ho messo la faccia, per sponsorizzarlo un po'. Se no, non veniva fuori. Ma il lavoro si fa su alti principi, non sul leader». Grillo guarda poi le nubi nere che si addensano e che lo caricano. «Anche questo tempo plumbeo, che minaccia e non minaccia, è carico di adrenalina. Direi che è fantastico. Noi siamo veramente un'altra cosa, siamo altro e stiamo volando. Sto ancora cercando di capire, ma mi sembra che ci sia un'atmosfera straordinaria, di letizia, di affetto, bellissima». Woodstock è stato organizzato in Romagna, spiega, «perché qua mi sento un pò più protetto. Il movimento ha avuto un grande successo in Emilia-Romagna». Il rimando è al concerto-evento a Bethel, a fine anni Sessanta. «Non siamo più a 40 anni fa, con la gente che si buttava nel fango. Io però ho fatto mettere là una bella pozza, se qualcuno vuole provare...».
L'ha chiamata la “Woodstock 5 stelle” e il movimento di Beppe Grillo si raduna all'ippodromo di Cesena. Il comico genovese passato ormai alla politica lascia trapelare che lancerà strali come accadde nel Vaffa day di Bologna 4 anni fa mentre il consigliere regionale dell'Emilia-Romagna Giovanni Favia garantisce: «Saremo in centomila», la manifestazione sarà a «impatto zero», senza plastica né multinazionali e con raccolta differenziata intorno a ogni tenda. E a dispetto dal lamento di qualche giorno fa di Grillo – sul defilarsi di massa degli artisti a cui aveva chiesto di partecipare – la musica si farà sentire.
Il parterre musicale. Hanno suonato e suoneranno, gratis, artisti come Da Max Gazzè, Samuele Bersani, i Linea 77, Daniele Silvestri, Paolo Benvegnù, Stefano Bollani, Dente, Marracasch, Fabri Fibra, Bud Spencer Blues Explosion, Fabri Fibra, Marracash, Sud Sound System, Tre allegri ragazzi morti, Marta sui tubi, Teatro degli orrori e altri. Oltre a collegamenti e interventi di «ospiti ed esperti internazionali» come l'ex sindaco di Londra Ken Livingston o premi Nobel come Joseph Stiglitz e Jeremy Rifkin. Il comico ex comico sarà a entrambe le giornate.
«Quando la politica si trasforma in arte dell'inganno, non è più politica. È un'altra cosa. Per cui ben venga la politica fatta con coscienza, creatività e spirito artistico». Questo il pensiero di Max Gazzè, uno degli artisti che si è esibito sul palco di Woodstock 5 stelle, all'ippodromo di Cesena. «In questo momento molta gente è disillusa», ha detto il cantautore, a margine della manifestazione. «Sono qui perché condivido quasi tutte le motivazioni politiche che hanno portato Grillo a fare questa manifestazione», ha proseguito Gazzè. «Fa piacere che si lancino messaggi attraverso forme d'arte. E mi sembra che dal V-Day la situazione si sia un pò ammorbidita».
Con impatto zero gli organizzatori guardano alla raccolta dei rifiuti. «Lasceremo il parco meglio di come l'abbiamo trovato», assicura il capogruppo in Regione Andrea De Franceschi. I partecipanti devono usare posate riciclabili e ricorrere ai prodotti del territorio. «La coerenza e l'etica sono la nostra stella polare», esclama Favia. Il movimento poi ha chiesto e ottenuto, «per evitare ingorghi», l'apertura di due ingressi in più in autostrada. «Trenitalia, invece, non ci ha voluto aiutare con dei convogli speciali. È scandaloso – attacca Favia - che questo non avvenga per un evento che porta a Cesena così tanta gente». «È la prima volta nella sua breve vita che il Movimento 5 Stelle organizza un evento di tale portata – aggiunge Defranceschi -. Già questo credo possa considerarsi un successo. Perché sognare in grande è il primo passo per fare le cose grandi. Ritengo sia un salto di qualità del Movimento, un passaggio dalla scala locale delle liste a 5 stelle al grande progetto nazionale che ci povertà fino alle politiche».
Tra gli artisti, Francesco Baccini suona entusiasta: «Cambio direzione, cambio di opinione. Cambio di lenzuola e cambierà la scuola. Cambieranno un giorno tutte le persone; ma resterà di noi soltanto una canzone». Per la due giorni il cantautore ha composto l'inno ufficiale.
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