MILANO - Confermato il reintegro di Paolo Ruffini alla direzione di Raitre. Il Tribunale del lavoro di Roma ha infatti rigettato il ricorso presentato dalla Rai contro la decisione dello stesso tribunale di reintegrare l'ex direttore. Ruffini era stato sostituito con Antonio Di Bella nello scorso aprile, e subito ha presentato ricorso lamentando «di essere stato discriminato per motivi politici». Dopo la «destituzione» è stato destinato ad altri, non precisati, incarichi.

LA PRIMA ORDINANZA - Il tribunale del Lavoro ha quindi reintegrato Ruffini il 28 maggio scorso, riposizionandolo alla direzione di Raitre. L'ordinanza ha quindi recepito la tesi difensiva, definendo «illegittima» la sostituzione del direttore al vertice della rete, frutto di «discriminazione», causa di «demansionamento» e «danno irreparabile». La Rai aveva subito annunciato ricorso contro la decisione: in particolare, il direttore generale Mauro Masi, davanti alla commissione di Vigilanza, aveva definito l'ordinanza del reintegro «totalmente infondata in fatto e in diritto», sottolineando che nel caso di Ruffini non c'era stata «alcuna rimozione», bensì un «normale avvicendamento aziendale». L'8 giugno il consiglio di amministrazione della Rai aveva poi deciso all'unanimità, dopo aver considerato il parere dei legali dell'azienda (gli stessi che avevano inoltrato ricorso) il reintegro di Ruffini alla guida di Raitre, ma con «ogni più ampia riserva all'esito della decisione del reclamo».

Fonte: Corriere.it

---Se hai trovato interessante l'articolo iscriviti ai feed via mail per rimanere sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog