E' il livello più alto raggiunto dal dicembre del 2008 con gli aumenti maggiori nel settore dei biglietti aerei e delle assicurazioni. Benzina e gasolio, costi boom rispetto a un anno fa. A giugno sono cresciuti (+0,2%) anche i prezzi alla produzione nell'industria
ROMA - A luglio l'inflazione in Italia è cresciuta dell'1,7% su base annua, accelerando rispetto al +1,3% registrato a giugno. Si tratta del tasso più alto da dicembre 2008, un rialzo spinto dai prezzi dei beni energetici. Lo comunica l'Istat nella stima preliminare, precisando che su base mensile, rispetto a giugno, i prezzi sono aumentati dello 0,4%. Secondo queste stime, se si manterranno i livelli di luglio, il tasso di inflazione per il 2010 si attesta al +1,4%.Sulla base delle stime provvisorie, gli aumenti congiunturali più significativi dell'indice per l'intera collettività (Nic) si sono verificati nei capitoli Trasporti (più 1,2%), casa, acqua, energia elettrica e combustibili (più 0,8 per cento) e Servizi ricettivi e di ristorazione (più 0,5 per cento). Gli incrementi tendenziali più elevati invece si sono registrati nei capitoli Trasporti (più 4,6 per cento), beni e servizi (più 3,4 per cento) e Istruzione (più 2,5 per cento).
Per quanto riguarda i carburanti, i prezzi della 'verde' sono saliti dello 0,8% su mese e dell'8,9% su anno. I prezzi del gasolio sono invece diminuiti dello 0,3% su mese mentre sono saliti del 13,2% rispetto a un anno fa. In generale, i prezzi sono aumentati dello 0,2% su mese e del 10,6% su anno. Nei servizi, invece, si segnalano aumenti significativi per il trasporto aereo, con un +15,2% rispetto a giugno e un +8,2% nel confronto annuo, e per le assicurazioni, con un +1% congiunturale e un +8% tendenziale.
Anche i prezzi alla produzione dei prodotti industriali sono aumentati a giugno, dello 0,2% rispetto a maggio e del 3,4% su base tendenziale. L'Istat precisa che a maggio il rialzo annuo era stato pari al 3,7% (dato rivisto al rialzo). Nel confronto tra la media degli ultimi 6 mesi e quella dello stesso periodo dell'anno precedente l'aumento è stato del 2%. L'indice relativo ai prezzi di prodotti venduti sul mercato interno ha registrato - fa sapere sempre l'Isituto di statistica - un incremento congiunturale dello 0,2% e un aumento tendenziale del 3,5%. Per i beni venduti sul mercato estero l'indice ha segnato un aumento dello 0,3% su base mensile e del 3,1% su base annua.
A crescere di più, guardando al totale, sono soprattutto i prezzi relativi al comparto dell'energia, che a confronto con giugno 2009 hanno fatto segnare un rialzo del 10,5% (+8,4% sul mercato interno e +33% su quello estero). In particolare, aumentano i prezzi relativi alla fabbricazione di Coke e prodotti petroliferi raffinati, più 19,5% su base annua a livello complessivo (+16,9% sul mercato interno, +33% su quello estero).
Quanto agli altri raggruppamenti industriali, in generale l'indice ha segnato una riduzione dello 0,1% per i beni strumentali, un rialzo dello 0,6% per i beni di consumo e del 4,7% per i beni intermedi. Focalizzando lo sguardo sul mercato interno, a giugno, sempre su base annua, i prezzi sono cresciuti dello 0,6% per i beni di consumo, del 4,9% per i beni intermedi, mentre per i beni strumentali si è registrata una variazione nulla.
Fonte: Repubblica.it
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