
LE ACCUSE - Per tutta la notte gli uomini della squadra mobile reggina hanno notificato a Giovanni Tegano oltre alla condanna definitiva all’ergastolo, anche numerosi provvedimenti restrittivi con una sequela di pesanti accuse tra cui omicidio, associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, usura, danneggiamenti. In mattinata gli inquirenti e i magistrati terranno una conferenza stampa per illustrare l'operazione.
NAPOLITANO - Per l'arresto del latitante, di cui è stato informato dal ministro Roberto Maroni, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è complimentato con il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, e con tutti i suoi colleghi. Molto soddisfatto anche il Guardasigilli Angelino Alfano: «Non passa giorno che non sia costellato da successi per gli straordinari colpi messi a segno da magistratura e forze dell'ordine contro la criminalità organizzata. È una battaglia che non ha precedenti quella che la squadra Stato porta avanti, giorno dopo giorno, contro tutte le mafie» ha detto il ministro della Giustizia.
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