Televisione, è scattato oggi il passaggio definitivo al Digitale Terrestre di Roma, la prima grande capitale europea a diventare interamente digitale. Fra il 16 e il 30 novembre si spegneranno infatti definitivamente i segnali televisivi analogici per 4.500.000 cittadini del Lazio (2.700.000 nella sola provincia di Roma). Peccato che per molte ore, e moltissime famiglie è incubo. Ovvero, tv al buoio, senza segnale.
La digitalizzazione del Lazio, secondo il programma, sarà graduale e verrà effettuata secondo un calendario che divide idealmente la Regione in quattro aree: si parte oggi con Roma, e si conclude lunedì 30 con le isole Pontine. Restano esclusi 18 comuni della provincia di Viterbo, per i quali il passaggio è previsto nel 2012.
Come detto non mancano i problemi nel passaggio: fra 300mila e 500mila, secondo le stime del Corecom Lazio, le famiglie che avranno problemi di ricezione. Antennisti diventati più rari di un unicorno, vecchi televisori che si vanno accatastando nei parchi e nei cassonetti, mentre la maggior parte delle famiglie dovrà rinunciare al televisorino in cucina, che funzionava con l'antennino autonomo. In molte zone di Roma, inoltre, il segnale va e viene ed occorre resettarlo.
Per conoscere la data esatta di transizione del proprio comune di residenza, è possibile chiamare il numero verde messo a disposizione dal ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per le Comunicazioni 800.022.000, oppure consultare il motore di ricerca presente sul sito Internet www.decoder.comunicazioni.it. A passaggio avvenuto, potrebbe essere necessario risintonizzare il proprio ricevitore digitale per tornare a vedere tutti i canali ricevibili.
Dato che entro le ore 10.00 venivano spenti tutti i segnali analogici e la riaccensione del segnale televisivo in digitale è effettuata gradualmente, è opportuno attendere che tali operazioni siano concluse prima di avviare le operazioni di risintonizzazione del proprio ricevitore. Sono ancora disponibili i contributi all'acquisto del decoder di tipo interattivo, istituiti dal Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Comunicazioni per agevolare la fascia di popolazione economicamente più debole, per età e reddito. Per usufruire di tale contributo, consistente in uno sconto di 50 euro per l'acquisto di un decoder di tipo interattivo (quello con il bollino blu DGTVi), sarà sufficiente recarsi presso i rivenditori autorizzati che lo applicheranno direttamente ai soggetti che soddisfano tutti i requisiti.
Commenti sarcastici anche dal mondo politico. «Il passaggio al digitale terrestre è un evento importantissimo che avrà ricadute positive sul sistema delle emittenza e sui servizi di cui potranno beneficiare gli spettatori. Peccato, però, che per moltissime famiglie la questione si stia trasformando in un incubo». Lo dichiara Giorgio Merlo, Pd, vice presidente della Vigilanza.
«In alcune regioni come il Piemonte dove dopo due mesi ci sono situazioni che vanno dal tragico e del grottesco. Nel Lazio, a
Roma in particolare, il giorno dello switch-off invece è stato in moltissimi casi quello del turn-off, quello dello spegnimento totale con grandissimi disagi. Migliaia e migliaia di famiglie - prosegue - si sono ritrovate con lo schermo nero, senza segnale, costrette a resettare i decoder con tutti i problemi del caso. Immaginiamo le difficoltà per tutte le persone, magari di una certa età, non abituate alla gestione di decoder e marchingegni tecnologici. Sinceramente ci saremmo aspettati maggiore attenzione e in fin dei conti maggior professionalità nei confronti dei cittadini».
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La digitalizzazione del Lazio, secondo il programma, sarà graduale e verrà effettuata secondo un calendario che divide idealmente la Regione in quattro aree: si parte oggi con Roma, e si conclude lunedì 30 con le isole Pontine. Restano esclusi 18 comuni della provincia di Viterbo, per i quali il passaggio è previsto nel 2012.
Come detto non mancano i problemi nel passaggio: fra 300mila e 500mila, secondo le stime del Corecom Lazio, le famiglie che avranno problemi di ricezione. Antennisti diventati più rari di un unicorno, vecchi televisori che si vanno accatastando nei parchi e nei cassonetti, mentre la maggior parte delle famiglie dovrà rinunciare al televisorino in cucina, che funzionava con l'antennino autonomo. In molte zone di Roma, inoltre, il segnale va e viene ed occorre resettarlo.
Per conoscere la data esatta di transizione del proprio comune di residenza, è possibile chiamare il numero verde messo a disposizione dal ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per le Comunicazioni 800.022.000, oppure consultare il motore di ricerca presente sul sito Internet www.decoder.comunicazioni.it. A passaggio avvenuto, potrebbe essere necessario risintonizzare il proprio ricevitore digitale per tornare a vedere tutti i canali ricevibili.
Dato che entro le ore 10.00 venivano spenti tutti i segnali analogici e la riaccensione del segnale televisivo in digitale è effettuata gradualmente, è opportuno attendere che tali operazioni siano concluse prima di avviare le operazioni di risintonizzazione del proprio ricevitore. Sono ancora disponibili i contributi all'acquisto del decoder di tipo interattivo, istituiti dal Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Comunicazioni per agevolare la fascia di popolazione economicamente più debole, per età e reddito. Per usufruire di tale contributo, consistente in uno sconto di 50 euro per l'acquisto di un decoder di tipo interattivo (quello con il bollino blu DGTVi), sarà sufficiente recarsi presso i rivenditori autorizzati che lo applicheranno direttamente ai soggetti che soddisfano tutti i requisiti.
Commenti sarcastici anche dal mondo politico. «Il passaggio al digitale terrestre è un evento importantissimo che avrà ricadute positive sul sistema delle emittenza e sui servizi di cui potranno beneficiare gli spettatori. Peccato, però, che per moltissime famiglie la questione si stia trasformando in un incubo». Lo dichiara Giorgio Merlo, Pd, vice presidente della Vigilanza.
«In alcune regioni come il Piemonte dove dopo due mesi ci sono situazioni che vanno dal tragico e del grottesco. Nel Lazio, a
Roma in particolare, il giorno dello switch-off invece è stato in moltissimi casi quello del turn-off, quello dello spegnimento totale con grandissimi disagi. Migliaia e migliaia di famiglie - prosegue - si sono ritrovate con lo schermo nero, senza segnale, costrette a resettare i decoder con tutti i problemi del caso. Immaginiamo le difficoltà per tutte le persone, magari di una certa età, non abituate alla gestione di decoder e marchingegni tecnologici. Sinceramente ci saremmo aspettati maggiore attenzione e in fin dei conti maggior professionalità nei confronti dei cittadini».
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0 commenti to " Oggi Roma passa al digitale terrestre. Ma per i più vuol dire tv al buoio "