LONDRA - Sono molto numerosi gli articoli sulla stampa internazionale che annunciano l'uscita, domani, della nuova edizione di "Tendenza Veronica" il libro di Maria Latella che racconta anche l'ultimo capitolo del matrimonio tra Veronica Lario e Silvio Berlusconi.
E tutti sottolineano in particolare il suggerimento al Cavaliere di farsi curare in una clinica per dipendenze sessuali.
L'articolo che però riprende l'argomento in modo più approfondito e polemico è quello di Celia Walden, una commentatrice del Daily Telegraph che prende spunto dalle vicende del presidente del consiglio per fare un'accusa pesante a tutti gli uomini italiani. "Povere infermiere che dovranno assistere Berlusconi nella clinica per dipendenze sessuali - scrive Walden - Me lo immagino già, il vecchio debosciato, invitare la più giovane a sedersi sulle ginocchia di Papi, o mentre dice alla sua terapista che sarebbe bellissima se sciogliesse i capelli, si togliesse gli occhiali e indossasse un bikini fatto di liquirizia. Sì, se i dottori proveranno a evitare una diagnosi di "caso senza speranza", potranno trovarsi in gravi difficoltà".
"Questo, naturalmente, se Berlusconi deciderà di farsi curare - dice la giornalista inglese - ma basteranno due settimane per guarire 60 anni da donnaiolo?". Walden passa poi dal caso particolare a quello generale, spinta dal fatto che, racconta, quando era studentessa a Siena si è beccata un pizzicotto nel sedere da un uomo, mentre questi era in auto con la moglie. "Togliere la 'dipendenza sessuale' a un italiano - sostiene - è come chiedergli di evitare la cadenza musicale quando parlano. I sintomi - lei ha controllato la descrizione in dizionari medici, sostiene - Si adattano allo stereotipo nazionale a buon titolo affibbiato agli italiani". In pratica, per Celia Walden e la sua descrizione clinica, tutti gli italiani "hanno una ossessione profonda e non comune per il sesso che rende loro difficile impegnarsi o mantenere relazioni personali sane".
È invece più tenero il francese Le Figaro, che parla dell'"inossidabile" Berlusconi in una intera pagina. Il giornale conservatore nota comunque che con gli ultimi scandali "il suo mito si è incrinato" e che alla vigilia dei suoi 73 anni ha dovuto "rinunciare alle feste", alle "battute fuoriluogo" per "cercare di rifarsi una reputazione". Sui rapporti con la Chiesa Le Figaro osserva: " È la sua preoccupazione più grande in questo momento".
Un lungo articolo apparso sul sito arabo Al Arabyia sottolinea la preoccupazione per l'attitudine degli italiani "abituati agli scandali". Il media arabo ricorda, come fatto nei giorni scorsi da altri giornali, che Berlusconi fungeva da prosseneta già per Bettino Craxi e che sono state le sue televisioni a introdurre in Italia le trasmissioni in cui il ruolo della donna è mercificato. Dopo aver fatto un elenco dei processi a carico di Berlusconi e degli attacchi della stampa internazionale, Al Arabiya paragona il Cavaliere a un novello Nerone e spiega la sua ascesa con la debolezza dell'opposizione.
Grande pubblicità all'uscita di "Tendenza Veronica" sulla stampa tedesca, sulla Frankfurter Rundschau, secondo il quale il clamore per le vicende di Berlusconi era un po' scemato, ma adesso il libro aprirà un nuovo capitolo interessante anche per la stampa internazionale, e sul Tagespiegel, che sottolinea che Veronica Lario non ne poteva più di bugie.
Anche l'irlandese Irish Independent nel parlare del libro sottolinea la "rete di bugie" che ha portato Veronica Lario a chiedere il divorzio. Il quotidiano si stupisce che "nonostante l'esplosivo contenuto dei nastri registrati da Patrizia D'Addario" "gli Italiani restino così fedeli al loro discusso premier".
In Spagna El periódico Mediterraneo titola "Berlusconi drogato di sesso secondo la sua ex" e El periodico de Catalunya riferisce che Veronica Lario ha svelato "la sporcizia" di cui si circonda suo marito, in particolare le giovani che gli girano intorno "disposte a lanciarsi nella bocca del drago". Anche il quotidiano australiano di Adelaide The Advertiser parla di un "Berlusconi sex addict".
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E tutti sottolineano in particolare il suggerimento al Cavaliere di farsi curare in una clinica per dipendenze sessuali.
L'articolo che però riprende l'argomento in modo più approfondito e polemico è quello di Celia Walden, una commentatrice del Daily Telegraph che prende spunto dalle vicende del presidente del consiglio per fare un'accusa pesante a tutti gli uomini italiani. "Povere infermiere che dovranno assistere Berlusconi nella clinica per dipendenze sessuali - scrive Walden - Me lo immagino già, il vecchio debosciato, invitare la più giovane a sedersi sulle ginocchia di Papi, o mentre dice alla sua terapista che sarebbe bellissima se sciogliesse i capelli, si togliesse gli occhiali e indossasse un bikini fatto di liquirizia. Sì, se i dottori proveranno a evitare una diagnosi di "caso senza speranza", potranno trovarsi in gravi difficoltà".
"Questo, naturalmente, se Berlusconi deciderà di farsi curare - dice la giornalista inglese - ma basteranno due settimane per guarire 60 anni da donnaiolo?". Walden passa poi dal caso particolare a quello generale, spinta dal fatto che, racconta, quando era studentessa a Siena si è beccata un pizzicotto nel sedere da un uomo, mentre questi era in auto con la moglie. "Togliere la 'dipendenza sessuale' a un italiano - sostiene - è come chiedergli di evitare la cadenza musicale quando parlano. I sintomi - lei ha controllato la descrizione in dizionari medici, sostiene - Si adattano allo stereotipo nazionale a buon titolo affibbiato agli italiani". In pratica, per Celia Walden e la sua descrizione clinica, tutti gli italiani "hanno una ossessione profonda e non comune per il sesso che rende loro difficile impegnarsi o mantenere relazioni personali sane".
È invece più tenero il francese Le Figaro, che parla dell'"inossidabile" Berlusconi in una intera pagina. Il giornale conservatore nota comunque che con gli ultimi scandali "il suo mito si è incrinato" e che alla vigilia dei suoi 73 anni ha dovuto "rinunciare alle feste", alle "battute fuoriluogo" per "cercare di rifarsi una reputazione". Sui rapporti con la Chiesa Le Figaro osserva: " È la sua preoccupazione più grande in questo momento".
Un lungo articolo apparso sul sito arabo Al Arabyia sottolinea la preoccupazione per l'attitudine degli italiani "abituati agli scandali". Il media arabo ricorda, come fatto nei giorni scorsi da altri giornali, che Berlusconi fungeva da prosseneta già per Bettino Craxi e che sono state le sue televisioni a introdurre in Italia le trasmissioni in cui il ruolo della donna è mercificato. Dopo aver fatto un elenco dei processi a carico di Berlusconi e degli attacchi della stampa internazionale, Al Arabiya paragona il Cavaliere a un novello Nerone e spiega la sua ascesa con la debolezza dell'opposizione.
Grande pubblicità all'uscita di "Tendenza Veronica" sulla stampa tedesca, sulla Frankfurter Rundschau, secondo il quale il clamore per le vicende di Berlusconi era un po' scemato, ma adesso il libro aprirà un nuovo capitolo interessante anche per la stampa internazionale, e sul Tagespiegel, che sottolinea che Veronica Lario non ne poteva più di bugie.
Anche l'irlandese Irish Independent nel parlare del libro sottolinea la "rete di bugie" che ha portato Veronica Lario a chiedere il divorzio. Il quotidiano si stupisce che "nonostante l'esplosivo contenuto dei nastri registrati da Patrizia D'Addario" "gli Italiani restino così fedeli al loro discusso premier".
In Spagna El periódico Mediterraneo titola "Berlusconi drogato di sesso secondo la sua ex" e El periodico de Catalunya riferisce che Veronica Lario ha svelato "la sporcizia" di cui si circonda suo marito, in particolare le giovani che gli girano intorno "disposte a lanciarsi nella bocca del drago". Anche il quotidiano australiano di Adelaide The Advertiser parla di un "Berlusconi sex addict".
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