Questo blog, per scelta, non si occupa di cronaca nera e sfumature simili, poiché ci pensano fin troppi a speculare sul dolore della gente, trasformando molto spesso un lutto in uno spettacolo. Tuttavia pubblichiamo questo articolo, solo per far riflettere sul fatto, che forse certi crimini non si possono risolvere con la sola propaganda. Tutti ricorderanno come alle scorse elezioni il centro destra sfruttò la paura e l'angoscia della gente per immolarsi paladino della sicurezza. Poiché non ci pare che certi crimini siano cessati (scomparsi dalla cronaca quello è vero) allora pubblichiamo questo articolo, come esempio per ricordare che ora come prima le donne e i più deboli sono ancora preda di squilibrati e maniaci.
Comincia a prendere piede l'ipotesi di un violentatore seriale dopo lo stupro dell'altra notte, quando una giovane, di circa 21 anni, è stata violentata notte nel garage della sua abitazione in via Sommer, in zona Tor Carbone, alla periferia sud di Roma. La ragazza stava parcheggiando l'auto nel garage condominiale quando è stata aggredita da un uomo col volto coperto da un passamontagna che le ha puntato un coltello alla gola. L'uomo parlava italiano.
L'età della vittima, il luogo, il garage, l'aggressore con il volto coperto da un passamontagna, il coltello. Sono tutti elementi che ricordano molto da vicino l'altro stupro avvenuto circa un mese fa alla Bufalotta, alla periferia nord di Roma. Anche in quel caso si trattava di una giovane donna, una giornalista, fu violenta nel garage della propria abitazione. Ed è la stessa polizia a sottolineare le anologie con quell'episodio di violenza.
La ragazza violentata ha 21 anni ed è una studentessa universitaria. La giovane rientrava a casa, attorno alle 3, dopo una serata con gli amici. Dopo avere parcheggiato l'auto è stata aggredita alle spalle da un uomo che le ha puntato un coltello alla gola. L'uomo, appunto, aveva il volto coperto da un passamontagna e secondo una prima ricostruzione parlava con accento romano. Anche lo stupratore della giornalista aggredita alla Bufalotta il 6 giugno scorso durante l'aggressione aveva il volto coperto da un passamontagna, era armato di coltello e parlava italiano.
Subito si riapre la questione sicurezza. «Come spiegare a questa ragazza che la questione sicurezza a Roma è stato uno dei pilastri su cui il sindaco Alemanno ha giocato e vinto la sua corsa al Campidoglio, facendo leva sulla paura dei cittadini? Come dirgli che ciò che ha subito non doveva accadere e che le risorse destinate a implementare le forze dell'ordine non ci sono perché proprio ieri si è votata una legge che prevede l'istituzione delle ronde?», attacca Enzo Foschi, consigliere del Pd alla Regione Lazio.
Fonte. Unita.it
L'età della vittima, il luogo, il garage, l'aggressore con il volto coperto da un passamontagna, il coltello. Sono tutti elementi che ricordano molto da vicino l'altro stupro avvenuto circa un mese fa alla Bufalotta, alla periferia nord di Roma. Anche in quel caso si trattava di una giovane donna, una giornalista, fu violenta nel garage della propria abitazione. Ed è la stessa polizia a sottolineare le anologie con quell'episodio di violenza.
La ragazza violentata ha 21 anni ed è una studentessa universitaria. La giovane rientrava a casa, attorno alle 3, dopo una serata con gli amici. Dopo avere parcheggiato l'auto è stata aggredita alle spalle da un uomo che le ha puntato un coltello alla gola. L'uomo, appunto, aveva il volto coperto da un passamontagna e secondo una prima ricostruzione parlava con accento romano. Anche lo stupratore della giornalista aggredita alla Bufalotta il 6 giugno scorso durante l'aggressione aveva il volto coperto da un passamontagna, era armato di coltello e parlava italiano.
Subito si riapre la questione sicurezza. «Come spiegare a questa ragazza che la questione sicurezza a Roma è stato uno dei pilastri su cui il sindaco Alemanno ha giocato e vinto la sua corsa al Campidoglio, facendo leva sulla paura dei cittadini? Come dirgli che ciò che ha subito non doveva accadere e che le risorse destinate a implementare le forze dell'ordine non ci sono perché proprio ieri si è votata una legge che prevede l'istituzione delle ronde?», attacca Enzo Foschi, consigliere del Pd alla Regione Lazio.
Fonte. Unita.it
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