Home , � VOCE AL MIO SILENZIO (sciopero della voce per protesta)

VOCE AL MIO SILENZIO (sciopero della voce per protesta)

 Buongiorno, mi rivolgo a lei per chiedere di dare “VOCE AL MIO SILENZIO”.
Dal giorno 8 marzo ho intrapreso una particolare protesta: quella dello “Sciopero della Voce” ed è più di una settimana che la porto avanti, con grosse difficoltà e sacrifici.
Non mi consideri un pazzo, non lo sono: ho intrapreso questo modo di protestare in quanto non sono una persona violenta, ma neanche una persona che subisce passivamente i tanti soprusi di questa “malsana” società ed ecco il perché di questo mio totale mutismo che continua ininterrottamente (salvo i casi indicati nella lettera di protesta sottostante).
Inoltre questo vivere un simul-Handicap mi permette di essere più vicino a coloro che presentano realmente disabilità e devo dire che, dopo un primo periodo in cui tutto sembrava strano e ridicolo, ora, dopo giorni da quanto ho iniziato, mi sento più consapevole di cosa sia l’essere umano e ho notato che la mia empatia ha avuto un miglioramento.
Sono un Biopsicologo è questa mia “strana” esperienza può risultare per me anche una forma di studio sui meccanismi celebrali che sono alla base dell’ Afasia di Broca.
Per poter comunicare uso una tavoletta di formica con un pennarello facilmente cancellabile.
Molte volte mi sento uno stupido e inizialmente con mia moglie è stato difficile, lei però sa bene il motivo della mia protesta, vivendolo direttamente, ed è per questo che mi appoggia totalmente.
La mia protesta deve arrivare però alle orecchie di chi governa, altrimenti non avrà effetto e per me sarà solo una brutta esperienza, ecco perché le chiedevo di dare: “VOCE AL MIO SILENZIO”.
il mio lavoro è di quelli in cui per poterlo svolgere sei costretto ad aprire partita IVA.
Faccio l'Insegnante d'informatica, ma ho fatto anche quello di Genetica, Matematica, Scienze e Chimica per scuole private (qualche supplenza anche nelle scuole medie statali).
A maggio 2011 una scuola privata a livello internazionale mi ha chiuso dopo 11 anni di costante lavoro, senza nessun preavviso, il contratto Co Co Co di responsabile didattico per il Lazio e Campania anche se non potevano tenermi con tale tipo di assunzione (almeno fino al 2004) ed a oggi devono ancora pagarmi 2 fatture (circa 800 euro).
Nel 2010 ho fatto i corsi di formazione nel carcere di Cassino per conto della Regione Lazio e ancora oggi devo essere pagato.
Da settembre ho trovato un’altra scuola privata che in parte mi ha affidato lo stesso compito, ma solo per la zona del Lazio sud dove la stessa opera da alcuni anni, ma purtroppo con questa, nonostante ho estremo bisogno di lavorare, peggio di essere licenziato, dovrò essere io a dover chiudere, per fine mese, il rapporto di lavoro “Auto licenziarmi” in quanto, dopo 7 mesi, anticipando costi di carburante, materiale didattico e altro, ho avuto solo alcuni piccoli acconti che non mi ripagano neanche delle spese sostenute e adesso sono creditore di una rilevante somma di denaro per cui mi trovo costretto a interrompere il lavoro per non aumentare ancora di più il credito (tra l’altro sono arrivato a una situazione economica in cui non ho più la possibilità di anticipare nulla) e ritrovarmi senza essere pagato e quindi aver lavorato gratuitamente a mie spese.
La mia protesta è semplice non parlo più a parte le eccezioni scritte nella lettera sottostante, forse è una stupidaggine, ma non sono violento e penso che questo modo di protestare possa servire a cambiare qualcosa e non solo per la mia situazione, ma per quella di tutti coloro che si trovano come me a lavorare in condizioni di forte precarietà e poi a non essere neanche retribuiti. Chiedo a voi del giornale (ho inviato questa E. mail a tutti voi) di darne risalto a livello nazionale come è stato fatto già a livello locale (vedi allegato).
In attesa di ricevere una vostra risposta cordialmente saluto
Dr. Bruno Di Bari
VOGLIO UN MONDO CHE RISPETTA IL LAVORO DELLE PERSONE
*** INIZIA LO SCIOPERO ***
Fare lavorare una persona senza pagarla è come trattarlo da schiavo, gli si toglie l’onore e la dignità.
Il giorno 8/marzo/2012 ore 10,00. per la mia situazione e per le tante persone che si trovano nella mia stessa posizione, visto l’inefficienza delle istituzioni, ho deciso di mettermi in sciopero e andrò avanti ad oltranza, anche per chi come me sta soffrendo per questa INUMANA situazione di precariato.
La mia forma di protesta sarà educata e non prevede violenza o disagi ad altri; per scioperare mi TOGLIERÒ LA VOCE fino a quando non ci sarà una legge seria che tutela chi lavora nei tempi di pagamenti.
Parlerò solo durante i corsi di lezione, durante i colloqui con le persone che assisto volontariamente e (se vorrà ascoltarmi) davanti al presidente della Repubblica l'unico che potrà interrompere la mia protesta.
Mi auguro che, come più volte detto da vari esponenti pubblici, si dia ascolto a chi non alza la voce ma fa l’esatto contrario per far valere i propri diritti.
Diffondere la notizia per poterla rendere pubblica è essenziale per sperare di ottenere qualcosa, la vostra partecipazione è quindi molto importante e chiedo pertanto a tutti voi di girare ad altri questa lettera e mi scuso se per strada non risponderò al vostro saluto.
BRUNO DI BARI

Se trovi i nostri articoli interessanti, Clicca su "MI PIACE""


--- Se hai trovato interessante l'articolo iscriviti ai feed via mail per rimanere sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog
vota su OKNotizie

0 commenti to " VOCE AL MIO SILENZIO (sciopero della voce per protesta) "

Leave a comment