In gravi condizioni, ma non in pericolo di vita. Alberto Musy, 45 anni, consigliere comunale di Torino dell’Udc e candidato sindaco per il Terzo Polo nell’ultima tornata elettorale, ferito questa mattina a colpi di pistola sotto casa, è stato ricoverato alle 9 in Rianimazione all’ospedale Le Molinette di Torino e dalle 10.30 è in corso un intervento chirurgico per ridurre l’ematoma cerebrale. La dinamica non è ancora chiara. Musy ha ricevuto sei colpi, uno l’ha colpito al braccio, un altro alla scapola, dove si è fermato il proiettile.
A diffondere la notizia era stato un tweet del deputato Gianni Vernetti di Alleanza per l’Italia: “La notizia è terribile – ha scritto Vernetti – poco fa qualcuno ha sparato cinque colpi di arma da fuoco contro Alberto Musy consigliere comunale a Torino. E’ vivo”. Il sindaco di Torino, Piero Fassino (Pd), non appena appresa la notizia del ferimento di Musy si è recato alle Molinette. “Nonostante siano stati esplosi diversi colpi d’arma da fuoco – ha dichiarato il sindaco – non sembra che siano stati colpiti organi vitali. Le condizioni sono gravi ma Musy non è in pericolo di vita”.
Con la scusa di consegnare un pacco, un uomo, che secondo le testimonianze di alcuni vicini di casa indossava un casco integrale, è entrato nell’androne dell’abitazione di Musy e ha sparato. Poi è fuggito a piedi in via Barbaroux, una stretta via del centro storico torinese. Musy stava tornando a casa dopo aver accompagnato le bambine a scuola. La moglie, Angelica Dauvere, è accorsa sul posto dopo aver sentito i colpi. “Mi stava inseguendo”, le avrebbe detto il marito prima di perdere i sensi. Per gli inquirenti al momento non è esclusa nessuna pista e il caso è stato affidato al sostituto procuratore Roberto Furlan. Nella zona, nel centro di Torino, nel Quadrilatero romano, ci sono alcune telecamere che potrebbero aver ripreso la scena.
Musy è stato colpito da due proiettili nel torace, uno alla spalla destra e uno dietro, alla spalla sinistra. “Difficile capire ora l’ingresso del proiettile”, ha detto il responsabile della rianimazione del pronto soccorso Paolo Del Gaudio. Un medico chirurgo toracico esclude interventi per il momento perché i proiettili sono al di fuori delle pareti polmonari e non hanno leso nessun organo. “La ferita è di striscio. Potrebbe essere provocata anche dalla caduta. L’emorragia è sotto la teca cranica”, ha affermato Del Gaudio. Il radiologo non riesce a capire per il momento che tipo di scheggia sia entrata nel cranio. Ora la prognosi di Musy è riservata e il prossimo bollettino medico sarà diramato alle 17.30.
Intanto sulla pagina Facebook di Musy vengono pubblicati i commenti di amici, conoscenti o semplici utenti della rete. C’è chi scrive: “Siamo attoniti di fronte a tanta feroce violenza” oppure “Forza Alberto”. Anche dall’Udc arrivano attestazioni di incoraggiamento e solidarietà. “Sgomento per la notizia del ferimento di Alberto Musy. Io e Pier Ferdinando stiamo per andare a Torino. Non mollare Alberto”, così il segretario dell’Udc Alberto Cesa sul suo profilo di Facebook.
Alle scorse amministrative Musy ha raccolto 21.896 voti, il 4,9% delle preferenze. Avvocato, docente di diritto privato comparato, ha 45 anni, è sposato e ha quattro figlie. Nella sua attività professionale si occupa, tra l’altro, di cause di lavoro ed è azioni sta del quotidiano online L’Inkiesta. Insegna all’Università del Piemonte Orientale, ma è stato docente anche a Montreal, New York e Tel Aviv. Era stato scelto dal Terzo Polo “nella società civile, anche per dare un segnale – aveva spiegato lanciando la candidatura il segretario regionale dell’Udc Alberto Goffi – ai torinesi delusi dalla rinuncia del rettore del Politecnico Francesco Profumo”.
LE REAZIONI – Il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri a margine della Giornata della Memoria per le vittime innocenti della criminalità ha dichiarato che si tratta di un fatto ”molto grave” e ”sicuramente un episodio da condannare”.
E’ intervenuto anche l’ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino che a SkyTg24 ha detto: “Quando mi è giunta la notizia lo choc è stato grande”. E ha aggiunto: “La città come tutto il paese vivono delle difficoltà, ma non vedo un clima in cui possa scaturire un gesto così efferato. La cosa più importante è che Alberto ce la faccia”.
Il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha inviato un messaggio al consigliere comunale dove si legge: “Ho appreso con profondo rammarico la notizia del vile attentato di oggi contro la tua persona. Nell’esprimere la mia più ferma condanna per un gesto tanto esecrabile, auspico che venga fatta su di esso e al più presto piena luce”. E ha proseguito: “Aggressioni come quella di cui sei rimasto vittima avvelenano il clima politico e la convivenza civile. Ti esprimo la mia affettuosa vicinanza con gli auguri più sinceri di piena e rapida guarigione”.
Il vicesegretario del Pd Enrico Letta su Twitter ha espresso “incredulità e sgomento”: ”Senza parole per l’attentato di Torino – ha scritto in un tweet -. Speriamo con tutto il cuore che Albert Musy ce la faccia”.
Solidarietà anche dal vice coordinatore di Futuro e Libertà, Fabio Granata che definisce Musy “un uomo attento alla legalità e alla trasparenza. Episodi di questo tipo sono molto gravi e vanno seriamente condannati. A lui e alla famiglia va tutta la mia solidarietà e vicinanza”.
”Ci sono elementi che portano a dire che questo episodio ha germi pericolosi di odio e di intolleranza”, secondo il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che ha sottolineato: “Il clima può diventare arroventato” e ha lanciato un appello “a moderare i toni, a rispettare le opinioni. “E’ dovere delle grandi organizzazioni indicare la strada del confronto. In qualche fabbrica già c’è un clima di violenza. Ma nessuno avrebbe alcuna attenuante”, ha aggiunto. Rispondendo infine ad una domanda se sia in atto una strategia della tensione, Bonanni ha risposto che “talvolta è in atto la strategia della scemenza”.
Alberto Goffi, cordinatore regionale dell’Udc che abita poco distante dalla casa di Musy, ha dichiarato: “Da avvocato mi pare difficile pensare che sia un fatto casuale”.
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A diffondere la notizia era stato un tweet del deputato Gianni Vernetti di Alleanza per l’Italia: “La notizia è terribile – ha scritto Vernetti – poco fa qualcuno ha sparato cinque colpi di arma da fuoco contro Alberto Musy consigliere comunale a Torino. E’ vivo”. Il sindaco di Torino, Piero Fassino (Pd), non appena appresa la notizia del ferimento di Musy si è recato alle Molinette. “Nonostante siano stati esplosi diversi colpi d’arma da fuoco – ha dichiarato il sindaco – non sembra che siano stati colpiti organi vitali. Le condizioni sono gravi ma Musy non è in pericolo di vita”.
Con la scusa di consegnare un pacco, un uomo, che secondo le testimonianze di alcuni vicini di casa indossava un casco integrale, è entrato nell’androne dell’abitazione di Musy e ha sparato. Poi è fuggito a piedi in via Barbaroux, una stretta via del centro storico torinese. Musy stava tornando a casa dopo aver accompagnato le bambine a scuola. La moglie, Angelica Dauvere, è accorsa sul posto dopo aver sentito i colpi. “Mi stava inseguendo”, le avrebbe detto il marito prima di perdere i sensi. Per gli inquirenti al momento non è esclusa nessuna pista e il caso è stato affidato al sostituto procuratore Roberto Furlan. Nella zona, nel centro di Torino, nel Quadrilatero romano, ci sono alcune telecamere che potrebbero aver ripreso la scena.
Musy è stato colpito da due proiettili nel torace, uno alla spalla destra e uno dietro, alla spalla sinistra. “Difficile capire ora l’ingresso del proiettile”, ha detto il responsabile della rianimazione del pronto soccorso Paolo Del Gaudio. Un medico chirurgo toracico esclude interventi per il momento perché i proiettili sono al di fuori delle pareti polmonari e non hanno leso nessun organo. “La ferita è di striscio. Potrebbe essere provocata anche dalla caduta. L’emorragia è sotto la teca cranica”, ha affermato Del Gaudio. Il radiologo non riesce a capire per il momento che tipo di scheggia sia entrata nel cranio. Ora la prognosi di Musy è riservata e il prossimo bollettino medico sarà diramato alle 17.30.
Intanto sulla pagina Facebook di Musy vengono pubblicati i commenti di amici, conoscenti o semplici utenti della rete. C’è chi scrive: “Siamo attoniti di fronte a tanta feroce violenza” oppure “Forza Alberto”. Anche dall’Udc arrivano attestazioni di incoraggiamento e solidarietà. “Sgomento per la notizia del ferimento di Alberto Musy. Io e Pier Ferdinando stiamo per andare a Torino. Non mollare Alberto”, così il segretario dell’Udc Alberto Cesa sul suo profilo di Facebook.
Alle scorse amministrative Musy ha raccolto 21.896 voti, il 4,9% delle preferenze. Avvocato, docente di diritto privato comparato, ha 45 anni, è sposato e ha quattro figlie. Nella sua attività professionale si occupa, tra l’altro, di cause di lavoro ed è azioni sta del quotidiano online L’Inkiesta. Insegna all’Università del Piemonte Orientale, ma è stato docente anche a Montreal, New York e Tel Aviv. Era stato scelto dal Terzo Polo “nella società civile, anche per dare un segnale – aveva spiegato lanciando la candidatura il segretario regionale dell’Udc Alberto Goffi – ai torinesi delusi dalla rinuncia del rettore del Politecnico Francesco Profumo”.
LE REAZIONI – Il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri a margine della Giornata della Memoria per le vittime innocenti della criminalità ha dichiarato che si tratta di un fatto ”molto grave” e ”sicuramente un episodio da condannare”.
E’ intervenuto anche l’ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino che a SkyTg24 ha detto: “Quando mi è giunta la notizia lo choc è stato grande”. E ha aggiunto: “La città come tutto il paese vivono delle difficoltà, ma non vedo un clima in cui possa scaturire un gesto così efferato. La cosa più importante è che Alberto ce la faccia”.
Il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha inviato un messaggio al consigliere comunale dove si legge: “Ho appreso con profondo rammarico la notizia del vile attentato di oggi contro la tua persona. Nell’esprimere la mia più ferma condanna per un gesto tanto esecrabile, auspico che venga fatta su di esso e al più presto piena luce”. E ha proseguito: “Aggressioni come quella di cui sei rimasto vittima avvelenano il clima politico e la convivenza civile. Ti esprimo la mia affettuosa vicinanza con gli auguri più sinceri di piena e rapida guarigione”.
Il vicesegretario del Pd Enrico Letta su Twitter ha espresso “incredulità e sgomento”: ”Senza parole per l’attentato di Torino – ha scritto in un tweet -. Speriamo con tutto il cuore che Albert Musy ce la faccia”.
Solidarietà anche dal vice coordinatore di Futuro e Libertà, Fabio Granata che definisce Musy “un uomo attento alla legalità e alla trasparenza. Episodi di questo tipo sono molto gravi e vanno seriamente condannati. A lui e alla famiglia va tutta la mia solidarietà e vicinanza”.
”Ci sono elementi che portano a dire che questo episodio ha germi pericolosi di odio e di intolleranza”, secondo il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che ha sottolineato: “Il clima può diventare arroventato” e ha lanciato un appello “a moderare i toni, a rispettare le opinioni. “E’ dovere delle grandi organizzazioni indicare la strada del confronto. In qualche fabbrica già c’è un clima di violenza. Ma nessuno avrebbe alcuna attenuante”, ha aggiunto. Rispondendo infine ad una domanda se sia in atto una strategia della tensione, Bonanni ha risposto che “talvolta è in atto la strategia della scemenza”.
Alberto Goffi, cordinatore regionale dell’Udc che abita poco distante dalla casa di Musy, ha dichiarato: “Da avvocato mi pare difficile pensare che sia un fatto casuale”.
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