Centrodestra e centrosinistra si sono scontrati, durante il Consiglio regionale della Lombardia, sulla commemorazione dell'ex presidente Oscar Luigi Scalfaro. L'Idv ha chiesto un minuto di silenzio, ma il presidente leghista Davide Boni lo ha dapprima negato. Quindi tutta la Lega (Boni compreso) è uscita dall'aula seguita da gran parte del Pdl, lasciando che il vicepresidente Carlo Saffioti concedesse il minuto di silenzio.
All'inizio della seduta il consigliere idv Gabriele Sola ha preso la parola per chiedere alla presidenza di commemorare (come di solito accade con le personalità scomparse dopo l'ultima riunione) "il presidente emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, protagonista centrale di un momento drammatico della storia del nostro Paese". A quel punto gli esponenti della Lega e parte di quelli del Pdl hanno iniziato a lasciare i propri banchi, ma sono stati fermati dal presidente Boni.
"Noi non siamo obbligati a farlo - ha infatti risposto Boni a Sola, cercando di procedere con i lavori - quindi i consiglieri possono rimanere seduti". Le opposizioni hanno dunque chiesto la sospensione della seduta, ripresa la quale il vicepresidente pdl Carlo Saffioti (che ha sostituito Boni, uscito durante la pausa) ha concesso il minuto di silenzio. In aula non c'era alcun esponente della Lega, mentre per il Pdl sono rimasti una decina di consiglieri. Scalfaro era "un nemico del federalismo rimane un nemico del Nord e ci è sembrato doveroso non partecipare", ha commentato il capogruppo Stefano Galli.
E a chi gli faceva notare che si trattava di un gesto di rispetto nei confronti di una persona defunta, il capogruppo è limitato a osservare che "ne muoiono tanti anche negli ospedali".
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Fonte: Repubblica.it
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"Noi non siamo obbligati a farlo - ha infatti risposto Boni a Sola, cercando di procedere con i lavori - quindi i consiglieri possono rimanere seduti". Le opposizioni hanno dunque chiesto la sospensione della seduta, ripresa la quale il vicepresidente pdl Carlo Saffioti (che ha sostituito Boni, uscito durante la pausa) ha concesso il minuto di silenzio. In aula non c'era alcun esponente della Lega, mentre per il Pdl sono rimasti una decina di consiglieri. Scalfaro era "un nemico del federalismo rimane un nemico del Nord e ci è sembrato doveroso non partecipare", ha commentato il capogruppo Stefano Galli.
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