ROMA - Il capo gruppo del Pdl in Commissione Giustizia della Camera, Enrico Costa, ha chiesto con una lettera in Commissione di rimettere all'ordine del giorno dei lavori di questa settimana l'esame del ddl sul processo breve. Il provvedimento è all'esame della Commissione presieduta dalla finiana Giulia Bongiorno già dal gennaio scorso. Ma, dopo numerose audizioni, di questo provvedimento non si è più parlato.
Nei giorni scorsi era stato il Guardasigilli Angelino Alfano ad annunciare la nuova mossa dell'esecutivo. "Il tema non è mai stato cancellato dall'agenda politica della nostra coalizione ed anche pronunciamenti recenti della Corte di Strasburgo richiamano l'Italia ad una accelerazione dei processi" aveva detto il ministro. Sullo sviluppo complessivo del disegno di legge, Alfano aveva affermato che "non ci sono enormi contrasti, tant'è che numerosi ddl della sinistra italiana andavano in quella direzione, magari con dettagli diversi ma con la stessa sostanza".
L'accelerazione del Pdl sul processo breve innesca l'immediata reazione delle forze d'opposizione. Il Pd, attraverso il capogruppo in commissione Giustizia, Donatella Ferranti, e il responsabile Giustizia del partito, Andrea Orlando, giudica "irresponsabile" la richiesta del Pdl di rimettere all'ordine del giorno il ddl, a cui "ci opporremo duramente". "Quel provvedimento non serve ai cittadini e metterà in ginocchio il sistema
giustizia, cancellerà centinaia di migliaia di processi vanificando così il fruttuoso lavoro dello Stato nella lotta alla criminalità" a cui si aggiunge lo "spreco inaudito di risorse economiche visto che in un colpo solo si getteranno al macero tutte quelle indagini che hanno avuto necessità di complessi accertamenti, a partire da quelle economiche". Per il Pd, il provvedimento "serve esclusivamente ad accontentare le smanie vendicative del presidente del Consiglio nei confronti della magistratura e a perseguire una strisciante impunità".
Luigi de Magistris, eurodeputato Idv e responsabile giustizia del partito: "Ora che si stringe il cerchio giudiziario intorno a Berlusconi, ecco che si riattiva la micidiale pletora dei suoi avvocati personali, quelli che siedono in Parlamento e che hanno il compito di garantirgli l'impunità per mezzo dell'abuso di legge. Il processo breve, che il Pdl vorrebbe riesumare in Commissione Giustizia della Camera, è un ddl inaccettabile. Distrugge il diritto ad aver giustizia, che spetta ad ogni cittadino, ed è un pessimo segnale inviato al paese da una politica castale, la quale dimostra di voler essere impermeabile alla legge a qualsiasi prezzo, anche forzando la Costituzione e gli equilibri fra poteri dello Stato che sono alla base di una democrazia".
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Fonte: Repubblica.it
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ho ottenuto la fiducia del parlamento.ora lasciatemi governare il paese con tutte le ugenze che conosciamo....b.disse...infatti...