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Sospensione Santoro. Il conduttore "sequestata la libertà, reagirò". Mobilitazione in rete. L'ALTRA NOTIZA.net PRESENTE


La notizia bomba di questa mattina circa la sospensione di Michele Santoro dalla Rai, come prevedibile ha scatenato un putiferio di polemiche. Non solo il conduttore televisiso è interventuo ma anche esponenti politici e dell'azienda hanno preso le distanze. La rete intanto si sta già mobilitanto per manifestare tutta la sua contrarietà a questo gesto di espropriazione della libertà di pensiero. e dire NO alla certificazione della morte della Democrazia. L'ALTRA NOTIZIA C'E'.

Ora i commenti e le reazione dell'interessato e degli esponenti politici e non.

Durissima la reazione del conduttore, che ha immediatamente risposto con un'altra lettera al presidente e al Consiglio d'amministrazione della Rai. "Il provvedimento disciplinare assunto nei miei confronti, con una procedura ad personam, è di una gravità inaudita e, contro di esso, reagirò con tutte le mie forze in ogni sede. Ritengo, tuttavia - aggiunge Santoro - che il Consiglio, anche senza entrare nel merito di questa 'punizione esemplare', debba pronunciarsi sulla decisione assunta dal direttore generale di metterla in atto cancellando due puntate di Annozero. Una punizione nei miei confronti si trasforma così in una punizione per il pubblico, per la redazione, per gli inserzionisti, per la Rai. E "spezza le gambe ad un programma di grandissimo successo", aggiunge, "già sottoposto ad una partenza ad ostacoli". Un vero e proprio "attentato alla televisione di fronte al quale ognuno deve assumersi le proprie responsabilità", conclude.

Da Masi prende le distanze Paolo Garimberti. Secondo il presidente della Rai si tratta di "un provvedimento di esclusiva responsabilità del direttore generale, che ho appreso come gli altri dalle agenzie. E' quasi superfluo dire che non lo condivido perché, al di là di altre considerazioni, lo trovo manifestamente sproporzionato".

La sospensione di Santoro è una decisione sbagliata ed abnorme, secondo i consiglieri di minoranza Rai Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten. Per loro lo stop di Masi al conduttore di Annozero "conferma, come era già emerso dalle intercettazioni di trani, la sua volontà di assecondare le pressioni politiche esterne per chiudere la trasmissione di Santoro".

La tensione fra Santoro e la direzione era nuovamente salita dopo l'affondo del conduttore durante la prima puntata della stagione contro il direttore generale (l'ormai famoso "vaffan'bicchiere"), in seguito al quale lo stesso dg aveva portato il caso in Consiglio 1 e si era riservato di avviare tempestive azioni disciplinari contro Santoro. La puntata di domani andrà comunque regolarmente in onda.

Non si sono fatte attendere le reazioni. L'Italia dei Valori chiede le immediate dimissioni di Masi: "La sospensione di Santoro e, conseguentemente, di Annozero per 10 giorni è la conferma che l'ordine impartito da Palazzo Chigi sulle epurazioni delle voci libere e sulla censura nei confronti delle opposizioni definite scomode è arrivato a destinazione", dice Antonio Di Pietro, annunciando anche la convocazione
urgente della Commissione di vigilanza Rai per affrontare il caso. Anche Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci-Federazione della Sinistra, chiede le dimissioni di Masi: "Chi pensa di dirigere la Rai come una dependance di Palazzo Chigi deve andarse a casa, per il bene della democrazia e del Paese", commenta.

Per Vincenzo Vita, senatore del Pd e componente della commissione parlamentare di Vigilanza Rai, Santoro è un capro espiatorio. "Alla luce delle conclamate faziosità e delle costanti violazioni del pluralismo Annozero diventa il capro espiatorio di comodo. L'alibi - dice - per far finta di dare autorevolezza a un gruppo dirigente che da tempo l'ha persa". Sempre nel Pd, Paolo Gentiloni parla di un'enorme problema Masi in Rai, mentre per Nichi Vendola, di Sinistra ecologia e libertà, la sanzione contro Santoro è "accanimento terapeutico" contro le voci scomode.

E se Giorgio Lainati (Pdl), vicepresidente della commissione di Vigilanza Rai, giustifica la sanzione disciplinare, chiedendosi "cosa c'entra la libertà di informazione con il pesante insulto rivolto da Santoro al direttore generale Masi in diretta tv?", i finiani difendono il conduttore. Per Italo Bocchino, se a Santoro sono stati dati 10 giorni di sospensione, Minzolini ne merita 30. "Il tg più seguito a livello nazionale mette Fli nei pastoni dell'opposizione e ignora il presidente della Camera Gianfranco Fini", dice il capogruppo alla Camera di Futuro e Libertà. E aggiunge: "Mediaset non prenderebbe mai una decisione del genere. Sospendere una trasmissione che fa il 20 per cento di share è segno che la governance della Rai non funziona".

Franco Siddi, segretario nazionale della Federazione stampa italiana, parla di un vero e proprio "sasso in bocca" alla trasmissione e di sequestro della libertà di informare senza essere omologati. A questo punto, "la Rai non è più un servizio pubblico", dice. L'associazione Articolo 21 e il Popolo viola chiamano alla mobilitazione e hanno indetto per oggi pomeriggio una conferenza stampa davanti alla sede della Rai, cui sono attesi anche Siddi ed il presidente della Federazione nazionale della stampa, Roberto Natale.


Fonte: Repubblica.it
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5 commenti to " Sospensione Santoro. Il conduttore "sequestata la libertà, reagirò". Mobilitazione in rete. L'ALTRA NOTIZA.net PRESENTE "

  1. Anonimo says:

    Posso proporre una petizione in rete da far avere al consiglio di amministrazione e da sbattere sotto il muso di quell'idiota, leccone (sarà forse gay)di papi? Sono sicura aderirebbero a centinaia di migliaia...e forse si metterà l'anima in pace (per non dire "pace all'anima sua")

  2. Bisognerebbe semplicemente occupare la Rai e fa andare in onda la trasmissione con un atto adi forza. E dico sul serio: non c'è nessun altra soluzione. Fino a quando questi loschi personaggi hanno la certezza dell'onnipotenza non ci sono speranze.

  3. Anonimo says:

    MASI = LECCHINO E SERVO . Punto , non aggiungo altro !!!!!

  4. Anonimo says:

    Qui il problema non è Santoro ,ben si gli ospiti che hanno detto e dicono o rivelano cose che non piace a qualcuno nei palazzi del potere. Santoro è un tramite e tenga l'equilibrio in studio,non vedo perchè devono chiudere il programma.

  5. Anonimo says:

    Se la rai è azienda di stato , visto che masi causa danni economici notevoli con la sua gestione ,non è previsto un intervento della ragioneria di stato o altro organismo che tuteli gli interessi di un'azienda di stato rimuovendo chi non cura gli interessi superiori ma interessi di parte?(le intercettazioni di trani ,p.esempio,non servono?)

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