MILANO - Un caso di malasanità ogni due giorni. E dunque 15 al mese. Sono i numeri finiti sotto la lente d'ingrandimento della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori in campo sanitario e i disavanzi sanitari regionali, diffusa dall'Adnkronos Salute. In poco più di un anno, dal primo ufficio di presidenza di fine aprile 2009 a metà settembre 2010, si contano 242 casi all'esame. Episodi di presunta malasanità, di cui 163 hanno fatto registrare la morte del paziente. O per errore diretto del personale medico e sanitario, o per disservizi o carenze strutturali. Episodi che dopo un esposto, una segnalazione, o magari un articolo di giornale, arrivano sul tavolo del presidente della Commissione Leoluca Orlando.
I NUMERI - Ben 163 vittime di cui 88 - praticamente la metà - concentrate in due sole regioni: Calabria (50) e Sicilia (38). L'analisi, se da una parte fa emergere il grande lavoro e la capillare attenzione da parte della Commissione, dall'altra mostra un lato sinistro della sanità nazionale: su 242 casi «attenzionati», ben 64 si sono verificati in Calabria, 52 in Sicilia, 24 nel Lazio, 15 in Campania, Puglia e Lombardia, 14 in Veneto, 12 in Toscana, 9 in Emilia Romagna, 8 in Liguria, 6 in Piemonte, 2 in Friuli Venezia Giulia e in Abruzzo, 1 in Trentino Alto Adige, Umbria, Marche e Basilicata. (fonte: Adnkronos)
Fonte: Corriere.it
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