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Fil, si al lodo con nuovi emendamenti. Berlusconi: "Con questi pm serve immunità"


ROMA - C'è tempo fino a giovedì per presentare nuovi emendamenti al Lodo Alfano. E Futuro e libertà promette di farlo. La trattativa sull'immunità per il premier dunque continua. Con esiti incerti. Almeno fino a dopo domani alle 16, quando si comincerà a capire se le diverse anime della maggioranza avranno trovato una intesa.

Il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Carlo Vizzini, ha disposto oggi la riapertura dei termini. "Di fatto - ha spiegato - ne discuteremo martedì prossimo e quindi ci prendiamo una settimana di tempo per ragionarci. La politica non si fa con l'aritmetica, c'é una necessità di riflessione seria, ci sono argomenti importanti posti da gruppi diversi, su cui vogliamo riflettere. Perciò nulla di strano se rispetto a un provvedimento così importante che riguarda una legge costituzionale ci prendiamo 48 ore di tempo per una riflessione politica per presentare gli emendamenti". Respinta, invece, la richiesta presentata dalle opposizioni di sospendere l'esame. La questione pregiudiziale, spiega Lucio Malan (Pdl) è stata presentata fuori dei termini regolamentari, pertanto "la commissione ha dovuto respingerla".

Già presentato emendamento Udc. "L'Udc ha già presentato il suo emendamento contro la reiterabilità", ha annunciato il leader centrista, Pier Ferdinando Casini, parlando con i giornalisti a Montecitorio. "Non importa chi presenta l'emendamento, Click here to find out more! l'importante è raggiungere l'obiettivo", aggiunge Casini riguardo a Futuro e libertà che sta lavorando a una sua proposta di modifica. E sulla decisione della commissione Affari costituzionali del Senato di riaprire il termini degli emendamenti, il leader dell'Udc afferma: "Mi sembra una scelta giusta". "Se il lodo Alfano deve svelenire non può avvelenare. Occorre -ribadisce Casini- eliminare la reiterabilità e accogliere le giuste osservazioni fatte dal Capo dello Stato".

Berlusconi: "Con questi magistrati serve immunità". Sulla questione giustizia, il giorno dopo l'affondo di Gianfranco Fini, che ieri aveva detto 1: "Mi auguro che sul tema giustizia non ci siano questioni insormontabili e che non ne scaturisca una crisi di governo", sono giunte le parole di Silvio Berlusconi che, in una conversazione con Bruno Vespa per il nuovo libro del conduttore di Porta a Porta, la settimana scorsa aveva detto: "Ritengo che una legge che sospenda i processi delle più alte cariche dello Stato mentre adempiono alle loro funzioni istituzionali sia opportuna ed anzi, vista la magistratura con cui abbiamo a che fare, assolutamente indispensabile".

Commissione d'inchiesta per tutelare giudici 'per bene'. Il Pdl chiederà a breve una Commissione
d'inchiesta sulla giustizia e la magistratura, ha annunciato Berlusconi nell'intervista rilasciata a Vespa. "A causa di comportamenti dei magistrati politicizzati i nostri parlamentari sono in procinto di chiedere una commissione parlamentare d'inchiesta. Penso che questa iniziativa sia largamente condivisa e debba far luce su una infinità di processi clamorosi, come quelli, tra i tanti, contro Calogero Mannino, contro il generale Ganzer e l'ex capo della Polizia De Gennaro. È un'iniziativa a difesa dei cittadini, ma anche delle migliaia di giudici per bene che lavorano seriamente e che per colpa di pochi vedono diminuire la fiducia degli italiani anche nei loro confronti". E, sulle vicende che lo hanno coinvolto, ha aggiunto: "Soltanto con la serenità e la forza d'animo che derivano o dalla consapevolezza di non aver commesso alcun reato sono riuscito a disinteressarmi dei tanti, troppi procedimenti che mi sono stati addossati e che ogni giorno vengono amplificati da giornali e televisioni".

Alfano: "Riforma garantirà autonomia dei magistrati". Nessun intento punitivo del governo nei confronti della magistratura con la riforma della giustizia. Lo garantisce il ministro Guardasigilli, Angelino Alfano, al termine di un incontro con una delegazione dell'Udc: ''Il governo non intende sottomettere il pm all'esecutivo'', Ma ''non consentiremo che il pm sottometta il cittadino''. Pm e cittadino, continua il ministro della Giustizia, ''devono essere assolutamente allo stesso livello. I poteri e i doveri del pm e dell'avvocato che rappresenta il cittadino devono essere gli stessi''. Il ministro però, nonostante lo spiraglio aperto 2 sulla reiterabilità - "Non mi pare una questione su cui vive o muore questo disegno di legge" -, non ha fatto il minimo accenno ai tre punti sui quali i finiani avevano espresso la loro contrarietà: composizione del Csm, poteri del ministro della Giustizia e "collocazione" della polizia giudiziaria.

Bongiorno: "Bene se verrà esclusa reiterabilità". La possibilità, ventilata dal Guardasigilli, che il lodo costituzionale per le alte cariche dello stato non sia reiterabile è "estremamente positiva perché accoglie un principio che abbiamo sostenuto". La presidente della Commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno, commenta così l'apertura ventilata dal ministro Alfano. Secondo la Bongiorno, in questo modo viene dimostrata "la volontà di venire incontro alle nostre istanze", aggiunge al termine di un incontro con i senatori di Futuro e Libertà Viespoli e Saia per discutere degli emendamenti allo scudo giudiziario.

Finocchiaro: "Maggioranza prepara corda per impiccarsi". ''Stanno intrecciando la corda con la quale si impiccheranno''. Il presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, commenta così quanto sta avvenendo all'interno della maggioranza sul Lodo Alfano. ''Sono in stato assolutamente confusionale - sottolinea la parlamentare - perché c'é Fini che dice di no alla reiterabilità. Poi, c'è Alfano, che dice va bene, parliamone. E infine, ci sono Quagliariello e Gasparri, che dicono: 'Non si tocca'. Per non parlare poi della nuova proposta lanciata, sempre dal centrodestra, della cosiddetta 'reiterabilità a tempo', cioè che varrà dalla prossima legislatura. Ma di cosa stiamo parlando?''.

Marcegaglia: "Non possiamo permetterci elezioni anticipate". Sulla possibilità di andare alle urne in primavera stamani è intervenuta Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, ha detto: "Non possiamo permetterci di andare a elezioni anticipate, non possiamo permetterci una campagna elettorale disastrosa in un momento come questo e richiamo ancora una volta tutti a un senso di attenzione e di bene per il Paese".

Fonte: Repubblica.it

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