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Fiat, Marchionne: "Accordo Pomigliano non azzera nessun diritto costituzionale"


FIRENZE - "L'accordo di Pomigliano non sta azzerando nessun diritto costituzionale, lo posso garantire". L'ha dichiarato l'a.d. della Fiat, Sergio Marchionne, commentando l'intervista a Pietro Ichino su Repubblica 1 (anche Ichino sostiene la legittimità dell'accordo). "La Fiat - ha proseguito Marchionne, a margine di un convegno della Federazione dei Cavalieri del Lavoro, a Firenze - non ha mai tirato in ballo la Costituzione". Marchionne ha sottolineato che si sta "cercando un punto di convergenza tra noi e alcune persone che non vogliono capire come sta andando il mondo".

Intervenendo successivamente al convegno, Marchionne ha poi condannato con fermezza ''gli episodi di violenza che si sono verificati in questi giorni". "Dobbiamo prendere le distanze, - ha detto - tutti quanti, da una cultura disastrosa che alza la tensione sociale e nega il dialogo''.

''Questa - ha insistito Marchionne - è una cultura che non ci appartiene e che serve solo a distruggere ciò che di buono stiamo tentando di costruire''. Al contrario, secondo l'a.d. della Fiat, ''oggi c'é bisogno di una convergenza forte, la più ampia possibile, che veda insieme tutte le forze positive di cui l'Italia dispone. C'é bisogno di condividere gli impegni, le responsabilità e i sacrifici, in vista di un obiettivo che vada al di là della piccola visione personale''. Dunque, ha concluso Marchionne, ''questo è il momento di accettare il cambiamento come la possibilità per creare una base di ripartenza sana, come un'occasione per iniziare a costruire insieme il Paese che vogliamo lasciare in eredità alle prossime generazioni''.

Marchionne ha anche commentato, rispondendo alle domande dei giornalisti, gli ultimi dati economici, molto negativi per l'auto, sostenendo che "il dato era totalmente atteso ed in linea con le previsioni". "Il mercato - ha proseguito Marchionne - sta cercando di trovare stabilità. Finchè non finisce questo processo di riallineamento tra domanda e offerta resteremo così. A soffrire naturalmente sono le parti basse della gamma, i segmenti A e B". Per Marchionne il dato "Era prevedibile, era aspettato, lo abbiamo incluso nelle nostre previsioni per l'anno. Per l'Ad di Fiat, "Per avere una ripresa bisogna aspettare probabilmente l'inizio del 2011".

Alla domanda dei giornalisti di un commento alla notizia secondo la quale lunedì il premier Berlusconi nominerebbe finalmente il nuovo ministro per lo Sviluppo Economico, Marchionne ha risposto: "Il ministro dello Sviluppo Economico? Lo aspettiamo come lo aspetta lei".

Fonte: Repubblica.it

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