Scusate se siamo pignoli ma l'ostinazione e la precisione sono caratteristiche di questo mestiere. Vi abbiamo raccontato per settimane in solitudine, l'inverno scorso, lo strano caso del nastro Fassino-Consorte di cui oggi finalmente parlano - costretti a farlo dagli esiti dell'indagine - tutti i giornali e i tg. Paolo Berlusconi passò a Belpietro un file coperto da segreto istruttorio e costui, allora direttore del «Giornale», ne pubblicò il contentuto sul foglio di casa. Lo chiamano giornalismo investigativo. Oggi torniamo sull'incredibile vicenda della cancellazione del debito di Antigua, paradiso fiscale dove il premier ha cospicui e non del tutto chiari interessi economici. Dopo il servizio di Report nessuno, nel panorama giornalistico italiano, ha ritenuto questo peculiare aspetto della vicenda di qualche interesse: nello stesso periodo in cui Silvio B. acquista (una baia? un intero villaggio? solo il suo "Castello"?) ad Antigua il governo da lui guidato abbona a quel paese 160 milioni di euro di debito. Gliene è assai grato il governo locale dell'epoca che non si oppone al business, anzi lo favorisce e se ne avvantaggia assicurandosi privilegi personali. Come mai l'Italia, che non osserva i protocolli internazionali nella lotta alla povertà, alla malaria, all'Aids è così generosa con Antigua? Lo ha spiegato giorni fa Giovanardi il ministro in risposta ad una interrogazione parlamentare: «Ho telefonato alla Farnesina, ho avuto la lista dei paesi a cui è stato cancellato il debito.

Oltre ad Antigua ce ne sono decine». Bugia. Nel testo stilato dal suo collega Tremonti sugli accordi bilaterali per la cancellazione del debito - come risulta dal documentato articolo di Umberto De Giovannangeli - Antigua, a cui la regalìa è stata fatta nel 2004-2005, non c'è. L'elenco di Tremonti è aggiornato al 2008. L'unica possibilità è che Giovanardi abbia un nuovo elenco, aggiornato ieri in fretta e furia per coprire il pasticcio. Dice ancora il ministro, in aula, che non è vero che Antigua sia nella Black list, cioè la lista di paesi a regime fiscale privilegiato che con tutta evidenza e a differenza per esempio dell'Angola non hanno alcun bisogno della nostra solidarietà. Seconda bugia. Come risulta dall'elenco in possesso dei Dottori commercialisti - il presidente della categoria, intervistato, conferma - Antigua è nella lista nera. Un paese che occulta la natura degli affari che si compiono nel suo territorio. Nessun ministro degli esteri ha mandato documenti via fax, in questo caso, come da Santa Lucia: lì gli interessi sono davvero coperti. Agli italiani interesserebbe, credo, sapere con quale criterio abbiamo regalato 160 milioni di euro e in favore di chi.

Prima però bisognerebbe tornare ad avere un minimo di informazione pubblica. Alla Rai siamo agli stracci. Mentre Minzolini partecipa ai simposi dei giornalisti di destra «vittime del sistema» (il sistema è di destra, vorrei ricordarlo. Va fortissimo fare la vittima ultimamente, fra i carnefici. Devono aver capito che fa guadagnare ascolti e consensi) chi governa la Rai cerca di riempire il sacco del bottino. Fidanzate e segretarie comprese, come sempre. Ieri Bersani ha chiesto le dimissioni di Masi per manifesta inadeguatezza a ricoprire quel ruolo. Giorni fa, quando abbiamo scritto in copertina che il direttore della Rai «non è idoneo», siamo stati da lui citati per danni. Lo ripetiamo: oggi è dovere di cronaca.

Fonte: Unita.it

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