MILANO - La legge

Per De Pasquale, la legge sul legittimo impedimento rappresenta un caso di "tanto rumore per nulla perché la novità normativa che introduce è veramente modesta". Il rappresentante della pubblica accusa ha spiegato che questa legge si limita ad ampliare i casi di legittimo impedimento già riconosciuti dall'ordinamento, "ma non dice nulla sul fatto che il legittimo impedimento produca o meno impossibilità assoluta a comparire in aula del presidente del Consiglio". Tuttavia, davanti alla certificazione delll'impossibilità di Berlusconi a partecipare al processo fino alla data del 21-28 luglio, saremmo di fronte a "un'interpretazione costituzionalmente illegittima". Che avrebbe come conseguenza il rivolgersi alla Consulta.
In ogni caso la richiesta principale della procura è quella di invitare la difesa di Berlusconi a fornire delle date per la celebrazione delle udienza: "Anche di sabato e di domenica", aggiunge De Pasquale. Immediata la replica di uno dei legali del Cavaliere: "L'impedimento è legittimo e spero che questa legge consenta di ottemperare le esigenze del tribunale con quelle del consiglio dei ministri" dice Nicolò Ghedini.
Fonte: Repubblica.it

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