BARI — Concorsi pilo

In realtà l’iscrizione è un atto segreto e viene comunicata all’interessato soltanto quando sia necessario, dunque le parole del magistrato non hanno fatto altro che confermare quanto era già noto. Poi Laudati sottolinea di aver «preso atto delle possibili strumentalizzazioni delle indagini per finalità diverse da quelle processuali» e spiega che «non può escludersi che esse siano riferibili a componenti del gruppo investigativo». Dichiarazione letta come una presa di distanza da carabinieri e guardia di finanza cui sono stati affidati gli accertamenti, anche perché l’iscrizione nel registro degli indagati è una procedura riconducibile esclusivamente ai pubblici ministeri. Vendola è stato intercettato mentre si lamenta con l’allora assessore alla Sanità Alberto Tedesco per la bocciatura di Logroscino come primario di epidemiologia del «Miulli». L’indagine mira a verificare se davvero dietro le rimostranze di Vendola ci fosse soltanto un problema di meriti. Ma anche in base a quali criteri siano stati scelti tutti gli altri medici che dovevano guidare i reparti ospedalieri. E dunque a stabilire l’eventuale coinvolgimento del governatore nel sistema visto che alcune persone — ad esempio l’ex direttore generale della Asl di Bari Lea Cosentino — erano state chiamate in quel posto proprio da lui. La manager è finita agli arresti domiciliari. Ieri è stata interrogata per oltre quattro ore e ha sostenuto di poter provare la propria innocenza.
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