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Tiene la fiducia in Berlusconi, per il Pd secco calo del 4% Sale l'IdV


ROMA -Dopo l'impennata seguita all'aggressione di piazza Duomo, la fiducia in Silvio Berlusconi resta invariata. Così come quella nel suo governo. Chi cala sensibilmente, invece, è il Pd di Pierluigi Bersani. Quattro punti in meno rispetto a dicembre che suonano con un campanello d'allarme in vista delle Regionali di fine marzo. E' questa la fotografia scattata dal sondaggio di Ipr Marketing per Repubblica.it. Cifre che testimoniano come il gradimento del premier resti saldo, anche se diversi ministri segnano, invece, il passo.

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Berlusconi dunque. Che era in difficoltà prima di piazza Duomo. Alle prese con le tensioni con Gianfranco Fini, il Cavaliere sembrava in calo inarrestabile. Quel 53% assegnato dal sondaggio Ipr dell'8 maggio 2008, aveva imboccato una china che l'aveva visto, a luglio, scendere sotto il 50%, per poi calare ancora, a settembre, al 47% e ad ottobre al 45%. Poi l'aggressione e l'inversione di tendenza. Tre punti percentuali guadagnati. Un 48% confernato anche questo mese.

Minima, invece, la soddisfazione degli oppositori del premier. E tutta concentrata su quell'uno per cento che fotografa la crescita di coloro che dicono di avere poca fiducia nel premier o di non averne nessuna (dal 49% al 50%). Invariata, invece, la fiducia nell'esecutivo. A gennaio il 40% viene confernato, così come il 56% di coloro che dicono di non averne.

Per quanto riguarda i ministri su 22, ben 11 registrano un calo, 8 restano stabili e 3 registrano un aumento (anche se minimo). In testa a tutti si conferma il titolare del Welfare, Maurizio Sacconi. Per lui un 62% di persone che esprimono molta o abbastanza fiducia (così come un mese fa) che lo porta a 9 punti percentuali in più rispetto al momento della nomina. Seconda piazza per Renato Brunetta, ministro della Funzione pubblica che guadagna un punto e sale al 61%. Cala di tre punti il titolare dell'Economia, Giulio Tremonti (57%), peggio di lui il ministro dei Trasporti Altero Matteoli (che scende al 48% e perde 4 punti). Male anche il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo (che dal momento della nomina è calata di 21 punti percentuali) e quello delle Riforme Umberto Bossi (48%).


Ma il dato, più significativo, è quello che riguarda la fiducia nell'azione dei partiti. E non tanto per quanto riguarda la maggioranza che, sostanzialmente, vede confermato il gradimento del mese precedente anche se il Pdl perde 2 punti (dal 48 al 46%). Quanto per il Partito Democratico che registra un calo drastico di ben 4 punti (mentre l'Idv aumenta dell'1%). Il Pd , dopo il disastroso 29% di "fiduciosi" del dicembre 2008, era risalito fino al 41% del mese scorso. Il crollo a quota 37% lo fa scendere al terzo posto dopo l'Udc stabile al 40%. Dolenti note per Pierluigi Bersani alle prese con la battaglia sulla giustizia e soprattutto, sulla complicata definizione delle candidature in vista delle Regionali di marzo. Ed è probabile che siano proprio quelle continue polemiche interne ad aver determinato il calo. Ancor più significativo perché arriva dopo una ripresa di consensi registrata a novembre. Vanificata, però, da un inizio dell'anno in cui le vicende delle amministrative sembrano aver pesantemente deluso molti simpatizzanti democratici.

Fonte: Repubblica.it
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