
L'automobilista stava andando tranquillo per la sua strada, quando ha visto un posto di blocco dei carabinieri. A quel punto, conscio della propria ubriachezza, ha diminuito la velocità a tal punto da insospettire gli agenti, che lo hanno prontamente fermato. Sottoposto al controllo dell'etilometro, è emerso che l'uomo aveva superato di ben oltre quattro volte il livello di alcol consentito dalla legge: 2,13 g/l su un massimo di 0,5.
Il conducente ha subito capito di essere nei guai, rischiando il ritiro della patente e l'affido dell'auto a una persona di fiducia. Di qui la decisione di chiamare l'insospettabile legale sulla base di un presunto abuso da parte degli uomini dell'Arma. Poco dopo, l'amico/avvocato si è presentato sul posto, dichiarandosi pronto a prendere in custodia il mezzo del proprio assistito. I Carabinieri, però, una volta completata la procedura di affido, hanno voluto togliersi un ultimo scrupolo: controllare il tasso alcolemico dell'avvocato, prima di permettergli di rimettersi al volante.
Dopo qualche resistenza, il legale si è sottoposto al test, risultando anch'egli positivo. Per lui multa, ritiro della patente e - ironia della sorte - affidamento dell'auto. Alla fine, a riportare a casa la strana coppia sono state le rispettive mogli, risultate assolutamente sobrie.
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