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Minsk, il viaggio dei dossier tra i misteri di Berlusconi

Lo strano viaggio del Cavaliere col colbacco. Sconfessato dalla baronessa Ashton. «Silenziato» dal sito di Palazzo Chigi. Accompagnato dalla versione, non smentita, sparata a tutta pagina dai giornali di stretta osservanza berlusconiana: «Berlusconi porta in Italia gli archivi del Kgb» (Il Giornale ): «Berlusconi fa lo 007. A caccia di nemici negli archivi del Kgb» (Libero ). Lo strano viaggio del Cavaliere assume così risvolti da giallo. Il giallo del «Viaggio dei dossier». Destinazione Minsk.

IL MINISTRO ORGOGLIOSO
«Siamo orgogliosi del rapporto speciale» che abbiamo con la Bielorussia. Ad affermarlo è il ministro degli Esteri Franco Frattini, all'indomani della visita a Minsk del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. «L'Italia è un Paese amato dalla Bielorussia - ha detto il titolare della Farnesina, in un incontro con la stampa estera a Roma - 35mila famiglie italiane si sono prese cura di centinaia di migliaia di bambini vittime del disastro di Cernobyl». Ma il titolare della Farnesina non frena il suo orgoglio. E rincara la dose: quella di Berlusconi a Minsk «è stata la visita di un capo di governo europeo che apre la strada ad altri», e che «segue ad una decisione dell'Unione Europea di includere la Bielorussia nel partenariato strategico orientale», afferma Frattini. Non passa neanche un’ora ed ecco che le agenzie stampa battono la clamorosa smentita.

LA BARONESSA PUNTUALIZZA
La posizione dell'Unione Europea riguardo alla Bielorussia non cambia e resta quella confermata, anche di recente, dai ministri degli Esteri della Ue. A puntualizzarlo è il portavoce della neo ministra degli Esteri dell’Ue, Catherine Ashton, interpellato sulla visita del premier italiano a Minsk e sugli elogi fatti al presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko. «Non c'è nessun commento da parte nostra, come al solito, alle attività di un premier», premette Ludz Gullner. «La nostra posizione in proposito è piuttosto chiara, così come è stata chiarissima la posizione assunta il 17 novembre scorso dai ministri degli Esteri della Ue. Niente da allora è cambiato», aggiunge il portavoce. La Ue sostiene un approccio con la Bielorussia flessibile e pragmatico - spiega il portavoce - i progressi tra la Ue e la Bielorussia avverranno in risposta a positivi passi che saranno presi da parte della Bielorussia». Il portavoce ha quindi ricordato le conclusioni dei ministri degli Esteri del 17 novembre scorso in cui la Ue «si rammarica della mancanza di progressi significativi nell'area della libertà e dei diritti umani». Una valutazione che ha portato i ministri a prolungare fino all'ottobre del 2010 la sospensione del congelamento delle sanzioni verso la Bielorussia. Una decisione con la quale la Ue mantiene la minaccia delle misure restrittive finché l'ex repubblica sovietica non colmerà le carenze nel processo di riforma democratica.

SITO SILENTE
Lo schiaffo diplomatico è di quelli che lasciano il segno. E che portano all’aspetto più inquietante del «Viaggio dei dossier». Un viaggio che per il sito ufficiale di Palazzo Chigi non è esistito. Non ne esiste traccia. Eppure si è trattato di una visita ufficiale. La prima di un leader occidentale in Bielorussia da una quindicina di anni. Cerchiamo e ricerchiamo. Niente da fare. Nessun annuncio, nessun comunicato ufficiale. Ma allora, che cosa è andato a fare il Cavaliere a Minsk? Fonti bene informate accreditano la versione «sparata» da Libero e dal Giornale . Il premier è andato a caccia di dossier. Sui nostri soldati scomparsi nella Seconda guerra mondiale, si aggiunge. Ma c’è chi dice che quei dossier conterrebbero anche informazioni più recenti e spendibili politicamente. «La politica estera di Berlusconi è un mistero di fronte al quale non possiamo arrenderci per il bene dell'Italia. La notizia di oggi (ieri, ndr ) riguarda il dossier del Kgb che Lukashenko avrebbe consegnato direttamente nelle mani del premier italiano. Il Parlamento ha diritto di sapere di che si tratta, Berlusconi chiarisca immediatamente», chiede la senatrice del Pd Roberta Pinotti. E con lei l’Idv. Il «viaggio dei dossier» è materia esplosiva.

Fonte: Unita.it
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