Quello dello stretto di Messina sarà il Ponte di Natale. La prima pietra sarà posta il 23 dicembre. È l’ultima trovata sulla maxi-infrastruttura che l’esecutivo Berlusconi ha lanciato al termine della riunione del Cipe.
Riunione ghiotta: il comitato ha sbloccato un miliardo e 300 milioni per avviare la progettazione. Soldi veri, soldi pubblici. «Il via libera Cipe - osserva Ermete Realacci - conferma che gli unici fondi disponibili sono quelli statali. Finora non si è visto nessun contributo privato, come va raccontando il governo». La somma sbloccata ieri (già stanziata da anni: fu «dirottata» dal governo Prodi su infrastrutture di Calabria e Sicilia) non è che una prima - minima - tranche del costo complessivo, che arriverà a 6,3 miliardi di euro in sette anni.
Un punto incassato dai «siciliani» del Pdl, con il transfuga Gianfranco Miccichè che canta vittoria insieme a Raffaele Lombardo. A «benedire» tutto è il titolare delle Infrastrutture Altero Matteoli. Il quale indica anche una tabella di marcia: entro fine anno il Cipe si riunirà di nuovo e definirà i dettagli tecnici della progettazione. Non la pensa così la Regione Calabria, che già annuncia un ricorso alla Corte Costituzionale per mancanza di intese sulle procedure. Ma il dato politico più importante dell’ultimo Cipe sta tutto nella distribuzione - soppesata al millimetro - di risorse tra Nord e Sud. Il Ponte per i «siciliani», l’Expo per i lombardi.
Il cipe ha approvato infatti i finanziamenti per 921,1 milioni di euro per le seconde tratte della linea 4 e della linea 5 della metropolitana milanese. Le due opere sono inserite nel piano Expo 2015 e per entrambe il termine dei lavori è stabilito entro il 2014. Subito il sindaco di Milano Letizia Moratti ha espresso la sua soddisfazione. Via libera anche alla pedemontana, e ai primi 500 milioni per il terzo valico dei Giovi, che consentirà entro la fine dell'anno l'apertura dei cantieri per l'avvio della realizzazione dell'Alta Velocità ferroviaria fra Milano e Genova. Una miriade di interventi «nordisti» che hanno fatto esultare anche la Lega nord.
Un vero «manuale Cencelli» degli stanziamenti, abilmente orchestrato da un Silvio Berlusconi solo al comando, con Giulio Tremonti in trasferta. Pioggia di interventi anche per la città de L’Aquila, che incassa 300 milioni per la ricostruzione e qualche spicciolo per il recupero delle scuole. Non è stato dimenticato un contributo all’Ambiente, che vede sbloccare un miliardo per diversi interventi. Complessivamente nella riunione di ieri sono stati liberati circa 8 miliardi di risorse: tutte già stanziate ma mai liberate.
Nella miriade di interventi, anche uno che mette le mani nelle tasche dei cittadini. La delibera Cipe autorizza infatti a partire dal 2010 un aumento delle tariffe aeroportuali fino ad un massimo di 3 euro per passeggero alle sole società di gestione che effettuano investimenti autofinanziati ed autorizzati dall'Enac. Una decisione che ha scatenato la reazione dei consumatori. Il Codacons ha già annunciato un ricorso al Tar.
---
Se hai trovato interessante l'articolo iscriviti ai feed via mail per rimanere sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog
Riunione ghiotta: il comitato ha sbloccato un miliardo e 300 milioni per avviare la progettazione. Soldi veri, soldi pubblici. «Il via libera Cipe - osserva Ermete Realacci - conferma che gli unici fondi disponibili sono quelli statali. Finora non si è visto nessun contributo privato, come va raccontando il governo». La somma sbloccata ieri (già stanziata da anni: fu «dirottata» dal governo Prodi su infrastrutture di Calabria e Sicilia) non è che una prima - minima - tranche del costo complessivo, che arriverà a 6,3 miliardi di euro in sette anni.
Un punto incassato dai «siciliani» del Pdl, con il transfuga Gianfranco Miccichè che canta vittoria insieme a Raffaele Lombardo. A «benedire» tutto è il titolare delle Infrastrutture Altero Matteoli. Il quale indica anche una tabella di marcia: entro fine anno il Cipe si riunirà di nuovo e definirà i dettagli tecnici della progettazione. Non la pensa così la Regione Calabria, che già annuncia un ricorso alla Corte Costituzionale per mancanza di intese sulle procedure. Ma il dato politico più importante dell’ultimo Cipe sta tutto nella distribuzione - soppesata al millimetro - di risorse tra Nord e Sud. Il Ponte per i «siciliani», l’Expo per i lombardi.
Il cipe ha approvato infatti i finanziamenti per 921,1 milioni di euro per le seconde tratte della linea 4 e della linea 5 della metropolitana milanese. Le due opere sono inserite nel piano Expo 2015 e per entrambe il termine dei lavori è stabilito entro il 2014. Subito il sindaco di Milano Letizia Moratti ha espresso la sua soddisfazione. Via libera anche alla pedemontana, e ai primi 500 milioni per il terzo valico dei Giovi, che consentirà entro la fine dell'anno l'apertura dei cantieri per l'avvio della realizzazione dell'Alta Velocità ferroviaria fra Milano e Genova. Una miriade di interventi «nordisti» che hanno fatto esultare anche la Lega nord.
Un vero «manuale Cencelli» degli stanziamenti, abilmente orchestrato da un Silvio Berlusconi solo al comando, con Giulio Tremonti in trasferta. Pioggia di interventi anche per la città de L’Aquila, che incassa 300 milioni per la ricostruzione e qualche spicciolo per il recupero delle scuole. Non è stato dimenticato un contributo all’Ambiente, che vede sbloccare un miliardo per diversi interventi. Complessivamente nella riunione di ieri sono stati liberati circa 8 miliardi di risorse: tutte già stanziate ma mai liberate.
Nella miriade di interventi, anche uno che mette le mani nelle tasche dei cittadini. La delibera Cipe autorizza infatti a partire dal 2010 un aumento delle tariffe aeroportuali fino ad un massimo di 3 euro per passeggero alle sole società di gestione che effettuano investimenti autofinanziati ed autorizzati dall'Enac. Una decisione che ha scatenato la reazione dei consumatori. Il Codacons ha già annunciato un ricorso al Tar.
---
Se hai trovato interessante l'articolo iscriviti ai feed via mail per rimanere sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog
0 commenti to " Il Cipe "sblocca" 1,3 miliardi di euro per il Ponte. Soldi già destinati altrove. Nulla dai privati "