MILANO - «Se contro di me c'è da parte dei magistrati un fumus persecuzionis? Veramente c'è un "fumone di persecuzione"». Il sottosegretario all'economia Nicola Cosentino risponde così alle domande dei cronisti al termine della sua audizione in giunta per le Autorizzazioni della Camera. «I magistrati non mi hanno mai voluto ascoltare», aggiunge e «sono certo questo provvedimento sarà certamente cassato nei vari gradi di giudizio».
TENSIONE NEL PDL - La mozione di sfiducia per il sottosegretario Nicola Cosentino, iniziativa del leader Idv Antonio Di Pietro, divide la maggioranza. Sostenerla è «inopportuno», sostiene in un'intervista a La Stampa il ministro Ignazio La Russa. «Non sono d’accordo con il mio amico Italo Bocchino. Io voterò contro. Non c’è neanche da discutere» fa sapere il ministro della Difesa Ignazio La Russa in un’intervista a La Stampa. «Valuteremo, se ci sarà una mozione di sfiducia da parte dell'opposizione. Noi riteniamo sarebbe opportuno un passo indietro da parte del sottosegretario» aveva detto Bocchino. «Io non so come la pensa Fini, ma so che Bocchino non è il suo portavoce.
Non basta l’avvio di una procedura giudiziaria per far cadere un membro del governo», replica da parte sua La Russa. «Sarebbe un’invasione di campo eccessiva da parte della magistratura. Altra cosa è invece l’opportunità di candidare Cosentino in Campania», aggiunge La Russa.
«IPOTESI CHE NON ESAMINO NEMMENO» - Quella della sfiducia al sottosegretario all’Economia, per il quale la Procura di Napoli chiede l’arresto, «è un'ipotesi che non esamino nemmeno» fa sapere Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera. «Noi - aggiunge - siamo garantisti nei confronti degli avversari politici, figurarsi se non dobbiamo esserlo nei confronti degli amici!».
«VOGLIAMO AVERE MANI LIBERE» - D'altra parte Fabio Granata, esponente finiano del Pdl, «non esclude» invece un voto a favore della mozione di sfiducia al sottosegretario e, in un'intervista al Mattino lo invita a fare «un passo indietro». «Noi teniamo separate - spiega il vicepresidente della commissione Antimafia - la sfera giudiziaria e quella politica. E sul piano politico siamo convinti che in Campania, se vogliamo avere titoli e mani libere per chiedere agli elettori discontinuità rispetto alle responsabilità gravissime di Bassolino e Iervolino, è impossibile che chi è sottoposto ad una inchiesta pesante come quella che riguarda Cosentino possa essere il nostro candidato alla regione. Per lo stesso motivo pensiamo che Berlusconi ed il Pdl debbano chiedergli un passo indietro anche rispetto al suo incarico di governo». «Auspichiamo che Cosentino faccia quel passo indietro - aggiunge -. Perché noi siamo coerenti e quindi, se arrivassimo alla mozione in aula, ci troveremmo in grandissima difficoltà: è chiaro che non escludiamo di votarla».
---
Se hai trovato interessante l'articolo iscriviti ai feed via mail per rimanere sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog
TENSIONE NEL PDL - La mozione di sfiducia per il sottosegretario Nicola Cosentino, iniziativa del leader Idv Antonio Di Pietro, divide la maggioranza. Sostenerla è «inopportuno», sostiene in un'intervista a La Stampa il ministro Ignazio La Russa. «Non sono d’accordo con il mio amico Italo Bocchino. Io voterò contro. Non c’è neanche da discutere» fa sapere il ministro della Difesa Ignazio La Russa in un’intervista a La Stampa. «Valuteremo, se ci sarà una mozione di sfiducia da parte dell'opposizione. Noi riteniamo sarebbe opportuno un passo indietro da parte del sottosegretario» aveva detto Bocchino. «Io non so come la pensa Fini, ma so che Bocchino non è il suo portavoce.
Non basta l’avvio di una procedura giudiziaria per far cadere un membro del governo», replica da parte sua La Russa. «Sarebbe un’invasione di campo eccessiva da parte della magistratura. Altra cosa è invece l’opportunità di candidare Cosentino in Campania», aggiunge La Russa.
«IPOTESI CHE NON ESAMINO NEMMENO» - Quella della sfiducia al sottosegretario all’Economia, per il quale la Procura di Napoli chiede l’arresto, «è un'ipotesi che non esamino nemmeno» fa sapere Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera. «Noi - aggiunge - siamo garantisti nei confronti degli avversari politici, figurarsi se non dobbiamo esserlo nei confronti degli amici!».
«VOGLIAMO AVERE MANI LIBERE» - D'altra parte Fabio Granata, esponente finiano del Pdl, «non esclude» invece un voto a favore della mozione di sfiducia al sottosegretario e, in un'intervista al Mattino lo invita a fare «un passo indietro». «Noi teniamo separate - spiega il vicepresidente della commissione Antimafia - la sfera giudiziaria e quella politica. E sul piano politico siamo convinti che in Campania, se vogliamo avere titoli e mani libere per chiedere agli elettori discontinuità rispetto alle responsabilità gravissime di Bassolino e Iervolino, è impossibile che chi è sottoposto ad una inchiesta pesante come quella che riguarda Cosentino possa essere il nostro candidato alla regione. Per lo stesso motivo pensiamo che Berlusconi ed il Pdl debbano chiedergli un passo indietro anche rispetto al suo incarico di governo». «Auspichiamo che Cosentino faccia quel passo indietro - aggiunge -. Perché noi siamo coerenti e quindi, se arrivassimo alla mozione in aula, ci troveremmo in grandissima difficoltà: è chiaro che non escludiamo di votarla».
---
Se hai trovato interessante l'articolo iscriviti ai feed via mail per rimanere sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog
0 commenti to " Cosentino: «Resto al mio posto» Mozione di sfiducia, tensione nel Pdl "