
Al “presidio per la sicurezza” di mercoledì prossimo, alle 11 in corso Buenos Aires 36, ci saranno anche esponenti politici e dei partiti: dalla Lega al Pdl, fino alla lista Ferrante, all’opposizione a Palazzo Marino. Esasperati dalla presenza degli africani, che in più occasioni hanno aggredito chi chiedeva loro di spostarsi, i residenti mercoledì scorso hanno anche organizzato una sorta di ronda: sono scesi in strada alle 23, ora a cui si presentano i quindici uomini, e si sono messi a chiacchierare in capannello, occupando lo spazio dove ogni notte vengono gettati i cartoni e i sacchi a pelo.
«Non siamo razzisti e con i clochard che dormono qui da anni non abbiamo mai avuto problemi — dice la portavoce del comitato di via Masera — ma di questi non ne possiamo più. Il Comune deve trovare loro una sistemazione dignitosa e liberarci così dagli schiamazzi e dalla vista di escrementi sui marciapiedi e sesso consumato in strada». I controlli di polizia hanno riscontrato che gli africani, accampati in viale Vittorio Veneto fino al luglio scorso e poi cacciati dai vigili, hanno tutti documenti regolari e permessi di soggiorno “per ragioni umanitarie”.
I volantini che convocano il presidio, appesi sui muri e sulle serrande dei negozi, hanno toni duri. Si chiede alle istituzioni di intervenire contro «un vero schifo» precisando che «è loro preciso dovere». E denuncia «l’arroganza e la prepotenza dei venditori abusivi, non importa se gialli, neri, rossi o bianchi». La manifestazione, proclamata venerdì scorso, ha rapidamente raccolto l’adesione dei comitati dei quartiere di ogni colore politico. E sono arrivate le promesse di presenza da parte degli esponenti partiti, soprattutto di quelli di centrodestra, che sostengono quella giunta comunale a cui i residenti chiedono soluzioni.
Mercoledì ci saranno Mario Borghezio e Max Bastoni con le loro “ camicie verdi padane” e l’assessore regionale leghista Davide Boni. Ci sarà una delegazione dei consiglieri comunali del Pdl, come annuncia Carlo Fidanza, e anche Carlo Montalbetti, consigliere di opposizione eletto a Palazzo Marino con la lista Ferrante. Uno schieramento di rappresentanti eletti che non piace al vicesindaco Riccardo De Corato: «I problemi non si risolvono con la piazza — dice — la presenza dei senzatetto molesti si impedisce solo chiudendo la galleria Buenos Aires di notte. Siamo disposti autorizzare i lavori per installare una cancellata a scomparsa anche subito». A pagare i lavori, però, dovranno essere i condòmini, visto che la galleria è privata. A contestare l’utilità del presidio è anche Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in consiglio comunale: «Il Comune dovrebbe trovare il modo di fare stare queste persone in dormitorio, senza tanti clamori», dice.
Fonte: Repubblica.it
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