MILANO - «I miei avversari non hanno nessuna considerazione da parte mia». Ancora una volta Silvio Berlusconi attacca il centrosinistra spiegando che i suoi esponenti «sono arrivati a un livello tale da farmi tacere ogni commento su di loro per amor di Patria».
Parlando con i giornalisti al suo arrivo a Danzica, dove sono in programma le celebrazioni per commemorare l'inizio della Seconda Guerra mondiale, non cita fatti particolari a cui legare il suo giudizio tranchant, ma si limita a rispondere così a chi gli chiedeva genericamente dei rapporti con la minoranza.
L'ATTACCO AI PORTAVOCE UE - Nel corso del breve confronto con la stampa, il premier se l'è poi presa con i portavoce dei commissari europei e gli stessi membri della Commissione che, secondo Berlusconi, non devono intervenire pubblicamente su «alcun tema». L'idea del capo del governo italiano è che la voce dell’Europa deve essere portata esclusivamente dal presidente dell’Esecutivo o dal suo portavoce, se così non fosse l’Italia «bloccherà di fatto il funzionamento del Consiglio europeo». Un nuovo fronte di polemica, quello aperto dal leader del Pdl, legato ai chiarimenti chiesti da Bruxelles sui respingimenti degli immigrati.
«PAROLE STRUMENTALIZZATE» - Secondo il premier «non è vero» che l'Europa punta il dito contro l'Italia per la politica in tema di accoglienza, bensì «si strumentalizzano espressioni di portavoce, è un problema che porterò sul tavolo del prossimo vertice dei capi di Stato e di governo». Proprio di qui arriva la minaccia di ostruzionismo nei confronti del Consiglio europeo «ove non si determini che nessun commissario europeo e nessun portavoce di Commissione possa intervenire più pubblicamente su alcun tema». Non solo: «Chiederò che commissari e portavoce che continuino nell’andazzo di tutti questi anni vengano dimissionati in maniera definitiva» perché le loro dichiarazioni «creano una situazione che non si può accettare perché si danno alle opposizioni di ogni Paese delle armi che invece non esistono».
LA REPLICA DEL PORTAVOCE - «Sono sorpreso, davvero sorpreso, perchè sono giorni che stiamo dicendo la Commissione non sta criticando nessuno stato Ue» ha subito replicato Dennis Abbott, uno dei portavoce della Commissione Ue, dopo aver saputo della presa di posizione di Silvio Berlusconi. «Se mi viene rivolta una domanda io rispondo sulla base di chiare istruzioni che ricevo dall'ufficio del vicepresidente della Commissione Ue Jacques Barrot», ha osservato Abbott, sottolineando che proprio nel briefing con la stampa di oggi ha sottolineato come la richiesta di informazioni, in questo caso a Italia e Malta, sia una procedura normale. «La commissione Ue non sta in nessun modo criticando l'Italia», ma anzi cerca di sostenere l'Italia e tutti gli stati Ue sottoposti alle pressioni migratorie, ha sottolineato Abbott.
Fonte: Corriere.it
---
Se hai trovato interessante l'articolo iscriviti ai feed via mail per rimanere sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog
Parlando con i giornalisti al suo arrivo a Danzica, dove sono in programma le celebrazioni per commemorare l'inizio della Seconda Guerra mondiale, non cita fatti particolari a cui legare il suo giudizio tranchant, ma si limita a rispondere così a chi gli chiedeva genericamente dei rapporti con la minoranza.
L'ATTACCO AI PORTAVOCE UE - Nel corso del breve confronto con la stampa, il premier se l'è poi presa con i portavoce dei commissari europei e gli stessi membri della Commissione che, secondo Berlusconi, non devono intervenire pubblicamente su «alcun tema». L'idea del capo del governo italiano è che la voce dell’Europa deve essere portata esclusivamente dal presidente dell’Esecutivo o dal suo portavoce, se così non fosse l’Italia «bloccherà di fatto il funzionamento del Consiglio europeo». Un nuovo fronte di polemica, quello aperto dal leader del Pdl, legato ai chiarimenti chiesti da Bruxelles sui respingimenti degli immigrati.
«PAROLE STRUMENTALIZZATE» - Secondo il premier «non è vero» che l'Europa punta il dito contro l'Italia per la politica in tema di accoglienza, bensì «si strumentalizzano espressioni di portavoce, è un problema che porterò sul tavolo del prossimo vertice dei capi di Stato e di governo». Proprio di qui arriva la minaccia di ostruzionismo nei confronti del Consiglio europeo «ove non si determini che nessun commissario europeo e nessun portavoce di Commissione possa intervenire più pubblicamente su alcun tema». Non solo: «Chiederò che commissari e portavoce che continuino nell’andazzo di tutti questi anni vengano dimissionati in maniera definitiva» perché le loro dichiarazioni «creano una situazione che non si può accettare perché si danno alle opposizioni di ogni Paese delle armi che invece non esistono».
LA REPLICA DEL PORTAVOCE - «Sono sorpreso, davvero sorpreso, perchè sono giorni che stiamo dicendo la Commissione non sta criticando nessuno stato Ue» ha subito replicato Dennis Abbott, uno dei portavoce della Commissione Ue, dopo aver saputo della presa di posizione di Silvio Berlusconi. «Se mi viene rivolta una domanda io rispondo sulla base di chiare istruzioni che ricevo dall'ufficio del vicepresidente della Commissione Ue Jacques Barrot», ha osservato Abbott, sottolineando che proprio nel briefing con la stampa di oggi ha sottolineato come la richiesta di informazioni, in questo caso a Italia e Malta, sia una procedura normale. «La commissione Ue non sta in nessun modo criticando l'Italia», ma anzi cerca di sostenere l'Italia e tutti gli stati Ue sottoposti alle pressioni migratorie, ha sottolineato Abbott.
Fonte: Corriere.it
---
Se hai trovato interessante l'articolo iscriviti ai feed via mail per rimanere sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog
Devi tacere, STRAMALEDETTO XVI - PAPA PIO TUTTO! Pensa solo ed esclusivamente per il Milan!