
La proposta di Giovanardi raccoglie subito commenti favorevoli nel centrosinistra, ma non mancano voci critiche, come quella di Pierluigi Bersani. "Giovanardi sta consigliando al governo di prendere la pillola del giorno dopo. E' incredibile la leggerezza con cui si sta trattando un problema serissimo che riguarda anche gli immigrati che stanno perdendo il lavoro per la crisi", attacca il responsabile economico del Pd.
MARCO TRAVAGLIO
L'attacco di Calderoli. E anche dalla Lega arriva subito una replica, durissima, che prefigura una vera spaccatura all'interno dello schieramento di governo. "E' ora di finirla con l'idea che questo sia il Paese del 'fatta la legge, trovato l'inganno'", dice il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli. "La proposta di Giovanardi sulle colf e le badanti non è altro che una sanatoria, peraltro già realizzata nei fatti nel 2002".
In serata, parlando a una festa della Lega nel Varesotto, il ministro rincara la dose con una battuta pesante: "Chi l'ha detto che ci sono 500mila badanti e colf irregolari in Italia? La maggior parte sono badanti del sesso e della droga". Quanto alle famiglie in difficoltà, che denunciano di aver fatto da anni richiesta di regolarizzazione, Calderoli sostiene che "se ci sono ancora delle situazioni in nero è perché qualcuno così ha preferito: in qualche caso può aver fatto comodo ai datori di lavoro, ma altri casi non riguardano di sicuro i lavori di colf e badanti". Durissimo poi l'attacco al cardinale Dionigi Tettamanzi, che aveva parlato di "leggi discutibili che provocano sofferenza": "Anche Tettamanzi fa parte dell'opposizione", ha detto ancora Calderoli. "Abbiamo chiarito che anche da parte del Vaticano non ci sono state critiche, disconoscendo quindi anche quanto sostenuto da Marchetto".
MARCO TRAVAGLIO
Sacconi contrario a politiche semplificatorie. In difesa del provvedimento anche il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, contrario a politiche semplificatorie, "in contraddizione con la gestione dei cambiamenti delle regole in un tempo nel quale, oltre a tutto, il mercato del lavoro paga le conseguenze della grande crisi finanziaria", che precisa: "Una solida deterrenza è necessaria per rimuovere definitivamente, ovunque nel mondo, l'idea per cui l'Italia è un'agevole porta d'ingresso in Europa". In serata, dopo un colloquio con Roberto Maroni, il ministro cerca una mediazione: nessuna sanatoria, ma il governo nella sua collegialità interverrà per gestire la transizione.
Giovanardi aveva chiarito che non si tratta di una sanatoria, perché non indiscriminata ma rivolta ai cittadini extracomunitari già in Italia e il cui datore di lavoro sia disponibile ad assumerli e quindi regolarizzarli. "Le nuove norme sulla sicurezza - dice il sottosegretario all'Ansa - saranno efficaci soltanto se accompagnate da un provvedimento indirizzato agli extracomunitari già in Italia con un rapporto di lavoro in essere che non possono trasformare in contratto di lavoro in quanto irregolari. Come responsabile delle politiche familiari di questo governo, chiedo al presidente del Consiglio di mettere all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri un provvedimento d'urgenza, come quello che funzionò benissimo nel secondo governo Berlusconi, soprattutto per quanto riguarda l'emergenza colf e badanti".
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Una richiesta sostenuta dall'auspicio che "i nuovi strumenti a disposizione di forze dell'ordine e magistrati non rimangano 'grida' senza alcun effetto", per cui, ha concluso Giovanardi, "ora si può e si deve risolvere questo problema che riguarda centinaia di migliaia di famiglie italiane e centinaia di migliaia di lavoratori extracomunitari".

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