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NUOVE RIVELAZIONI SULLE FESTE DEL PREMIER: La terza ragazza conferma tutto

In fondo all'articolo vi ho linkato il video dei titoli dell'ultimo Tg1 delle 20:00. Come potrete vedere, Berlusconi non è neanche nominato. Finché si fingerà che non c'è un problema, continueremo a pubblicare il seguito di questa vicenda (assieme ovviamente alle notizie decisamente più importanti).





Era ottobre o novembre e sono andata due volte a Palazzo Grazioli. C’era Patrizia D’Addario e un’altra ragazza. Ma non so chi fosse». Barbara Montereale ai giornali nega di conoscere il nome della terza ragazza che ha varcato il portone della residenza romana di Berlusconi. Un nome che però deve aver fatto a Giuseppe Scelsi, il pm che indaga sullo scandalo delle escort baresi, che ieri ha sentito Lucia R.

Una giovane donna di 28 anni che ha confermato tutto mettendo a verbale che anche lei era stata reclutata per allietare le serate del presidente del Consiglio. Altre donne, nuovi racconti sulle notti folli a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa. L’affaire sesso e politica scoppiato a Bari ora si allarga a Milano, a Bologna e arriva fino in Francia, dove il pm Giuseppe Scelsi ha disposto una serie di verifiche. Sullo sfondo gli affari di Gianpaolo Tarantini e della sua scuderia di escort, ragazze immagini e show girl di provincia. A Milano è stata sentita come indagata Maria Teresa De Nicolo, originaria di Trani, ma da anni residente in Lombardia. La chiamano Terry e sarebbe molto amica di Patrizia D’Addario, la donna che con le sue rivelazioni è all’origine dello scandalo.

Secondo indiscrezioni, una parte degli atti dell’inchiesta sarebbe stata trasferita nel capoluogo lombardo. «È lì – rivelano fonti vicine ai pm – che Tarantini avrebbe stabilito una parte del suo quartier generale». O una succursale della sua “scuderia”. Escort di professione attive nei locali alla moda di Bari, ma anche belle ragazze alla ricerca dei contatti giusti per conquistare un posto di prima fila nello show business. Come Barbara Montereale, 23 anni, conduttrice di “Forcing”, un programma sportivo di “Teleregione”. «Anche io fui pagata per andare a Palazzo Grazioli – ha rivelato alla “Gazzetta del Mezzogiorno” – ero con Patrizia D’Addario, ma non feci sesso. Silvio è stato gentile con me, un vero signore. Neanche una mano addosso».

La Montereale colloca le sua visite nella residenza romana di Berlusconi tra ottobre e novembre scorso. A “combinare” la serata col premier il solito Tarantini. «Sapevano benissimo che non ero una escort. Se poi Berlusconi si aspetta un dopocena che vengo a fare io che non sono una di quelle? Magari chiamate Patrizia (D’Addario, ndr)». Anche la giovane show girl avrebbe ricevuto un compenso per le serate a Palazzo Grazioli (nell’intervista non dice quanto), e anche lei sarebbe stata candidate alle comunali. Proprio come Patrizia D’Addario: scelta dall’entourage del ministro Raffaele Fitto per rappresentare la sua lista (La Puglia prima di tutto) nella corsa alla conquista del comune di Bari.

Non solo ragazze, però, perché nel tam-tam di indiscrezioni che circolano in città, si parla della presenza di un giovane gay chiamato a rallegrare le serate organizzate da Tarantini. A confermare il ruolo dell’imprenditore barese ieri è spuntato anche un trans notissimo in città. Si tratta di Manila Gorio. «Conosco Patrizia, è una escort, lo sanno tutti». La Gorio (ex miss trans e conduttrice di un programma televisivo su una tv locale), ha parlato della lunga amicizia che la lega alla D’Addario e delle visite a Berlusconi. «A Bari c’era questa organizzazione che faceva la spola, si sapeva in giro. Però non sapevo che Patrizia fosse andata lì». La trans, che conosceva non solo Patrizia, ma anche Barbara Montereale, ieri ha smentito le voci che la indicavano come una delle persone sentite dai magistrati. «Non sono stata convocata in procura. Cercate altrove, io so solo che presto ci saranno altre cose».

Droga, festini a base di sesso e cocaina, quella villa affittata a carissimo prezzo (100mila euro al mese) da Gianpi Tarantini a Porto Cervo in località Capriccioli. Alessandro Mannarini è l’uomo al servizio di Tarantini che è stato da più parti accostato al consumo di polvere bianca. «La posizione del mio assistito – dice l’avvocato Marco Vignola – è stata stralciata. Non c’è nessun reato associativo che lo coinvolga in questa vicenda. Ha lavorato con Tarantini in Sardegna fino a settembre scorso, poi i rapporti si sono interrotti. I periodi non coincidono affatto con le presunte cessioni di cocaina».

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