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Il fotografo Zappadu al Times "Tra me e il Cavaliere non è finita"


Di certo non sono i festini che si organizzano privatamente a dover essere all'attenzione dei media, poiché ci sono problemi molto più seri che vanno affrontati. Soprattutto ora che il
ddl sulla sicurezza, sta, a detta di molti, per uccidere la giustizia e rendere il nostro paese una giungla in cui dominerà la legge del più furbo, del più spietato e del più forte.

Tuttavia L'Altra Notizia, ogni tanto tratta dell'argomento Noemi, festini, donnine, ecc.. non tanto per spirito di gossip, ma perché cerchiamo di concentrare l'attenzione su un fatto. Il fatto è che non si può più parlare di gossip quando un personaggio pubblico (chiunque esso sia) sfrutta la sua posizione per, apparentemente, aproffittarsi dei cittadini. Se davvero il Presidente del Consiglio ha utilizzato voli di Stato per accompagnare alla sua villa persone che con le istituzioni non centrano niente, allora io mi sento legittimato ad indignarmi.

Dirò di più. Sinceramente, poco mi importa se c'è reato o meno, poco mi importa se, come si giustifica il premier, quei voli non sono costati un euro più ai cittadini, poiché quelle tratte sarebbero in ogni caso state effettuate e quindi un passeggero in più o in meno cambiava poco.

Quello che mi indigna è che la maggior parte degli italiani, non hanno come amico, un premier, un funzionario pubblico che ha tra le sue facoltà ha quella di usare un aereo di stato. Mi indigna che in un momento di crisi profonda, vengano così sfacciatamente avvantagiate persone non per i loro meiriti, ma solo per le loro consocienze.
la maggior parte degli italiani, lavora (quelli più fortunati) e quando dve spostarsi deve pagarsi con i propri soldi, la benzina, il biglietto del treno, dell'aereo ecc...

Riporto di seguto un'intervista rilasciata al Times al reporter Zappadu, colui che ha fotografato il Premier e i suoi amici.





LONDRA - "Molti italiani hanno pensioni basse e salari minimi. Viviamo in tempi di crisi economica. Sicché quando vedo due voli di stato alla settimana (arrivare in Sardegna), con musicisti e ragazze che vanno ai party (di Berlusconi), la cosa mi irrita. Per me, quei voli sono più importanti di qualsivoglia 'harem'. Credo che Berlusconi dovrebbe darne una spiegazione". Così dice al Times di Londra, nella sua prima intervista a un quotidiano britannico, Antonello Zappadu, il fotoreporter che ha scattato circa 7 mila foto attorno a Villa Certosa e all'aeroporto in cui arrivavano i voli di stato organizzati per le feste nella villa del presidente del Consiglio.

Come è noto, il suo archivio è stato sequestrato dalla polizia italiana, dopo l'ingiunzione alla magistratura presentata da Berlusconi sostenendo che quelle immagini, per quanto "innocenti", invadono la sua privacy. Nell'intervista a Lucy Bannerman, inviata del Times in Italia, Zappadu afferma che copie delle foto sono in possesso di suoi rappresentanti all'estero, che potrebbero distribuirle e venderle a giornali stranieri, come è avvenuto per sette immagini pubblicate dal quotidiano spagnolo El Pais, sulla base di quanto sarà consigliato al fotografo dai suoi legali. "Ce ne sono altre (di foto)", dice Zappadu al quotidiano londinese. "Questa storia tra me e Berlusconi non è finita".

Nell'intervista, il fotoreporter conferma quanto dichiarato in precedenza a Repubblica riguardo allo svolgimento di un "finto matrimonio" avvenuto a Villa Certosa tra Berlusconi e una giovane donna: "Sembrava un gioco puerile. Lui era l'unico uomo. C'erano circa sei ragazze intorno e sembrava che si celebrasse una specie di matrimonio con una di loro. Direi che aveva un 25-30 anni". Zappadu aggiunge che il "90 per cento" degli ospiti da lui visti a Villa Certosa erano donne "e non donne mature, bensì ragazze, un mare di giovani, belle ragazze". Ai party si sentivano "risate, musica, gente che fa festa, ma non si poteva vedere cosa succedeva esattamente".

Zappadu dice che circa due voli di stato alla settimana trasportavano ospiti alla villa di Berlusconi, trai quali in occasione del Capodanno 2008 c'era anche Noemi Letizia. "Dopo aver letto l'intervista al suo ex-fidanzato Gino, compresi di avere in mano qualcosa di interessante", osserva il fotoreporter, "e altri che avevano visto le mie foto la riconobbero".

Il Times illustra l'intervista con una grande foto di Zappadu in Colombia, circondato di militari in assetto di guerra, quando seguiva il conflitto contro i guerriglieri di quel paese. Il quotidiano britannico nota che il fotografo italiano non è un paparazzo, ma un fotoreporter autore di servizi di ogni genere. Zappadu dice che da quando si trova al centro dello scandalo il suo telefono è controllato e agenti del servizio segreto lo pedinano. Ma in compenso, nella sua città, ad Olbia, in Sardegna, molta gente viene continuamente a complimentarsi con lui per quanto ha fatto. E l'inviata del Times assiste a svariati di questi episodi.

Il quotidiano londinese pubblica su Berlusconi anche un secondo, breve articolo, affermando che, a differenza del suo ultimo incontro con George Bush alla Casa Bianca, il colloquio tra il premier italiano e il presidente Obama, in programma lunedì a Washington, sarà solo un "breve incontro" di un'ora. Il giornale cita una fonte anonima nelle capitale americana secondo cui "l'incontro è un dovere" per il presidente americano, "ma non hanno piacere di ricevere Berlusconi", non tanto per lo scandalo legato ai party con ragazze o al possibile abuso di voli di stato, ma per la presunzione di Berlusconi di considerarsi uno statista in politica estera, con discusse iniziative diplomatiche nei confronti di Russia ed Iran, e con la recente visita di Gheddafi a Roma.


Fonte: Repubblica
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1 commenti to " Il fotografo Zappadu al Times "Tra me e il Cavaliere non è finita" "

  1. Anonimo says:

    e nun se vonno stà.....patetici perdenti!!!

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