Altri, piccoli, guai per la Lega. La senatrice della Lega Nord, nonché vicesindaco di Lampedusa, Angela Maraventano è stata condannata in primo grado dal tribunale di Agrigento perché non ha pagato i contributi Inps a un dipendente del suo ristorante. La condanna ammonta a tre mesi di carcere e 300 euro di multa, qualcosina in meno di quanto chiesto dal pm. Il pubblico ministero aveva proposto la condanna a 4 mesi e 400 euro di multa.
“Ho già pagato per questa vicenda – ha detto Angela Maraventano – ma evidentemente al giudice non è bastato. Vuol dire che proporremo ricorso in appello”. A segnalare il caso fu lo stesso istituto di Previdenza che fece scattare le indagini. Secondo l’accusa la cifra indebitamente trattenuta è di circa 4.200 euro. Il caso sembrava chiuso con un decreto penale di condanna, ma la difesa della senatrice della Lega aveva chiesto un processo.
E dire che la Maraventano è una vera e propria passionaria sul tema previdenziale: a dicembre il Senato aveva dovuto interrompere la seduta per le urla e le contestazioni leghiste al presidente del consiglio Mario Monti, fra cui quelle della vicesindaco: “Parlaci piuttosto delle pensioni!”, gridava la Maraventano, riferendosi alla manovra economica finanziaria del nuovo esecutivo.
La Maraventano si era fatta conoscere poi per le sue parole di fuoco contro i Tunisini in una intervista lasciata al nostro giornale. Secondo la senatrice, “sono tutti dei delinquenti e basta. Vi dico pure che sono stata a Tunisi e là stanno benissimo, non hanno nessun problema. L’inferno lo abbiamo noi, non loro. E poi, in passato, abbiamo ospitato migliaia di profughi e non è mai successo niente. Solo con loro ci sono problemi”.
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“Ho già pagato per questa vicenda – ha detto Angela Maraventano – ma evidentemente al giudice non è bastato. Vuol dire che proporremo ricorso in appello”. A segnalare il caso fu lo stesso istituto di Previdenza che fece scattare le indagini. Secondo l’accusa la cifra indebitamente trattenuta è di circa 4.200 euro. Il caso sembrava chiuso con un decreto penale di condanna, ma la difesa della senatrice della Lega aveva chiesto un processo.
E dire che la Maraventano è una vera e propria passionaria sul tema previdenziale: a dicembre il Senato aveva dovuto interrompere la seduta per le urla e le contestazioni leghiste al presidente del consiglio Mario Monti, fra cui quelle della vicesindaco: “Parlaci piuttosto delle pensioni!”, gridava la Maraventano, riferendosi alla manovra economica finanziaria del nuovo esecutivo.
La Maraventano si era fatta conoscere poi per le sue parole di fuoco contro i Tunisini in una intervista lasciata al nostro giornale. Secondo la senatrice, “sono tutti dei delinquenti e basta. Vi dico pure che sono stata a Tunisi e là stanno benissimo, non hanno nessun problema. L’inferno lo abbiamo noi, non loro. E poi, in passato, abbiamo ospitato migliaia di profughi e non è mai successo niente. Solo con loro ci sono problemi”.
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