ROMA - Il tasso d'inflazione annuo a marzo resta stabile al 3,3%, lo stesso valore già registrato a febbraio. Lo rileva l'Istat nelle stime preliminari, indicando un aumento dei prezzi al consumo su base mensile dello 0,5% e sottolineando l'allargamento della forbice tra l'inflazione e le retribuzioni che salite solo dell'1,4% su base annua: lo stesso valore già registrato a dicembre e gennaio e ai minimi dal marzo del 1999. Il divario con i prezzi arriva, quindi, a 1,9 punti percentuali, come a dicembre e tornando ai massimi dall'agosto 1995.
A pesare sulla tasche degli italiani, però, è soprattutto il rincaro annuo del "carrello della spesa", cioè dei prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (dal cibo ai carburanti). Nell'ultimo mese è aumentato del 4,6%, un balzo record che non si registrava dal 2008 (era del 4,5% a febbraio) e che porta così la forbice con l'inflazione a 1,3 punti percentuali. Anche su base mensile la crescita dei prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori è consistente (+0,6%).
L'inflazione acquisita per il 2012 risulta pari al 2,3%, mentre l'aumento dei prezzi di fondo - calcolato al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi - sale al 2,3% dal 2,2% di febbraio. La stabilizzazione dell'inflazione - spiega l'Istat - è il risultato della stazionarietà del tasso di crescita tendenziale dei prezzi dei beni (+4,2% come a febbraio 2012), accompagnato da un lieve rialzo di quello dei servizi (+2,3%, dal +2,2% del mese precedente).
Gli aumenti più marcati, su base annua, si registrano per i prezzi delle sigarette (+8,8%), per quelli del caffè (+12,8%) e per il trasporto aereo passeggeri (+14,9%, su base mensile +16,3%). Tra gli alimentari resta sempre su alti livelli il tasso di crescita del prezzo dello zucchero (+12,5%). Tra i servizi, invece, considerevole è il rincaro tendenziale delle spese condominiali (+4,2%). Guardando ai beni energetici, oltre a benzina e gasolio, si registra anche il balzo messo a segno dal Gpl (+8,8% congiunturale e +7,9% annuo).
Stabile la crescita annua del prezzo della benzina al +18,6% come a febbraio anche se si registra una progressione del 3,4% su base mensile: il gasolio per i mezzi di trasporto rincara del 22,5% in termini tendenziali (dal 25,5% di febbraio) e sale dell'1,9% sul piano congiunturale.
Inflazione in lieve calo a marzo nei 17 Paesi dell'Eurozona. Secondo la stima resa nota oggi dall'Eurostat la crescita dell'indice che misura l'andamento dei prezzi al consumo su base annua è stata questo mese del 2,6% contro il 2,7% di febbraio.
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A pesare sulla tasche degli italiani, però, è soprattutto il rincaro annuo del "carrello della spesa", cioè dei prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (dal cibo ai carburanti). Nell'ultimo mese è aumentato del 4,6%, un balzo record che non si registrava dal 2008 (era del 4,5% a febbraio) e che porta così la forbice con l'inflazione a 1,3 punti percentuali. Anche su base mensile la crescita dei prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori è consistente (+0,6%).
L'inflazione acquisita per il 2012 risulta pari al 2,3%, mentre l'aumento dei prezzi di fondo - calcolato al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi - sale al 2,3% dal 2,2% di febbraio. La stabilizzazione dell'inflazione - spiega l'Istat - è il risultato della stazionarietà del tasso di crescita tendenziale dei prezzi dei beni (+4,2% come a febbraio 2012), accompagnato da un lieve rialzo di quello dei servizi (+2,3%, dal +2,2% del mese precedente).
Gli aumenti più marcati, su base annua, si registrano per i prezzi delle sigarette (+8,8%), per quelli del caffè (+12,8%) e per il trasporto aereo passeggeri (+14,9%, su base mensile +16,3%). Tra gli alimentari resta sempre su alti livelli il tasso di crescita del prezzo dello zucchero (+12,5%). Tra i servizi, invece, considerevole è il rincaro tendenziale delle spese condominiali (+4,2%). Guardando ai beni energetici, oltre a benzina e gasolio, si registra anche il balzo messo a segno dal Gpl (+8,8% congiunturale e +7,9% annuo).
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