Roma - A sorpresa l’ex premier Silvio Berlusconi ha annullato la registrazione della puntata di «Porta a Porta» che sarebbe dovuta andare in onda questa sera. L'ex premier avrebbe dato forfait proprio pochi minuti prima che cominciasse la registrazione. Una rinuncia legata alla scelta di evitare equivoci sulla leadership dell'attuale segretario del Pdl Angelino Alfano. Quell'Alfano che l'ex premier prima aveva primo definto "senza storia" e senza "il quid" necessario per essere un leader, salvo poi fare una precipitosa marcia indietro.
"Silvio Berlusconi è rimasto vittima della par condicio - ha detto Bruno Vespa - L'ex Presidente del consiglio mi ha spiegato che dopo le polemiche dei giorni scorsi sul ruolo di Alfano 1 una sua presenza in parallelo con il segretario del Pd Bersani (prevista il 21 marzo) avrebbe creato sgradevoli equivoci sulla leadership operativa del pdl che è di alfano al quale berlusconi intendeva confermare ancora una volta tutta la sua fiducia".
"Ho obiettato - ha continuato Vespa - che seguendo questo criterio Berlusconi non potrà più comparire in televisione e fatto fermamente presenti le difficoltà in cui ci metteva questa decisione dell'ultim'ora, ma l'ex presidente del consiglio, nello scusarsi per il disagio prodotto a Raiuno e agli ospiti che erano stati invitati, ha ribadito che da tutto
il partito gli veniva rivolto l'invito a non alimentare indirettamente polemiche". "Abbiamo - ha concluso il conduttore - pertanto deciso di non sostituire la prima serata di stasera con una puntata con altri ospiti o con un altro tema, di andare in onda con un programma già registrato in seconda serata e di confermare naturalmente l'invito per la prima serata a Pierluigi Bersani". E proprio dal segretariuo del Pd arriva un sarcastico commento su Twitter: "Vespa si tolga dall'imbarazzo. Inviti sia Berlusconi che Alfano. Il 21 dovrei essere a Porta a Porta. Cedo il mio posto".
Le reazioni. "Berlusconi non va per la situazione politica molto delicata" ammette Osvaldo Napoli del Pdl. "La par condicio non c'entra nulla. Tanto per cambiare è solo un comodo artificio retorico, utilizzato in questo caso da Vespa per tutelare Berlusconi. La cui scelta nulla ha a che fare con la legge del 2000, tirata in causa impropriamente" dice il senatore Pd Vincenzo Vita.
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Fonte: Repubblica.it
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"Silvio Berlusconi è rimasto vittima della par condicio - ha detto Bruno Vespa - L'ex Presidente del consiglio mi ha spiegato che dopo le polemiche dei giorni scorsi sul ruolo di Alfano 1 una sua presenza in parallelo con il segretario del Pd Bersani (prevista il 21 marzo) avrebbe creato sgradevoli equivoci sulla leadership operativa del pdl che è di alfano al quale berlusconi intendeva confermare ancora una volta tutta la sua fiducia".
"Ho obiettato - ha continuato Vespa - che seguendo questo criterio Berlusconi non potrà più comparire in televisione e fatto fermamente presenti le difficoltà in cui ci metteva questa decisione dell'ultim'ora, ma l'ex presidente del consiglio, nello scusarsi per il disagio prodotto a Raiuno e agli ospiti che erano stati invitati, ha ribadito che da tutto
il partito gli veniva rivolto l'invito a non alimentare indirettamente polemiche". "Abbiamo - ha concluso il conduttore - pertanto deciso di non sostituire la prima serata di stasera con una puntata con altri ospiti o con un altro tema, di andare in onda con un programma già registrato in seconda serata e di confermare naturalmente l'invito per la prima serata a Pierluigi Bersani". E proprio dal segretariuo del Pd arriva un sarcastico commento su Twitter: "Vespa si tolga dall'imbarazzo. Inviti sia Berlusconi che Alfano. Il 21 dovrei essere a Porta a Porta. Cedo il mio posto".
Le reazioni. "Berlusconi non va per la situazione politica molto delicata" ammette Osvaldo Napoli del Pdl. "La par condicio non c'entra nulla. Tanto per cambiare è solo un comodo artificio retorico, utilizzato in questo caso da Vespa per tutelare Berlusconi. La cui scelta nulla ha a che fare con la legge del 2000, tirata in causa impropriamente" dice il senatore Pd Vincenzo Vita.
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