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Pannella cena con Berlusconi: "Il Pd è sordo"

ROMA - Berlusconi ci ascolta. Bersani no. Per questo siamo andati a cena con il Cavaliere. La sintesi dell'incontro tra il presidente del Consiglio e una delegazione radicale guidata dallo storico leader Marco Pannella sta tutta qui. E così, dopo essersi smarcata dal centrosinistra in occasione dell'ultimo voto di fiducia, 1 la pattuglia radicale torna a far parlare di sè. Tema della discussione, spiega Pannella sul sito dei Radicali, "la riforma americana della legge elettorale e del tipo di Stato; sopratutto di giustizia, amnistia, indulto". Tutte cose di cui Panella avrebbe voluto parlare con il Pd. Senza esito, assicura. "In tutto siamo riusciti a parlare nella sede pubblica del PD due volte! Una volta con la segreteria Franceschini e l’altra con l’attuale segretario. E basta!". Orecchie attente, invece, quelle del Cavaliere. "Da lui abbiamo trovato ascolto da parte di Berlusconi". Poi Panella, cacciato dal corteo del 15 ottobre 2, ironizza sulla questione di Radio Radicale i cui finanziamenti sono bloccati, sul tavolo del governo. Ragion per cui l'atteggiamento dei radicali in occasione del voto di fiducia aveva alimentato
"sospetti" di scambio. Panella ci scherza sopra: "Abbiamo trattato molto, però non vi posso dire quanto! Gli ho chiesto, vi assicuro, almeno 10 volte quello che si dice Berlusconi abbia dato a Lavitola". Che riserva un'ultima stoccata al Pd: "Vogliono il governo con Maroni, Casini, Alfano, Bersani (Di Pietro è un auspicio). La legge elettorale è quella che poi vogliono loro, che sia però accettata da Casini, dalla Lega Nord ecc". E però dubbi e sospetti per il pacchetto dei sei voti alla Camera che, con il governo sul filo contano eccome, sorgono.

La mossa radicale, infatti, divide anche i simpatizzanti. Basta scorrere i commenti sul sito del partito. "Naturalmente si capisce molto poco lo sproloquio di Pannella, se non che mena il can per l'aia per giustificare la sua disponibilità a farsi comprare. ll centrosinistra si libererebbe di un fastidioso moscone che gli ronza nelle orecchie. Per dirla meglio si toglierebbe di torno un rompicoglione scaricandolo (ma sembra sperare troppo) al Berlusca e alla Lega (figuriamoci che affinità elettive!)" taglia corto Michele . "Ci prendono proprio per scemi questi qui. Prima l'astensione, poi il numero legale, ora l'incontro con Berlusconi. Pannella & Co. ci danno la loro avvicinamento alla maggioranza pezzo per volta. Il catapiduista catacraxiano di regime, per Pannella, "un Presidente del Consiglio che ascolta". Ah sì? Che bel complimento. Indovinate la prossima mossa di Pannella. Non bisogna essere particolarmente brillanti" si legge in un altro commento. "Questo tipo di politica radicale si può riassumere con "Todo modo...." , motto che sarebbe meglio lasciare a Gesuiti e a prostituti/e" scrive Mario Previtera.

Rincara la dose Corrado Gianfigliazzi: "Che miopia caro Pannella! Da Berlusconi non otterrai niente di più che il finanziamento di radio Radicale e la promessa (vana) di riforma della giustizia". Avanti così. "Siete andati a parlare con il capo di un partito che ha riempito le carceri di poveri cristi clandestini, ruba galline fino a farle scoppiare per una politica di orco con i deboli e molto lassista con i grandi malfattori. Siete andati a parlare con chi non vuole dare i soldi a Radio Radicale (a differenza di quelli del Pd che hanno sottoscritto la vostra petizione in Parlamento). Siete andati a parlare con il capo di un partito che sta cercando di far passare leggi come il biotestamento, che in Lombardia ha azzerato la possibilità della scelta di abortire perché non ci sono più medici che lo praticano, pena la carriera ospedaliera. Siete andati a parlare con il capo di una coalizione che ha fatto le leggi più illiberali e lobbistiche da sessant'anni ad oggi. Ma niente, niente in vecchiaia Pannella pensa di essere diventato Gesù Cristo che muta i sassi in pesci e pane? La gente non aveva capito niente, era disinformata, ignorante, offensiva. Mi sa tanto che la gente aveva capito benissimo, senza tanti discorsi astrusi e strampalati, lo ha sentito con il cuore: quell'entrata in Parlamento prima dell'opposizione era un messaggio ben chiaro ed è stato recepito chiaramente! Vincere delle battaglie anche per grandi ideali con mezzucci fa tanto Macchiavelli che non si può proprio dire sia il padre della miglior politica!" ci si indigna. Furioso Alessandro Fabi: "Oggi essere Radicali è una vergogna, un marchio indelebile nella coscienza, un opportunismo di campo: si và da chi paga meglio. Alla cena avete parlato di prezzo? La cifra è sempre la stessa, quella di una marchetta... a testa naturalmente!

Mentre Diego da Firenze accusa Pannella di cercare solo pubblicità: "Quando avrà finito di pavoneggiarsi provi anche a guardare alla situazione dell'italia ed a pensare se le soluzioni al disastro di questo paese si possono trovare a palazzo Grazioli oppure organizzando una vera opposizione liberale. Se sia possibile pensare che questo paese eviti il disastro dialogando con chi questo disastro non ha fatto niente per evitare, oppure radunando le persone che hanno la possibilità di ridare una speranza a questa nazione che si avvia verso il baratro. Provi a pensarci Pannella.."

"Sono semplicemente disgustata e provo orrore verso un partito che ha sempre fatto dell'integrità morale la sua bandiera per poi vendersi (e non è cosa nuova per chi ha memoria) al primo venuto che offre la giusta bustarella" commenta Hanahar. "Venduti voltagabbana. Ora sì che arriverà al 2013. E continueremo ad essere lo zimbello del mondo. Grazie Pannella grazie!!!! Poi si lamenta di sputi e spintoni" sbotta Giandi Aca.

Ma c'è anche chi difende la scelta di Pannella. "Esprimo la mia solidarietà a Pannella protagonista da sempre di battaglie civili vinte ed in corso che hanno impedito a questo paese di fare la fine di paesi sottomessi da dittature politiche e teocratiche" scrive Luca Merlino. E chi prima fa professione di realismo politico ("La politica è trattativa quindi ovvio che si tratti con tutti) ma poi ammette: "Berlusconi purtroppo ha sempre utilizzato i radicali e Marco come strumento di verifica delle sue idee e guerre di movimento utilizza Marco Pannella come una delle sue fonti di ispirazione ma purtroppo tutto ciò che assimila poi esce trasfigurato in azioni politicamente oscene".

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Fonte: Repubblica.it

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