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Anonymous attacca Agcom



MILANO - Detto, fatto. La rete anonymous, a cui fanno riferimento hacker in tutto il mondo, ha preso di mira l'Autorità garante per le comunicazioni. Alle 12 è partito l'attacco, e un'ora dopo il sito era giù, non più raggiungibile, o comunque collegato alla rete con grande difficoltà. Al motto di «la libertà di avere internet libero è un diritto che nessuno deve ostacolare», hacker, ma anche semplici utenti, si sono scatenati, cliccando selvaggiamente: www.agcom.it. Che in breve è andato in tilt.

SU TWITTER E FACEBOOK - Anche i socialmedia hanno immediatamente raccolto l'appello alla mobilitazione. Il tag «nowebcensure» è diventato in breve il più seguito su Twitter, in testa alle tendenze in Italia, ed è subito partita una Twtition. Meno reattivo il mondo di Facebook, dove si conta un unico profilo dedicato all'argomento, ma con già un migliaio di aderenti.

LE MOTIVAZIONI DELL'ATTACCO - Al centro della protesta la fatidica data del 6 luglio, quando entrerà in vigore il nuovo regolamento sui contenuti pubblicati online che violano il diritto d’autore. «L’Agcom vorrebbe istituire una procedura veloce e puramente amministrativa di rimozione di contenuti online - si legge nella pagina dimostrativa dell'azione anonymous - considerati in violazione della legge sul diritto d’autore. L’Autorità potrebbe sia irrogare sanzioni pecuniarie molto ingenti a chi non eseguisse gli ordini di rimozione, sia ordinare agli Internet Service Provider di filtrare determinati siti web in modo da renderli irraggiungibili dall’Italia. Il tutto senza alcun coinvolgimento del sistema giudiziario».


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Fonte: Corriere.it

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