Abbiate pazienza, ma c'è bisogno di un bollettino di bordo, altrimenti non si capisce bene perché la nave Italia sta imbarcando acqua (e un'altra sostanza marrone) da tutte le parti. Un paio di noticine. Vogliamo cominciare dalla tv, che è sempre un bel cominciare? Dunque da Bruno Vespa, il migliore di noi contemporanei, colui il quale non solo ha mangiato la foglia, non solo ha divorato l'albero ma ha addirittura conquistato e raso al suolo la foresta, per costruirci sopra la sua casa.
Ebbene, tutta la mia solidarietà al Vespa in questione se viene aggredito da qualcuno. Contestarlo è un conto, e vale nei confronti di chiunque, minacciarlo o dargli addosso ovviamente un altro. Faccio questo distinguo per rispetto soprattutto di me stesso. Non voglio un Paese in cui aggredire qualcuno sia legittimo solo "perché è Bruno Vespa", ciambellano di corte. Ripeto, lui come chiunque, insomma. E va chiarito se qualcuno gli dice qualcosa, e che cosa, oppure lo aggredisce.Non va bene far passare una contestazione per un assalto, e viceversa.
Ma siccome Vespa è l'anfitrione principe della tv di "Sarah e Yara", della cronaca nera e di tutti i suoi risvolti, con o senza lacrima sulle ciglia, con o senza bavetta da acquolina giornalistica ai confini delle labbra, mi domando perché non infrangere l'ennesimo tabù. La premessa è che "si dà alla gente quello che vuole", formula che un signore di nome Franco Fortini (Lattes, in origine), destinato senza troppa fortuna ad essere il "Sartre italiano", definiva la madre di tutte le corruzioni. Anche a un drogato si dà la dose che chiede, ma non per questo siamo qui a benedire l'operazione, non vi pare?
Ebbene, saltando Fortini, la corruzione e tutti gli scrupoli che attardano lo sviluppo (televisivo e non) del Paese, cioè la navigazione felice della "nave Italia", ecco la mia modesta proposta. Si permetta a Vespa e a qualunque autore/conduttore della tv che ne faccia richiesta di commissionare le sparizioni, i sequestri, in casi di bisogno mediatico impellente perfino i delitti di sangue nei confronti della popolazione giovane del Paese, dei passeggeri adolescenti della nave.
Una piccola deroga, nel costume di casa: perché aspettare che lo faccia uno zio, un altro di famiglia, un marocchino sbagliato ecc.? Dovrebbe essere la stessa tv a organizzare il fattaccio, per raccontarlo meglio e più tempestivamente così da far guadagnare la giusta ricompensa in audience all'azienda che se ne fa carico. Del resto in Brasile non è forse già successo, tempo fa? Non si è scoperto che era un "artista della tv carioca" il mandante di un omicidio da "portare sul piccolo schermo"? Dunque forza, basta con questa ipocrisia che dà fastidio solo al palinsesto.
Sempre dal ponte di comando della nave Italia, come sapete sta finendo la "settimana bianca" cioè nera del Parlamento disertato. Infuria il "calciomercato" dei votanti e qualcuno ipotizza che questa antica pratica sia un reato, modello corruzione di cui sopra. Anche qui si dà al parlamentare di turno "quello che vuole", in prebende, consulenze e similia. Ci si meraviglia perché lo fa la maggioranza -mentre al contrario andrebbe benissimo?
No, naturalmente, ci si duole di questo e ci si scandalizza che il Paese o meglio la nave si stia inabissando alla moviola, da anni, ma sempre più rapidamente. Ma scusate, della qualità dei parlamentari, specie a destra ma non solo, della loro fedina penale guasta che ha fatto ridere mezzo mondo, non si ciancia nelle piazze e nei convegni e sui media da un pezzo ? E volevate che il lupo diventasse di colpo, nel momento culminante del finale travolgente della legislatura, quel Cappuccetto Rosso che da sempre vuole mangiare?
Casomai in più c'è la tempistica per cui il 14 prossimo si vota appena prima in Senato che alla Camera, come in un calendario di partite di calcio decisive (non è calciomercato parlamentare?) ma sfalsate per l'occasione, il contrario di un pallone che eticamente fa ribrezzo ma "parte in orario" come i treni d'antan. Ma qui è peggio. Ognuno a colpi di maggioranza fa quel che vuole, o che può. E pensare che la democrazia sarebbe nata per difendere le minoranze...
E magari l'astuto Cavaliere Inarrestabile prende la fiducia a Palazzo Madama e poi si dimette non aspettando il voto rischioso della Camera, va da Napolitano, gli chiede un "reincarico che mi spetta" e urla al Paese a reti unificate "golpe e contro golpe", "vogliono mandare a casa il più amato degli italiani". Una cucina, non un premier. Un colabrodo, non una nave. Mentre a bordo tutti o quasi guardano e aspettano, come se la cosa non li riguardasse (opposizione compresa: non è la nave Italia che li preoccupa, ma il fatto di prenderne il timone. Per far che, poi, una volta affondata, lo sa il cielo).
Se trovi i nostri articoli interessanti, Clicca sul "Pollice Ok"
Fonte: Tiscali.it
---Se hai trovato interessante l'articolo iscriviti ai feed via mail per rimanere sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog
bravo oliviero!giornalista che non è imbavagliato.