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Pacco bomba all'ambasciata greca "Non esploso solo per caso"


ROMA - Ambasciate nuovamente nel mirino a Roma. Dopo i due ordingi esplosi il 23 dicembre 1scorso nella sedi diplomatiche della Svizzera e del Cile in mattinata un altro plico che poteva esplodere è stato recapitato all'ambasciata di Grecia dove sono al lavoro gli artificieri dei carabinieri per disinnescare l'ordigno. In Procura erano praticamente certi che altri pacchi-bomba sarebbero stati consegnati nei giorni successivi al 23: "Ce ne saranno in giro altri ancora - spiegavano a piazzale Clodio prima di Natale -, tutto dipende dal servizio postale che riprende a regime dopo le feste e dai suoi tempi di consegna".

LE FOTO: I CONTROLLI ALL'AMBASCIATA GRECA 2

Segnalazioni di plichi sospetti sono giunte stamane dalla ambasciate di Venezuela, Marocco, Kuwait, Principato di Monaco, Svezia e Danimarca. Non è da escludere che nel corso della giornata possano arrivare altre segnalazioni da amabasciate e consolati con sede nella capitale. Gli investigatori seguono la pista anarchica dopo la rivendicazione della Federazione anarchica informale.

Grecia. Il pacco bomba era costituito da una busta gialla, di quelle utilizzate per imballare oggetti fragili, contenente un porta
cd con un innesco a strappo. "E' arrivato venerdì ma nessuno l'ha aperto per via delle festività natalizie" dice l'ambasciatore greco in italia, Michale E. Cambanis. "Oggi abbiamo visto qualcosa di molto sospetto e così abbiamo informato immediatamente le forze dell'ordine- ha spiegato Cambanis- sono arrivati in tre minuti, è stato un intervento perfetto".

Venezuela. E' rientrato l'allarme bomba all'ambasciata del Venezuela a Roma. Gli artificieri hanno aperto il plico sospetto ed hanno trovato solo dei biglietti di auguri.

Kuwait. L'allarme è stato dato dai dipendenti dell'ambasciata dopo aver notato un plico sospetto. Sul posto sono al lavoro gli artificieri dei Carabinieri.

Svezia. Altro falso allarme. Alle 9.30 I carabinieri sono stati allertati dai dipendenti della sede diplomatica su alcuni plichi sospetti: in piazza Rio de Janeiro si sono recati gli artificieri, che hanno appurato che si trattava di normale corrispondenza.

Principato di Monaco. Un piccolo pacco privo dell'indicazione del mittente era stato immediatamente segnalato alla polizia che ha subito inviato gli artificieri per verificare cosa contenesse il plico. Una volta aperto si è scoperto che si trattava di un libro.

Le indagini. Ci sarà un unico procedimento penale per tutti i 'fatti-reato' legati alla consegna di plichi esplosivi presso le diverse ambasciate straniere di Roma. Un solo fascicolo in cui il procuratore aggiunto Pietro Saviotti, coordinatore del pool di magistrati dell'antiterrorismo, ipotizza il reato di attentato con finalità di terrorismo. Gli inquirenti ritengono che l'invio di questi pacchi bomba abbia un'unica regia, quella del Fai, la Federazione Anarchica Informale, che ha rivendicato lil ritrovamento dei primi ordigni, avvenuto il 23 dicembre scorso.

Più cauto il capo della Polizia Antonio Manganelli: "'Finora non sono emersi elementi di collegamento materiale tra l'ondata di plichi bomba dello scorso mese in Grecia e le recenti azioni nel nostro paese. I contatti e la sinergia di intenti tra gli anarco-insurrezionalisti dei due paesi, tuttavia - aggiunge Manganelli - sono costantemente oggetto di indagini congiunte da parte delle forze di polizia italiane e greche".

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Fonte: Unita.it

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