Ecco tutti i termini dell’accordo su Mirafiori che la Fiom non ha firmato.
Orario di lavoro. Nella nuova società in joint-venture tra Fiat e Chrysler che nascerà nel 2012 saranno possibili 4 tipi di orario a seconda delle esigenze produttive. Se attualmente i turni di lavoro sono due di 8 ore al giorno per cinque giorni alla settimana (5 per 2), è previsto uno nuovo che introdurrà il turno di notte su cinque giorni lavorativi (5 per 3) e un altro schema con il turno di notte su sei giorni compreso il sabato (6 per 3). Al momento del passaggio da un sistema all’altro, “l’azienda avvierà un esame con i sindacati”. La procedura dovrà durare “al massimo 15 giorni”, dopodiché l’azienda applicherà l’orario da lei prescelto.
Al momento del passaggio dal sistema “5 per 3″ al sistema “6 per 3″, “le parti valuteranno anche l’eventuale sperimentazione, per un periodo non inferiore ai 12 mesi” di uno schema che prevede turni di 10 ore (due al giorno) per sei giorni alla settimana. I lavoratori che lavoreranno dieci ore per quattro giorni potranno riposare i successivi tre. L’azienda avrà mano libera sugli straordinari: potrà ordinare ai lavoratori fino a 120 ore all’anno (oggi sono 40) e contrattare con i sindacati altre 80 ore per ogni lavoratore.
Per i sindacati favorevoli all’accordo ”il ricorso massiccio ai turni di notte e agli straordinari produrrà un incremento in busta paga fino a 3700 euro lordi all’anno”. I contrari osservano invece che “far lavorare per 10 ore consecutive una persona in linea e poi chiedere anche l’undicesima ora di straordinario mette a rischio la salute”.
Pause e mensa. Le tre pause di ciascun turno di lavoro saranno di 10 minuti ciascuna per un totale di 30 minuti. Oggi la loro durata complessiva è di 40 minuti. I dieci minuti lavorati in più verranno monetizzati e si trasformeranno in 45 euro lordi al mese. La pausa mensa da mezz’ora non sarà a fine turno: la questione verrà nuovamente discussa quando nascerà la joint-venture con Chrysler.
Nel caso di turni di 10 ore, le pause rimarranno invece di 40 minuti complessivi. Il nuovo sistema di pause entrerà in vigore dal 4 aprile 2011. Per i sindacati contrari “anche la riduzione delle pause può diventare un rischio per la salute, così come dimostrano le più recenti indagini mediche”. I favorevoli invece spiegano: “Con i nuovi metodi di lavoro la fatica è minore e dunque il taglio di dieci minuti di pausa non è così grave”.
Collegati fra loro i giorni di malattia e l’assenteismo.Quando il tasso di assenteismo è giudicato eccessivo, non si paga il primo giorno di malattia a chi si sia ammalato subito prima di un giorno di riposo o di ferie, negli ultimi 12 mesi. Sono escluse patologie gravi. “Un sistema per colpire i furbi”, dicono i sindacati favorevoli. “Se un lavoratore è ammalato lo stabilisce il medico, non il caposquadra”, ribattono i contrari.
Contratto e scioperi. ”Il nuovo contratto non aderisce al sistema confindustriale” e dunque non prevede l’elezione dei delegati di fabbrica. Solo i sindacati firmatari possono nominare dei rappresentanti aziendali. I sindacati che sciopereranno contro l’accordo potranno essere puniti con l’annullamento dei permessi. L’azienda inoltre rinuncerà a trattenere le quote di iscrizione dalle buste paga scaricando sul sindacato l’onere di raccogliere i soldi. Ogni lavoratore avrà personalmente firmato il nuovo contratto al momento della nascita della joint-venture: quelli che sciopereranno contro l’intesa quindi, potranno essere licenziati.
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Fonte: Blitzquotidiano.it
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