ROMA - Seicentomila lavoratori, (appartenenti in grande maggioranza al settore meccanico) ciascuno dei quali ha subito un taglio netto del reddito in media di 7.526 euro, per un totale di quattro miliardi, "una situazione economica e sociale insostenibile per milioni di lavoratori": sono circa 1,2 miliardi le ore di cassa integrazione autorizzate dall'inizio dell'anno fino a novembre. Dall'analisi della Cgil, effettuata sulla base delle rilevazioni Inps di novembre 1, emerge che, dopo aver registrato ad ottobre il superamento del miliardo di ore, la Cig segna un nuovo record negativo. Perché, se è vero che nel complesso a novembre è diminuita del 10% sul mese precedente la richiesta di ore (pari a 90.705.038), da inizio anno l'incremento sullo stesso periodo del 2010 è del 37,8%, per un totale di ore pari a 1.117.184.693.
Sul totale delle ore si registra una progressiva diminuzione degli strumenti ordinari mentre la cassa in deroga (Cigd) copre una fetta rilevante del totale monte ore. E' per questo che la Cgil pone il problema del finanziamento della Cigd: "Per l'anno in corso - spiega il segretario confederale, Vincenzo Scudiere - sono molti i lavoratori che non ricevono il contributo economico nei tempi previsti e lo stanziamento autorizzato per il prossimo potrebbe non coprire i costi visto che le ore di Cigd sono aumentate del 248,8% mentre lo stanziamento riflette la stessa cifra del
2009". Per il sindacalista "il 2010 è stato l'anno in cui lavoratori e imprese hanno raschiato il fondo del barile e le prospettive, senza scelte di politica economica e industriale, non sono positive".
Nel dettaglio del rapporto della Cgil si segnala il calo significativo della Cassa integrazione ordinaria (Cigo), a novembre -12,7% sul mese precedente per un monte ore pari a 20.814.688, mentre da inizio anno sullo stesso periodo del 2009 la flessione è del 38,9% per 320.365.019 ore. La Cigo continua a rallentare e si stabilizza sugli ultimi valori fatti registrare ma, secondo la Cgil, "non si intravede una ripresa produttiva tale da muovere positivamente l'occupazione nei settori produttivi". Nella maggioranza dei settori c'è infatti una riduzione delle ore di Cigo ma in quello alimentare, nell'edilizia, nell'energia, nei servizi e nelle attività concesse con l'agricoltura si registra la tendenza ad un nuovo aumento.
Per quanto riguarda invece la Cassa integrazione straordinaria (Cigs) si registra una diminuzione a novembre sul mese di ottobre del -8,6% per 38.906.191 di ore di Cigs autorizzate mentre da inizio anno l'aumento resta consistente: +140,6% sul 2009 per un volume di 445.594.257 ore. I settori con gli incrementi maggiori sono: il metallurgico +396,8%, il legno +334,3%, il meccanico +248,1%, l'edilizia +189,2%, carta e poligrafiche +145,6% e il commercio +52,9%.
La Cassa integrazione in deroga cala a novembre sul mese precedente del 9,7% per un totale di ore pari 30.984.159. Rispetto agli undici mesi di quest'anno, sullo stesso periodo del 2009, registra invece un aumento del 248,8% per 351.225.417 di ore autorizzate. I settori con il maggiore ricorso continuano ad essere i quelli che non rientrano nella normativa attuale della Cigs. Tra i settori con più occupazione c'è l'edilizia che resta quello con l'aumento più consistente da inizio anno, pari a +996,1% sul 2009. Segue il settore chimico +294,2%, il legno +484,8%, il commercio +313,3%, carta e poligrafiche +283,2% la piccola industria meccanica +213,1% ha il volume più alto con 106.881.475 ore.
Le regioni maggiormente esposte con la Cigd restano la Lombardia con 83.641.463 ore da inizio anno (+156,4% sul 2009) e l'Emilia Romagna con 50.183.755 ore (+732,9%). I ricorsi ai decreti Cigs nei primi undici mesi dell'anno sono stati 6.185, con un aumento del 94,9% sullo stesso periodo dello scorso. I decreti riguardano 8.551 unità aziendali e si segnala un aumento delle crisi aziendali +110,9%, che rappresentano il 71,8% del totale dei decreti.
Aumentano del +81,3% i contratti di solidarietà, che rappresentano il 14% del totale dei decreti, mentre le domande di ristrutturazione aziendale sono solo 144, appena il 2,3% dei decreti, e le conversioni aziendali 13, lo 0,2% dei decreti.
Nel periodo gennaio novembre 2010, considerando un livello medio di ricorso alla Cig, ovvero il 50% del tempo lavorabile globale (24,5 settimane), si confermano in questo periodo 1.630.000 lavoratori in Cigo, in Cigs e in Cigd. Se invece si consideranoi lavoratori equivalenti a zero ore per tutto il 2010 (49 settimane lavorative) si determina un'assenza completa di attività produttiva per 569.992 lavoratori, di cui 179.197 in Cigd.
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Fonte: Repubblica.it
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