Fabio Diani, appuntato della guardia di finanza, effettuava ricerche illecite i cui risultati erano poi forniti ad un giornalista di Panorama. Alle indagini faceva generalmente seguito la pubblicazione di un articolo
Indagini sui nemici del premier. Ripetuti accessi abusivi alla banca dati dell’Anagrafe tributaria per spiare i redditi e la situazione personale e patrimoniale di politici, magistrati, oppositori. Un appuntato della Guardia di Finanza di Pavia, Fabio Diani, è da stamane agli arresti domiciliari su richiesta del pm di Milano Ennio Remondini, e su decreto del gip Roberta Nunnari.
Il destinatario delle spiate, un giornalista di Panorama, ha ricevuto un avviso di garanzia. Il reato contestato al finanziere è l’accesso abusivo a banca dati protetta, previsto dall’articolo 615 ter codice penale. Impressionante l’elenco degli spiati: Marco Travaglio, Luigi De Magistris, il giudice Mesiano, colpevole di avere condannato la Fininvest a risarcire De Benedetti. E poi ancora: Beppe Grillo, Antonio Di Pietro, Patrizia D’Addario, Luca Casarini, Gioacchino Genchi, e mezza famiglia Agnelli, da Marella Caracciolo a Gianni Agnelli, da Clara a Maria Sole fino ad Alain Elkann.
I magistrati hanno riscontrato che quasi sempre all’interrogazione seguiva poi un articolo contro l’obiettivo messo nel mirino e sul quale erano stati trovati elementi grazie alle spiate abusive.
A leggere le carte dell’indagine sembra di assistere più che a un comune lavoro giornalistico a una caccia all’uomo condotta con l’ausilio di una banca dati governativa, da un giornale del premier, a beneficio del presidente-padrone.
Gli investigatori hanno elencato il prodotto finale di questi accessi abusivi: “L’Italia dei valori familiari”; “Grillo vuole rilanciare il Pd o il suo 740”; “D’Addario complotto in tre mosse”; Agnelli, ecco quanto dichiarano gli Agnelli”; “Il Caso Mesiano e il calzino celeste”; “Caso Genchi, quanti schedati”… e così via spiando e scrivendo.
Fonte: Il FQ
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Indagini sui nemici del premier. Ripetuti accessi abusivi alla banca dati dell’Anagrafe tributaria per spiare i redditi e la situazione personale e patrimoniale di politici, magistrati, oppositori. Un appuntato della Guardia di Finanza di Pavia, Fabio Diani, è da stamane agli arresti domiciliari su richiesta del pm di Milano Ennio Remondini, e su decreto del gip Roberta Nunnari.
Il destinatario delle spiate, un giornalista di Panorama, ha ricevuto un avviso di garanzia. Il reato contestato al finanziere è l’accesso abusivo a banca dati protetta, previsto dall’articolo 615 ter codice penale. Impressionante l’elenco degli spiati: Marco Travaglio, Luigi De Magistris, il giudice Mesiano, colpevole di avere condannato la Fininvest a risarcire De Benedetti. E poi ancora: Beppe Grillo, Antonio Di Pietro, Patrizia D’Addario, Luca Casarini, Gioacchino Genchi, e mezza famiglia Agnelli, da Marella Caracciolo a Gianni Agnelli, da Clara a Maria Sole fino ad Alain Elkann.
I magistrati hanno riscontrato che quasi sempre all’interrogazione seguiva poi un articolo contro l’obiettivo messo nel mirino e sul quale erano stati trovati elementi grazie alle spiate abusive.
A leggere le carte dell’indagine sembra di assistere più che a un comune lavoro giornalistico a una caccia all’uomo condotta con l’ausilio di una banca dati governativa, da un giornale del premier, a beneficio del presidente-padrone.
Gli investigatori hanno elencato il prodotto finale di questi accessi abusivi: “L’Italia dei valori familiari”; “Grillo vuole rilanciare il Pd o il suo 740”; “D’Addario complotto in tre mosse”; Agnelli, ecco quanto dichiarano gli Agnelli”; “Il Caso Mesiano e il calzino celeste”; “Caso Genchi, quanti schedati”… e così via spiando e scrivendo.
Fonte: Il FQ
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