ROMA - La ripresa economica rallenta, c'è "un'evasione fiscale sbalorditiva" e iniziano a soffiare "venti contrari". In più, in tre anni, ci sono 480mila occupati in meno. Lo sostiene il centro studi di Confindustria (Csc) nel rapporto d’autunno sugli scenari economici: «L’estate - spiega il Csc - ha accumulato nuovi dubbi sugli sviluppi nell’immediato futuro. La messe di statistiche congiunturali è stata più scarna di notizie positive e fa presagire un rallentamento. È legittimo il timore che la frenata sia determinata dal prevalere di venti contrari che impediscono il consolidamento e l’autostenibilità della fase espansiva». Tuttavia, il centro studi «ritiene tuttora più probabile uno scenario ispirato a un prudente ottimismo, dove i rischi al ribasso sono bilanciati da possibili sorprese positive, le forze negative non sono destinate a prevalere e la frenata resta confinata a un paio di trimestri, essendo il frutto del naturale succedersi di strappi in avanti e momenti di riposo».
DISOCCUPAZIONE - Il Centro studi Confindustria stima che il 2010 si chiuderà con 480mila persone occupate in meno rispetto a inizio 2008, al netto degli effetti statistici derivanti dalla regolarizzazione degli immigrati. E in questa cifra 30 mila posti sono a rischio solo negli ultimi sei mesi dell'anno. La disoccupazione inoltre resterà alta anche nel 2011: il tasso salirà terminando il prossimo anno al 9,3%. «La creazione di posti di lavoro - si legge nel rapporto "Le Sfide della politica economica per rafforzare la crescita italiana" - si rafforzerà progressivamente nel 2011, ma anche allora la variazione netta dell'occupazione sarà negativa a causa degli esuberi rimandati grazie al ricorso alla cig durante la crisi. A frenare la risalita dell'occupazione contribuiranno inoltre frizioni nell'incontro tra domanda e offerta di lavoro». Sull'andamento del tasso di disoccupazione incideranno inoltre secondo Confindustria «le decisioni di partecipazione al mercato del lavoro della popolazione in età lavorativa. Dopo a flessione del 2009 dovuta agli effetti di scoraggiamento (-0,5%), la forza lavoro è risultata in crescita nella prima metà del 2010 (+0,3% rispetto alla seconda parte del 2009). Assumendo che continui ad aumentare nei prossimi trimestri tanto da determinare un +0,5% e un +0,3% in media d'anno nel 2010 e nel 2011, il tasso di disoccupazione raggiungerà l'8,7% a fine 2010 (8,6%) in media d'anno e il 9,3% a fine 2011 (9,1% in media d'anno)».
EVASIONE FISCALE "SBALORDITIVA»: OLTRE 125 MILIARDI - L’evasione fiscale è ormai a livelli "sbalorditivi" e vale molto più di 125 miliardi di euro. «L’ammontare delle risorse sottratte ogni anno alle casse dello Stato - afferma il centro studi di Confindustria nel rapporto d’autunno sugli scenari economici - ha raggiunto cifre sbalorditive: 125 miliardi secondo i calcoli del Csc elaborati a giugno, che alla luce dei nuovi dati sul sommerso diffusi nel frattempo dall’Istat appaiono nettamente sottostimati».
PIL - Secondo Confindustria bisognerà aspettare il 2013 per vedere l’economia italiana tornare a correre come nel 2007, prima della crisi. Nel rapporto si dice che, «tenendo conto delle statistiche estive meno brillanti dell’atteso anche per l’economia italiana, e di un tasso di cambio più sfavorevole, le previsioni di crescita vengono ritoccate all’ingiù nel 2011, quando la frenata globale si farà sentire in Eurolandia e in Italia». Alla fine del biennio 2010-11, quindi, «sarà del 3,7% il minor prodotto da recuperare e di questo passo i valori medi del 2007 non si raggiungeranno prima del 2013».
Fonte: Corriere.it
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